EUROPEA 92 ISERNIA – VIRTUS ROMA 0-3 (18/25; 13/25; 16/25)
ISERNIA: Zamponi 2, Arimattei 7, Lauducci 5, Grando 12, Wiegers 2, Spataro 6, Parisi (L); Scarpitta. Ne: Zanolla, Muzzo e Moncada. All.: Montemurro.
ROMA: Mari 2, Corjeutanu 12, Musti De Gennaro 12, Quaranta 14, Giovannini 7, Marletta 4, Krasteva (L); Tanturli 1, Menghi 2, Borrelli 4. Ne: Toti e Fazio. All.: Cristofani.
ARBITRI: Perri (Roma) e Cesare (Isernia).
DURATA PARZIALI: 24’, 21’, 23’.
TOTALE INCONTRO: un’ora e sette minuti.
NOTE: Isernia battute vincenti 5, battute sbagliate 4, muri 2, errori 13. Roma bv 3, bs 5, m 10, e 8. Ricezione: Isernia 63% (perf. 48%). Roma 57% (perf. 41%). Attacco: Isernia 39%, Roma 57%. Spettatori presenti stimabili sulle trecento unità.
La dea bendata, in quest’avvio di stagione, non è certo amica dell’
Europea 92 Isernia. Le pentre, arrivate a Monterotondo col dubbio Zanolla, finiscono per vedere aggravata la situazione sin dalle fasi di riscaldamento del match di semifinale che le vedeva opposte alla Virtus Roma.
I dolori fisici del martello estense, ex Cavazzale, consigliano Montemurro di non rischiare la bionda emiliana. Poi, sul finale della fase di warm up, problemi (si sospetta un probabile stiramento) anche per la regista siciliana
Elisa Moncada, accomodatasi in panchina e lì rimasta sino al termine del match.
Che, per le molisane, finisce per essere un andirivieni di momenti ok e di bruschi break a favore delle avversarie.
Le molisane, peraltro, tengono botta nel primo set, prima di calare, fisiologicamente, nel secondo e provare a rinvenire nel terzo, ma Roma parte meglio e fa suo il match, acquisendo il diritto a disputare la finalissima.
Per Isernia, invece, ora la prospettiva si chiama finalina per il terzo e quarto posto contro l’Arzano, uscito sconfitto, al tie-break, nel confronto con la Pallavolo Roma.
L’OPINIONE DI MONTEMURRO – Sulla gara con la Virtus, a referto chiuso, così si è espresso Francesco Montemurro: «Direi che è stato un test che ci ha fornito ulteriori indicazioni per il proseguio del percorso. Ho visto una Wiegers in crescita rispetto alla prima uscita col Benevento e questo non può farci che piacere, soprattutto in considerazione del fatto che mancano ancora due mesi all’avvio di stagione. Abbiamo provato oggi la soluzione Grando opposto e Samantha ha fatto bene, come le altre del resto, nel primo set. Poi, un po’ lei, un po’ tutta la squadra è finita, fisiologicamente, col calare. Bene ha fatto anche Sofia (la Arimattei) che ha tenuto botta per un set e mezzo. Una cosa è certa: sia noi che loro siamo in piena preparazione atletica e i carichi di lavoro si son fatti sentire. Noi, poi, abbiamo giocatrici che necessitano di entrare pian piano in forma come ad esempio Elisa (la Zamponi). Direi che, in prospettiva, potremo lavorare bene e già stasera abbiamo fatto vedere, in diversi momenti, di che pasta siamo fatti. L’importante era ritrovarsi nuovamente in campo. Roma? Anche loro sono in piena fase di preparazione, al momento, fisicamente, sono messi meglio di noi. Hanno provato a sfruttare al meglio le loro indubbie qualità atletiche e tecniche, indubbiamente eccelse. Ci sono riusciti. Del resto erano al completo e potevano contare anche sulla rientrante Borrelli».
SCARPITTA E MUZZO ALL STAR – Dopo il match di semifinale, il pubblico presente sugli spalti dell’impianto romano ha assistito al confronto tra il sestetto di casa (inserito nel girone C di B1) e una selezione di “all star” composta dai quattro team partecipanti al torneo, con distanza fissata su due parziali su tre. Per le europee hanno calcato il campo le junior Silvia Scarpetta e Morena Muzzo. La vittoria (2-0) è andata al Monterotondo.