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Despar non ottiene la terza vittoria nella serie dei quarti di finale e non elimina la Infotel Europa Systems, rimandando l’appuntamento a gara-quattro.
Molti stimoli, uno schieramento rivoluzionato, un’avversaria ostica e determinata: i presupposti per assistere ad una gara equilibrata c’erano tutti, e così è stato.
Forlì ha combattuto ad armi pari con le umbre nella parte iniziale del match: per il resto dell’incontro ha ostentato la sua grande ricezione con la Wijnhoven che ha giocato sui suoi soliti standard, mentre in attacco oltre a Costagrande, anche Moreno, Mifkova, Maculewicz e De Moraes sono riuscita con un minimo di continuità a perforare l’ottimo muro perugino.
Si comincia con un minuto di raccoglimento per Papa Wojtila, l’equilibrio iniziale viene rotto da Costagrande (6-8), ai muri di Maculewicz e De Moraes rispondono quelli di Gioli (10-12), le ospiti sono trascinate da Sangiuliano (13-16), Walewska pareggia in due tempi a muro (19-19), gli errori si bilanciano (22-22), una Costagrande in grande spolvero sigla il vantaggio.
Al ritorno in campo la Despar sfrutta le incertezze altrui (6-3), ma il primo tempo di Maculewicz e un ace di De Moraes impattano (10-10), poi Walewska e Gioli ristabiliscono le distanze (16-13), Barbolini fa esibire Aguero in palleggio mettendo dentro la DiIulio al posto della Gujska salvo poi rimetterla dentro sul 21-22, la frittata sembra fatta con altri due errori di Aguero (21-24), inutile annullare due palle, alla terza Moreno raddoppia.
Barbolini scuote le sue nel terzo parziale che rientrano nel rettangolo aggressive (5-1), Gioli e Walewska non fanno passare più nessuno (14-3), Morelli tenta di cambiare le carte in tavola inserendo la Garzaro e Carnesecchi ma senza sortire gli effetti sperati (24-9), Swieniewicz accorcia.
Nel quarto frangente è Forlì che scappa (3-6), Maculewicz chiude ogni varco (5-9), ci vogliono le reazioni rabbiose di Francia e Aguero per tornare in scia (10-10), la De Moraes azzecca la serie ed accelera di nuovo (13-17), l’inossidabile Francia riaccende i tifosi (20-21), la Mifkova risolve una palla scottante (22-24), e a Perugia non resta che alzare bandiera bianca.