Come nelle favole più belle.
L’
Europea 92, alla prima partecipazione al campionato italiano di beach volley 4X4 organizzato dalla Lega Pallavolo Serie A femminile, centra la finalissima scudetto e, questo pomeriggio, diretta televisiva su Rai Sport Satellite a partire dalle 18, può regalare un sogno ad un’intera regione nella finalissima contro Aragona.
È ancora incredulo Francesco Montemurro, trainer materano delle pentre, al termine della semifinale: «Francamente – argomenta il trainer lucano – non pensavo saremmo arrivati a contenderci lo scudetto, sì l’obiettivo era quello delle semifinali. Ma tutto questo è un sogno, tanto più per una matricola come siamo noi. Ho visto qui squadre arrivare con un piglio e una determinazione, prendendo la vicenda con uno spirito da “indoor”, tra riunioni tecniche e preparazioni mirate. Noi, invece, a mio avviso, ci siamo mossi con la giusta filosofia, tranquilli senza pressioni, facendo solo il nostro gioco. Abbiamo trovato il filotto di partite giusto e ora siamo qua a contenderci il titolo».
Già, il tutto dopo aver superato Padova, la squadra col maggior curriculum e (forse) col miglior organico, affidandosi ad una batteria di brasiliane di tutto rispetto, per la disciplina.
In effetti, il team affidato a Marasciulo aveva fatto soffrire, e molto, le europee nella gara d’avvio di quest’avventura, imponendosi a 11 e 12.
Stamani, le isernine hanno reso alle venete pan per focaccia, con una condotta tattica sagace, tendente a far impazzire la Valansi, opposta fuoriclasse delle venete, e a far perdere punti di riferimento alla Sangiuliano.
Palle corte e lunghe, difesa piazzata al meglio in ogni frangente e per Padova non c’è stato nulla da fare. Al resto ha pensato la solita “randellatrice” Campanari (quindici punti per lei), una Banchieri super in difesa, una Genangeli saracinesca a muro ed una Stanga pulita al palleggio.
Così, in poco più di quaranta minuti, le isernine hanno fatto loro il confronto 2-0 (15-11, 15-13).
Ed ora l’Aragona, sbarazzatasi in tre set (5-15, 15-10, 15-13) dell’Altamura (dell’ex europea Elisa Peluso), avversario, peraltro, che ha lottato sino al termine per puntare ad avere la meglio.
A disputarsi il titolo, perciò, si troveranno due vincitrici di tappa: le agrigentine prime a Fano e le pentre prime a Porto Empedocle.
Felicissimo Gianfranco Calabrese, general manager delle europee e responsabile del settore beach: «Ora ci giochiamo il tutto per tutto. Abbiamo la possibilità di poter portare il vessillo dello scudetto nel nostro Palasport, perché non provarci? Certo è che quanto fatto sinora ci rende davvero soddisfatti».
Sul tema finale ha voluto dire la sua anche Montemurro. Per il trainer lucano: «Affronteremo questa situazione al momento, lottando palla su palla. Poi sarà il campo, o meglio la sabbia, a decidere».
UNO SGUARDO ALL’ARAGONA – Il team affidato al bulgaro Todorov può contare su una fuoriclasse assoluta della disciplina come la brasiliana Costa De Conceicao, ben supportata dal tris di atlete dell’est composto da Boteva, Nikolaeva e Ivanova e dal prezioso faro difensivo rappresentato dalla Parisi.
Sinora, nella tappa di Paestum, le siciliane non hanno ancora conosciuto sconfitte, anche se nelle ultime due partite hanno accusato qualche leggera difficoltà.
CICCHETTI EUFORICO – Impegnato nel volley mercato, anche Mimmo Cicchetti, mente sportiva del sodalizio pentro, ha voluto fare i complimenti alle proprie ragazze. «Ci stanno regalando un sogno, meritano il giusto plauso e l’affetto di noi tutti».
Insomma, nel capoluogo, nessuno vuol smettere di dispensare sorrisi e di stare sereno.
Che sia questo il segreto di tanta facilità di gioco?