La
Despar cancella lo stop di gara-tre e impone la sua legge al Pala-Fiera.
Si arrende ed esce di scena la Infotel Europa Systems, capace di cambiamenti di ritmo ma senza impensierire come in altre occasioni.
Molti stimoli, uno schieramento rivoluzionato, un’avversaria ostica e determinata: i presupposti per assistere ad una gara equilibrata c’erano tutti, e così è stato.
Forlì ha combattuto ad armi pari con le umbre nella parte finale del match: per il resto dell’incontro ha ostentato la sua grande ricezione con la Wijnhoven che ha giocato sui suoi soliti standard, mentre in attacco oltre a Costagrande, anche Moreno e Maculewicz sono riuscite con un minimo di continuità a perforare l’ottimo muro perugino.
Alla fine però le padrone di casa si sono dovute inchinare alla maggior freschezza atletica delle campionesse biancorosse, su tutti la centrale
Simona Gioli ed il libero
Chiara Arcangeli, di fresca convocazione in nazionale azzurra.
Si comincia con le locali avanti (4-2), le perugine ribaltano con una Fofão che da i tempi giusti alle compagne (10-12), la Francia è inarrestabile a rete (17-19), Gioli fa buona guardia a muro e spiana la strada al vantaggio.
Equilibrio prolungato nella seconda frazione (7-7), qualche errore locale crea la spaccatura (8-11), la Aguero mette giù con estrema disinvoltura (13-18), la Gioli sovrasta le rivali con una ‘fast’ terrificante (16-23), Swieniewicz serve il raddoppio.
Nel terzo frangente non accenna a diminuire la marcia delle umbre (2-4), la Aguero è una potenza (5-10), l’ingresso della Di Iulio coincide con il tentativo di rimonta romagnolo (8-11), la battuta della Francia crea disordine (13-17), l’orgoglio della Costagrande riesce ad abbreviare (19-21), poi un rilassamento rimette tutto in discussione (24-24), la Aguero si scatena e conclude.
Passerella meritata quella delle perugine sotto la curva dei tifosi al seguito in terra romagnola.