Europea 92 Isernia: Francesca Parisi da avversaria di beach a libero della stagione indoor
Autore: Lega Volley Femminile
26 Luglio 2006

La stagione è quella 2000/01. A Castelvetrano, in B2, in una compagine di cui è elemento integrante per la quarta stagione consecutiva, un giovane martello con spiccate doti in ricezione e difesa tralascia la prima linea e prende ad occuparsi solo dei fondamentali dietro, passando alla posizione di libero.
Da quel momento cambia totalmente la carriera di Francesca Parisi, ultimo colpo messo a segno dalla dirigenza dell’Europea 92 Isernia.
Arriva il primo ciclo di tre anni ad Aragona con il doppio salto dalla B2 all’A2, un intermezzo ad Agrigento e, infine, la passata stagione  nuovamente ad Aragona, nell’ambito di un’annata, purtroppo per lei, balorda, culminata con la retrocessione.
«Già – conferma lei – vero, tant’è che, in Molise, arrivo con l’intento di riscattare le ultime due stagioni, per certi versi, “poco felici”».
Modesta sino all’inverosimile (più di una volta ripete, riferendosi a se stessa, che la sua carriera non presenta “lampi di eccezionalità”), la meglio conosciuta nell’ambiente come “Ciccia” (o “Chicca”, in ossequio al soprannome affibiatole dai dirigenti isernini durante la Kenwood Cup di beach volley 4X4) può vantare nel suo curriculum qualcosa come sette passaggi di categoria (tre, agli inizi di carriera, nel Ribera dalla Prima Divisione sino all’allora C1, due in maglia Castelvetrano dalla C alla B1 ed un altro paio con l’Aragona dalla B2 all’A2), tant’è che, in Sicilia, ad un certo punto, i mass media locali l’avevano ribattezzata “signorina promozione”, nonché una fortunata parentesi giovanile con due finali nazionali consecutive in under 14 (nono posto) e 16 (quarta piazza).
Per lei, come per la corregionale Spataro («Sono felicissima che Virginia abbia deciso di venire ad Isernia – argomenta – anche perché penso che qui la sua carriera possa finalmente prendere il volo»), l’attuale è la prima esperienza fuori dall’isola.
«Sì – prosegue – vero, sinora non mi ero mai posta il problema di uscire dalla mia terra. Ero troppo legata a quei luoghi, ai miei familiari. Eppoi, il fatto di avere una squadra di A2 a pochi chilometri da casa facilitava il tutto. Ora, però, ho sciolto qualsiasi riserva e sono pronta per il grande passo».
E, allora, perché scegliere proprio Isernia come partenza?
«Intanto, perché ho notato che una società molto seria e poi perché è una piazza tranquilla, in cui regna l’armonia tra dirigenti, tecnico e atlete. E non è poco, posso garantirvelo per esperienza personale».
Eppoi, forse, Isernia per la ventisettenne riberese non è una piazza del tutto nuova. «In effetti è così. Negli ultimi due anni, ci sono capitata due volte come avversaria, anche se, per me, è come se ci fossi stata sempre, visto il mio strettissimo rapporto con Maura Palazzini e le nostre continue chiacchierate telefoniche. Lei me ne ha parlato sempre in maniera entusiastica e mi ha dato una spinta in più ad accettare».
Un posto, il capoluogo pentro, con una tifoseria sempre vicina alle sorti del proprio sestetto. «Lo so bene e non può che farmi piacere».
Ma che promessa si sente di fare Francesca Parisi ai supporters molisani? «Beh, senz’altro di offrire loro le mie armi in più: simpatia, grinta e tanta voglia di far bene».
E a se stessa? «Di ripagare in pieno i dirigenti dell’investimento, anche perché sinora stanno mettendo in piedi un organico davvero competitivo, e delle parole d’elogio spese nei miei confronti».
Circostanza non secondaria, soprattutto se detta da una giocatrice colonna portante di quel Nissan Aragona da poco campione italiano del beach volley 4X4 e premiata quale mvp nella tappa d’apertura della stagione “sabbiaiola” a Fano.
CALENDARI VERSO LA DEFINIZIONE – Intanto, da Via Bonvicini, sede della Lega Pallavolo di Serie A Femminile (organismo nel frattempo sulla via di costituzione in consorzio), giunge la notizia della “stretta finale” verso la definizione dei calendari, la cui formalizzazione dovrebbe aversi la prossima settimana.

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