Despar Perugia: la striscia vincente si ferma a dieci
Autore: Lega Volley Femminile
7 Febbraio 2008

Quando una squadra che vince dieci partite di fila incappa in una sconfitta, ci si appella ad un incidente di percorso.

E’ quello che dovrebbe essere capitato (il condizionale è d’obbligo) alla Despar Perugia che mercoledì sera ha rimediato una sonora lezione da una Scavolini Pesaro che prima di quest’anno non aveva mai conosciuto il sorriso con le umbre.

Impossibile pensare che si tratti di altro, per lo meno non in questo momento, la peggior prestazione stagionale delle perugine è coincisa con lo scontro al vertice e questo amplifica il tonfo.

In primis perché si giocava tra le mura amiche, in secondo luogo perché ora la vetta non appartiene più alle biancorosse.

Il collettivo della Pallavolo Sirio è tornato in terza posizione, accumulando nuovamente un ritardo dalle fuggitive Bergamo e, appunto, Pesaro.

Le umbre non sono riuscite mai a risolvere i propri problemi in una partita che, alla vigilia, si presentava estremamente difficile ma che era cominciata sotto una buona stella.

Il duello era stato studiato puntigliosamente a tavolino ma, nonostante l’organico fosse al completo e le pause fossero state doverosamente concesse alle atlete più bisognose, si è rivelato catastrofico.

Dentro al campo il problema non è stato a livello fisico, semmai si è evidenziata una scarsa personalità in questa gara, un problema che potrebbe derivare dal moltiplicarsi degli impegni e degli obiettivi.

La formazione perugina ora deve dimostrare di saper rialzare la testa e gettarsi alle spalle questa brutta prestazione, dimostrando che si è trattato sol di un incidente di percorso.

INTERVISTE

A parlare dopo la partita è il segretario Elvio Meriggiola: “Non si possono trovare spiegazioni razionali ad una prova così deludente. Si è trattato di una serata storta sotto tutti i punti di vista. Dobbiamo essere bravi a dimenticare in fretta e guardare avanti. Ci aspettano altri impegni difficili e non possiamo permetterci il lusso di fermarci a riflettere sull’accaduto. Peccato perché sarebbe bastato fare veramente poco di più per essere competitivi e magari portare a casa qualche punto”.

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