«O tutto, o niente». Nel motto lanciato alle sue da Mauro Fresa, tecnico ravennate dell’
Europea 92 Isernia, è ben racchiuso lo spirito di fondo dell’animo con cui le pentre si recano a Conegliano Veneto, dove domani pomeriggio (25 aprile), con primo servizio alle ore 18, affronteranno il locale sestetto della Zoppas.
Ed è appunto, sulla scorta del tema della giornata (quello della Liberazione), che le isernine proveranno a “disfarsi” di uno scomodo fardello nel loro attuale viaggio in cadetteria: ossia il tabù trasferte.
«Attualmente – sottolinea Fresa – lo spirito è davvero alto, altissimo. È stato questo il primo insegnamento trasmesso alla squadra sin dal mio insediamento. Tenere sempre alta la testa, indipendentemente dalle circostanze».
Non solo morale e convinzione, però. Al top c’è anche lo stato fisico del gruppo. «Siamo al meglio: – conferma il trainer delle blufucsia – abbiamo passato la scorsa settimana a fare una fase di carico davvero positiva. L’intensità degli allenamenti e la velocità con cui viaggia la palla durante le sedute sono il segno più tangibile della volontà di emergere di queste ragazze. E lo hanno testimoniato anche ieri, lunedì, sia durante la seduta di pesi al mattino che nelle due ore di tecnica al Palasport».
Del resto, la trasferta nel Nord-Est presso l’impianto teatro delle sfide interne delle Pantere (così vengono soprannominate le giocatrici affidate alle cure dell’argentino Mario Martinez) rappresenta il primo di quattro impegni in succesione nell’arco di una decade destinati a dare un “segno radicale” alla stagione delle blufucsia.
«Abbiamo davanti a noi – aggiunge Fresa – un ciclo in pieno stile Nba. In dieci giorni affronteremo quattro gare, allenandoci poco o nulla anche perché saremo sempre in viaggio. In questo senso, l’ultima settimana di allenamenti ci è servita per caricare al meglio le pile in prospettiva».
Tanto più ora che – dopo due risultati utili consecutivi (i successi interni su Sassuolo ed Arzano) – le isernine vorrebbero puntare al tris, guardando con fiducia anche verso il poker per affrontare, con maggiore serenità, gli impegni del mese di maggio, trasferta di Castellana Grotte in primis.
«L’impatto ambientale al Pala167 – argomenta l’allenatore romagnolo – non sarà dei più semplici. Ma se ci andremo con quattro vittorie sulle spalle, sarà tutt’altra storia».
Non per niente, nei giorni scorsi, Fresa ha dichiarato ad uno storico quotidiano locale l’estrema fiducia nel gruppo a propria disposizione, definendolo il migliore, per qualità tecniche, di quelli in lotta per la permanenza in A2.
«Non c’era alcuna presunzione nelle mie parole, – discetta – ma la convinzione emersa dal lavoro quotidiano in palestra con le giocatrici a mia disposizione. È chiaro a tutti che, sinora, abbiamo fatto grossi passi avanti. È innegabile. Non vinciamo per caso. Ma perché ci costruiamo le occasione. Ed anche le ragazze lo hanno ben chiaro in testa».
Chiarezza insita anche nello starting six pronto ad affrontare il match trevigiano. Che dovrebbe ricalcare quello visto all’opera nelle ultime due uscite al Palasport di via Giovanni XXIII. Ossia Elisa Moncada in cabina di regia con l’olandese Sandra Wiegers opposta, Samantha Grando e la yankee Meika Wagner centrali, Sofia Arimattei e capitan Emma Zanolla all’ala, Marzia Golinelli libero, con la polacca Kamila Fratczak e Virginia Spataro pronte a fornire il proprio prezioso contributo allorché chiamate in causa.
Sul’altro fronte, le gialloblu saranno fermamente intenzionate a vendicare il ko dell’andata (un 3-0 che mandò su tutte le furie il presidente Lucchetta giunto sino in Molise) e – seppur senza il martello argentino naturalizzato, Luisina Costagrande (fuori sino a fine stagione), con Mila Rizzo spostata ad opposto e la dominicana Done utilizzata da laterale di posto quattro – vorranno non farsi appaiare dalle loro avversarie dirette.
A dirigere le operazioni penseranno due fischietti esperti della massima serie: ossia il bolzanino Andrea Pozzato ed il bolognese Alberto Falzoni.