Tre a uno (27/25; 25/20; 14/25; 15/7). Questo il riscontro finale impresso, l’altra sera, sul tabellone luminoso del PalaFraraccio al termine della prima amichevole per l’
Europea 92 Isernia del tecnico Francesco Montemurro.
Più che di un test match, però, si è trattato di uno scrimmage come testimonia l’insolita durata del quarto parziale (concluso a 15) e il fatto che il trainer ex Santeramo abbia visionato la gara in diverse posizioni del campo, prendendo doviziosamente appunti sul suo blocco note, così da riportare eventuali cambiamenti e meccanismi di lavoro da affinare per il prosieguo.
In effetti, la cronaca dell’incontro non ha dato luogo a notevolissimi spunti d’interesse, evidenziando, piuttosto, meccanismi ed intese ancora da affinare tra le pentre, troppo spesso attanagliate da numerosi errori che le hanno portate ad inseguire le proprie avversarie sia durante il primo (peraltro concluso ai vantaggi) che nel secondo parziale. Poi, una débâcle fisiologica in occasione del terzo set con la ripresa ed il conseguente sprint nel quarto.
Montemurro ha dato spazio a tutti i suoi effettivi: le palleggiatrici Zamponi e Moncada (la siciliana è subentrata in corso di terzo set), le centali Di Rollo (utilizzata, però, da opposta), Palazzini e Vanni, i martelli Mäser, Sansonna e Zanolla (entrata unicamente per il servizio e la seconda linea) ed il libero Catalano. In organico, ma non scese sul taraflex, anche i due elementi del vivaio locale Maffei e Santagata.
Insomma, una vetrina per le pentre di fronte ad un pubblico numeroso in considerazione dell’orario d’inizio del match (le 16:30) ed un’occasione per rivedere ad Isernia due ex mai dimenticate: il libero Morena Favino e la regista Lucia Santucci, elementi di un Benevento apparso in palla e pronto a dire la sua sia in Coppa che in campionato.
Per il resto, come sentenzierà lo stesso Montemurro ad allenamento congiunto terminato: «Quello che ci interessava maggiormente oggi era il riprendere un po’ il contatto con quanto ognuna delle singole atlete può dare alla costruzione collettiva. In tal senso, ho avuto dei riscontri più che discreti. Non penso, infatti, sia possibile dare giudizi qualitativi sulle singole prestazioni. In effetti, le ragazze hanno affrontato la gara abbastanza imballate per via dei carichi di preparazione di questi giorni. Avevo già detto loro prima del match che non avrei compiuto analisi sul confronto, perché si trattava di una gara da prendere col beneficio d’inventario».
Una certezza, anzi due, però, il trainer lucano le possiede. «Innanzi tutto che occorre lavorare sodo, migliorando una veduta ristretta della disciplina in alcuni elementi. Poi che vanno registrati, ma era lecito aspettarselo, un po’ tutti i fondamentali».
ISPEZIONE, TUTTO OK – Prima del confronto, il taraflex del PalaFraraccio era stato calcato dal responsabile dell’Ufficio campionati della Lega Pallavolo Femminile, Marco Brunale.
In compagnia di un suo fidato collaboratore, il chair man emiliano ha avuto modo di verificare la bontà della struttura pentra, esprimendosi in lusinghieri giudizi e lasciando velatamente intendere che la stessa è atta ad ospitare eventi di rilevanza nazionale, che coinvolgeranno l’organismo di Via Bonvicini, anche in virtù di un’ottima dislocazione per la copertura televisiva.
IN ATTESA DELLA SECONDA AMICHEVOLE – Intanto, in giornata, è ripresa la preparazione delle pentre.
Come d’abitudine, in programma, c’è stata una doppia seduta: atletica al mattino, tecnica al pomeriggio. Per le ragazze del presidente Cicchetti sempre in vista un secondo test con un’altra B1. Al momento, però, ancora non è noto il nome dell’avversario, né il giorno (domenica o lunedì). Qualora si svolgesse all’inizio della prossima settimana, le isernine sosterranno una seduta anche la mattina del giorno 11, per poi riposare al pomeriggio e riprendere a lavorare nella mattinata del 12.