Numeri. Molteplici. Segnali indicatori di tendenze. Istantanee sulle situazioni psicologiche, nonché tecnico-tattiche.
E, in effetti, nella pallavolo moderna del rally point system, le cifre sono, spesse volte, una vera e propria cartina di tornasole, anticipatrice di tutte le possibili analisi di un confronto.
È così anche nel caso dell’
Europea 92. Andando a vincere in casa di una diretta rivale per la lotta salvezza, la Riso Scotti Pavia, le “europee” colgono un tris di successi di spessore, s’impongono col medesimo risultato di domenica scorsa col Conegliano, tanto più, in alcuni casi, con un tabellino personale identico.
Non solo. Sempre a titolo di curiosità statistica c’è da registrare il fatto che contro le lombarde le isernine hanno ottenuto ben cinque dei sei punti disponibili, che ogniqualvolta le isernine affrontano un’avversaria dagli alti standard in ricezione, contro le celesti-blu questi stessi riscontri improvvisamente calano e che, mettendo in parallelo, le prime cinque giornate dell’andata con gli stessi identici turni del ritorno, lascia le pentre con un saldo di più cinque, con nove punti ottenuti a fronte dei quattro acquisiti all’epoca.
Insomma, tutti motivi di gran soddisfazione che hanno accompagnato il ritorno di Palazzini e socie in Molise.
Se a tutto questo si aggiunge che il calendario, nei prossimi due turni, offre gli scontri con le ultime della classe (tappe di avvicinamento alla sfida epica con la Virtus Roma), allora si può ben comprendere quale sia l’umore che ruota intorno al sodalizio di Via Veneziale.
Pur tuttavia – dall’intero staff tecnico celeste-blu – si predica calma, pazienza e concentrazione. «Le gare vanno affrontate singolarmente: – argomenta lo scout man Simone Franceschi – non possiamo, e non dobbiamo, commettere l’errore di guardare troppo a lungo termine».
Commento pienamente condiviso dallo stesso Francesco Montemurro, raggiante, al termine, per aver mantenuto la serie positiva contro il collega e concittadino Rosario Braia. Qualsiasi sia stata la serie in cui si sono incrociati, a spuntarla è sempre stato l’ex trainer del Santeramo.
LA CRONACA – È un pubblico numeroso e competente a far da cornice alla gara. Numerosi elementi del settore giovanile del club pavese sono lì ai bordi del campo a creare un’ulteriore elemento di colore all’evento (alla fine, le stesse minigiocatrici si fionderanno in campo per chiedere autografi, indistintamente, sia alle atlete di casa che alle isernine).
Montemurro parte con quello che è lo starting six base delle molisane. E cioè la Peluso al palleggio con Sokolova opposta, Genangeli e capitan Palazzini al centro, Catalano libero, Sansonna e
Zanolla all’ala.
In particolare, è proprio dall’attaccante ferrarese che giungono le note più liete di serata. In forse sino all’ultimo per via di un virus influenzale, che l’aveva tenuta a riposo per l’intera settimana, l’ex Cavazzale, seppur ancora leggermente febbricitante, si rende protagonista di una prestazione maiuscola, culminata col 43% di positività a rete su trenta palloni giocati.
Ma è tutta l’Europea 92 a girare per il verso giusto. Nel primo parziale, la Peluso prende a spingere il gioco a velocità proibitive per il muro avversario costantemente disorientato. Di là, Fokkens è prevedibile e fa suonare il campanello d’allarme con Braia pronto a chiamare in causa l’universale Bo (il cambio in cabina di regia sarà una costante in tutti e tre i parziali ottenuti dalla compagine viaggiante). Isernia, però, è sul pezzo e chiude il set a 21.
La seconda frazione vede l’uscita dal campo, anzitempo, della stessa Peluso, causa il riacutizzarsi di una contrattura al polpaccio. Al suo posto, entra sul parquet la Zamponi, ma, per le locali, la musica non cambia. Anzi.
Il Pavia, intanto, perde, per strada, Caroli causa infortunio. E quando al servizio si presenta Emma Zanolla le ticinesi subiscono un break, che manda in bestia i dirigenti di casa. Vindevoghel è allarmante per il numero di forzature, Bocca è tenuta con maestria dal muro isernino, Tirozzi litiga con la rete (né la sua sostituta Terranova fa meglio) e Pellecchia, unitamente alla collega di reparto Malvestito, non hanno incidenza alcuna sui tre metri.
Di qua, Sokolova è un mostro dalla seconda linea, Sansonna conferma il suo magic moment, Genangeli su palla sette e Palazzini in fast e a muro (ben otto i block point del capitano sui nove di squadra!) creano pericolose crepe nella difesa di casa.
Così, non appena un tocco di seconda intenzione di Elisa Zamponi chiude il secondo set, Braia vorrebbe essere altrove, e non al PalaRavizza.
Anche Bocca e socie paiono risentirne, tant’è che principiano il terzo set quasi alienate. Poi, un precipitoso calo in ricezione delle isernine su servizio Fokkens costa un black-out di sei punti (da 16-15 in proprio favore a 21-16 Pavia), che regala il set alle lombarde.
Gara riaperta? Nulla di tutto questo. Isernia riprende coraggio. Zamponi si fa sentire a muro. Sokolova picchia forte e con lei anche Zanolla abile a spalleggiare la compagna. Sansonna e Catalano dietro chiudono ermeticamente la porta, Genangeli punge al servizio mandando in tilt, definitivamente, la ricezione ospite e Palazzini stoppa le rimanenti velleità offensive su palla alta.
Le “europee” si impongono a sedici e fanno festa grande al centro del campo. In casa Pavia cala, pericolosamente, una notte dalle “lunghe ombre”.
COLLECCHIO IN CASA – Il fanalino di coda Pre Camp Collecchio tra le mura amiche del Palasport di Via Giovanni XXIII. Questo il prossimo impegno, in occasione del ventunesimo turno di regular season, per l’Europea 92.