Maledettamente bello.
Sta tutta in questa riuscitissima antitesi l’essenza stessa del volley, disciplina sportiva senza pareggio in grado di far esaltare e, allo stesso tempo, dannare in un sol attimo.
Lo scopre, purtroppo a sue spese, l’
Europea 92 costretta a cedere il passo ad una Linea Medica Siram Roma sempre più arrembante e giunta al suo settimo successo nelle ultime otto apparizioni.
Grosso merito del successo delle giallorosse va al tecnico Paolo Giribaldi, capace di cambiare, svariate volte, la strategia in corso d’opera, segno di un approfondito studio dell’avversario.
Di qua, Montemurro si rammarica, e molto, per una prestazione troppo spesso altalenante delle sue. Svariati errori gratuiti alla fine hanno spianato il successo alle ospiti, interrompendo l’imbattibilità interna delle celesti-blu nella loro tana.
LA CRONACA – Una cornice di pubblico sensazionale, la coreografie della scuola di danza “Te.Co. Dance”, siparietti musicali da pelle d’oca, il sostegno fragoroso degli aficionados della “Fossa del Drago”: intorno alla gara si crea un clima da “evento nell’evento”.
Ci sono tutti i segni perché l’ultimo turno d’andata sia una serata di quelle destinate a rimanere a lungo nella memoria.
L’Europea principia il confronto con il medesimo strarting six di Cremona, eccezion fatta per Zanolla in campo al posto di Mäser (reduce dai postumi di una tracheite). Di qua, Giribaldi rigira la formazione riportando Mattiolo opposta e Nagy in banda.
Dopo una fase d’iniziale equilibrio, intorno all’ungherese Nagy Roma prende a fuggire. Sokolova prova a tenere in partita le sue, ma Giogoli prima (peraltro non in serata memorabile) e Vingaretti poi prendono ad innescare la centrale belga Rumes ad alta percentuale.
Entra in gara anche la Mattiolo e per Isernia si fa notte fonda (16-11 al secondo time-out tecnico). La ricezione pentra tiene pure, ma una Peluso non in serata non riesce ad imbeccare le attaccanti, come suo solito. Sansonna viene tenuta dal muro giallorosso e allora Montemurro fa entrare Mäser per il martello pugliese.
Roma è sopra di 8, 24-16. Ed è proprio sul turno in battuta della tedesca che l’Isernia attua una rimonta che esalta letteralmente il pubblico del Palasport di Via Giovanni XXIII.
Si arriva al 24-23, quando una palla sporca della Donà viene mal contenuta dall’ex Aragona. Rammarico tra le isernine e primo set per le romane.
Secondo set. Dentro Vanni per Genangeli e conferma per Mäser in luogo di Sansonna. Si va avanti sul filo dell’equilibrio sino al 15-13 Roma. Qui Montemurro decide di far entrare Zamponi per Peluso.
La mossa subito sortisce i suoi effetti. La marchigiana appare più precisa della collega senese e la squadra gira con convinzione. Così, intorno a una Sokolova mostre e ad una Vanni piovra in attacco e a muro (sei punti più un ace per la pescarese nel parziale), l’Isernia agguanta il pareggio.
Si va al terzo. Il parziale più lungo, quello più combattuto. C’è equilibrio sino al sei pari. Poi (manco a dirlo!) un muro di
Vanni, un attacco di Sokolova ed un “piccione viaggiatore” di Nagy danno il 3 all’Isernia (9-6). Le europee prendono a viaggiare sulle ali dell’entusiasmo, ma la Siram c’è e rintuzza tutti i tentativi di fuga delle padrone di casa.
Isernia si presenta sulla linea del traguardo sopra di due (24-22). È il turno al servizio di Sokolova, sino a quel momento imprecisa nel fondamentale. Montemurro la cambia con Genangeli. La jesina però sbaglia il servizio. Roma ne approfitta, conquista la parità. Ed ecco lo stillicidio dei vantaggi, dove si assiste ad una pantomima del trainer ospite Giribaldi, che avrebbe meritato sanzione disciplinare, ma che i direttori di gara decidono di non punire. Isernia ha altri quattro set point, ma li spreca. Le capitoline, invece, sono più incisive e chiudono i conti con un ace della Mattiolo.
Quarto set. L’Europea ci mette convinzione e piglio. Le isernine partono col piede sull’acceleratore ed alla prima sospensione imposta dal regolamento sono sopra di sei (8-2). Giribaldi cambia ancora manico in regia, ma le pentre mantengono inalterato il vantaggio, rilassandosi solo nel finale, quando, comunque, i giochi appaiono fatti.
Si materializza così un nuovo tie-break. Come domenica scorsa a Cremona. È il quarto stagionale, il terzo nel Palasport amico. Le isernine lo principiano alla grande (4-1), ma con un controbreak la Siram si riporta in vantaggio (5-4). Si va avanti in parità sino al settimo punto, poi le capitoline, agevolate anche da alcuni errori in attacco delle pentre, prendono quel margine di due punti che manterranno, amplificandolo, sino al termine, quando a Sokolova viene fischiata un’invasione su pipe.
Le romane festeggiano, le isernine recriminano. Le cifre danno una leggera preferenza alle pentre, quegli stessi dati numerici che, però, raccontano di svariati errori in casa molisana.
AVVIO DI RITORNO CON ALTAMURA – Ora, per le pentre, è il momento di riprendere a lavorare con più convinzione. Il girone di ritorno si apre con la sfida casalinga all’Altamura. All’andata, le murgiane annichilirono Palazzini e socie con un 3-0 senza appelli. Le isernine punteranno, senz’altro, a vendicarsi.
PALAZZINI E VANNI DJ – Nel pomeriggio di oggi (lunedì 23 gennaio), intanto, seconda puntata di “Moments in Volley” con ospiti il capitano Maura Palazzini e la centrale pescarese Ylenia Vanni.