L’
Europea 92 torna a sorridere. E lo fa, superando una diretta rivale per la lotta salvezza, anche se, per quanto mostrato anche in Molise, la Fornarina Civitanova ha dimostrato ancora una volta di valere ben altra classifica.
Tuttavia, forse, vuoi qualche incertezza palesata da alcuni elementi di spicco (vedi Brussa e Giannotti), vuoi qualche problema di gestione nelle fasi finali dei parziali, rendono le rivierasche vulnerabili e, al momento, condannate a lottare.
Dal canto loro, invece, le “europee” dimostrano di essere squadra compatta con un gran cuore ed una voglia di lottare incredibile su ogni pallone.
C’è ancora da lavorare su qualche piccolo smarrimento, però, a lungo andare, le pentre potranno togliersi altre belle soddisfazioni.
LA CRONACA – In un clima di grande tensione, con il caloroso sostegno del pubblico di fede celeste-blu, isernine e civitanovesi principiano il confronto col freno a mano tirato.
Le marchigiane faticano a passare, ma si trovano la strada spianata dagli errori delle isernine, che, pur ricevendo col 91% di positività di squadra soffrono di qualche amnesie sulle combinazione.
Non ha tentennamenti, invece, Maura Palazzini. Il capitano è mortifero con le sue fast, mentre il muro di Genangeli tiene le civitanovesi a distanza. Civitanova, però, sul traguardo è sopra di quattro (22-18). Qui prende il via un’esaltante rimonta delle isernine. Sette a zero e pubblico in visibilio, quando Stefania Sansonna di mani-out dà il punto del 25-22.
Secondo set. Civitanova paga in maniera fatale il parzialone precedente. Berselli prova a cambiare le carte in tavola. Dentro Stanga per una Spinato boccheggiante, dentro anche Zeppoloni per una Brussa calante, dentro, infine, pure la capitolina Menghi a rimpiazzare una Giannotti affatto positiva a rete ed apparsa la brutta copia della giocatrice ammirata in maglia Eurosped, la passata stagione, qui nel capoluogo.
Isernia, fugge e va indisturbata (8-6, poi 16-10, quindi 21-11) in un crescendo rossiniano di conclusioni vincenti. Sokolova attacca col 41% di efficienza, mettendo a terra ben sette punti nel parziale. Zanolla è onnipresente dietro, Sansonna e Genangeli pungenti al servizio, Peluso orchestra a meraviglia. 25-13 in ventitré minuti e Palasport infiammato.
Allora, Berselli prova la carta della disperazione. Squadra girata e meccanismi d’attacco variati per mettere in difficoltà le molisane. La mossa gli dà i suoi frutti, perché, seppur letta dallo staff tecnico delle isernine, viene mal digerita dalle giocatrici in campo.
Fratoni, Brussa e Okrachkova picchiano con convinzione, Bragaglia è insuperabile su fast. Isernia cede le armi (19-25).
Copione, più o meno simile, anche nel quarto parziale. Isernia parte meglio (8-6), Civitanova, però, tiene botta e sorpassa al secondo time-out tecnico, guadagnando convinzione e set.
Si va al tie-break. Il terzo, per ambo, le formazioni, in queste ultime quattro giornate.
L’Isernia lo inizia meglio e gira su di cinque al cambio (8-3). Civitanova, però, risale e arriva a conquistare anche un match point sul 15-14 in proprio favore. Le “europee” reagiscono e con un ace di capitan Palazzini su Okrachkova chiudono la pratica (17-15).
Entusiasmo in casa pentra, amarezza tra i dirigenti della Sacrata.
DOMENICA ARRIVA IL CONEGLIANO – Ora, per le “europee”, nuovo impegno casalingo, stavolta con il Conegliano.