Europea 92 Isernia: Castellana superata con grinta
Autore: Lega Volley Femminile
23 Ottobre 2006

Serviva una vittoria. E vittoria è stata.
L’Europea 92, reduce dal brutto passo falso di domenica scorsa a Roma, aveva bisogno assolutamente di un successo per rinfrancarsi moralmente, ottenendolo, il secondo in Coppa, nuovamente a spese della neopromossa Mancini Iveco Florens Castellana .
Le biancorosse pugliesi, sconfitte 3-1 all’andata al Pala167, nel capoluogo devono soccombere, stavolta senza portare a casa nemmeno un set.
LA CRONACA – Emozione e commozione. Sono questi i sentimenti che pervadono l’ambiente del Palasport di Via Giovanni XXIII, in avvio di contesa.
Quella delle tre ex di giornata (in rigoroso ordine alfabetico, Genangeli, Sansonna e Sokolova, peraltro, al termine, come d’abitudine top scorer di serata), premiate dagli aficionados isernini e dalla società di Via Veneziale per l’impegno profuso nella passata stagione.
Quella dell’intero sestetto di casa, toccato, nel profondo, dalla scomparsa della madre di Michele Sacchetti, storico dirigente della pallavolo femminile in città e in regione. Un minuto di raccoglimento e la maglia delle europee listata a lutto il segno visibile di un dolore cui l’intero sodalizio presieduto da Mimmo Cicchetti si è fatto partecipe.
Il sestetto di Montemurro, peraltro, non ha ancora smaltito, per intero, i postumi della ‘non prestazione’ di Roma e questo si nota nei primi scambi.
Le padrone di casa e le ospiti giocano al gatto col topo e al primo time-out tecnico (errore al servizio di Dalia, la palleggiatrice sostituta di una Rocca rimasta a casa per problemi alla schiena) l’Europea è sopra di uno (8-7).
Wiegers e, poi, Grando a muro firmano il primo break Isernia. Radogna guarda intorno a sé, ma in panca, a parte la terza centrale Renzi (che subentrerà a Genangeli in corso di secondo set), non ha nulla, non potendo disporre né delle due brasiliane, Elisangela ed Alves Gomes, ancora appiedate per problemi di transfert, né della Agola in tribuna con le stampelle.
Isernia strappa nuovamente dal 12 pari. Un break di 4-0 (con Zanolla a segno e Arimattei letale in pipe) porta le europee a 4 in occasione della seconda sospensione imposta dal regolamento (16-12).
Qui Karalyus comincia a litigare con la rete e per Castellana pare farsi notte fonda. Non è così perché Zanotti riporta sotto le sue. Poi, però, Grando e Wiegers risprintano e Isernia chiude con Zanolla (25-23).
Logico attendersi una reazione tra le fila castellanesi nel secondo set. Invece, dopo un iniziale equilibrio, Isernia spezza gli indugi, forza a servizio (Spataro sarà mortifera nel fondamentale con venti turni, senza alcun errore, e ben tre ace!) e mette la freccia in attacco.
A Dalia non resta che aggrapparsi alla principessa di Montana (al secolo Vania Sokolova), mentre di qua Zamponi può giostrare il gioco sia all’ala che sui centri, con una ricezione più che positiva (nel parziale Isernia raggiungerà l’81% di positività).
I dati numerici (68% a rete) sono così il fedele specchio del 25-18 siglato, manco a dirlo, Samantha Grando.
Partita chiusa? Nemmeno per sogno. Seppur con un po’ di ritardo, la reazione ospite si manifesta in avvio di terzo set. Sokolova punge (e una sua fast di rabbia mette temporaneamente ko il libero delle molisane, Francesca Parisi, vero e proprio “moto perpetuo” dietro) e incrocia, Arimattei non è da meno.
Wiegers punge da seconda linea e Grando lì davanti è da Oscar (100% su 11 colpi!). Le padrone di casa mettono la freccia, sorpassano e vanno a vincere in scioltezza, dopo un’ora ed undici minuti di gioco.
Ora, in classifica, le molisane, a causa del concomitante passo falso dell’Arzano a Roma, occupano la seconda posizione alle spalle delle imbattute giallorosse.

L’OPINIONE DI MONTEMURRO – Come d’abitudine in Coppa, Montemurro, nel commento post gara, non analizza assolutamente il risultato, ma da perfezionista incentra la sua analisi principalmente sulle questioni tecnico-tattiche da impostare.
«Stavolta – argomenterà il trainer lucano – abbiamo peccato un po’ in difesa e nella correlazione tra quest’ultimo fondamentale e il muro. Ho notato progressi fisici in diverse giocatrici e questo mi fa piacere. Ma, e lo sapevamo, occorre ancora lavorare, e molto. In tal senso, ben venga il match di sabato sera con la Virtus Roma. Una gara da affrontare diversamente. Non dovremo essere, per intenderci, quelli dell’andata. Sarà necessario affrontare il match con ben altro spirito».
SABATO C’È LA CORAZZATA VIRTUS – E, sabato, per la quinta, e penultima giornata, di Coppa, ancora un impegno interno contro la corazzata Virtus Roma. All’andata le capitoline misero sotto scacco le pentre. L’obiettivo, in prospettiva, è quello di ben altra gara.

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