L’
Europea 92, finalmente, si sblocca nel gioco e nella convinzione.
E lo fa in una brumosa serata d’inizio ottobre e come meglio non si potrebbe.
Di fronte, davanti al calorosissimo pubblico amico del Palasport di Via Giovanni XXIII, Palazzini e socie hanno nientemeno che la Fornarina Civitanova, campionessa uscente del trofeo tricolore, per il ritorno degli ottavi di finale di Coppa Italia Findomestic.
Alle pentre servirebbe un 3-0 per passare direttamente il turno, oppure un 3-1 per arrivare al set supplementare. Alla fine arriva un 3-2 che, sicuramente, non vuol dire accesso ai quarti, ma dà tanto morale e convinzione nella testa del club, pronto ad affrontare, con una marcia in più, la stagione regolare ormai alle porte.
Lo si nota negli occhi pieni di felicità delle ragazze al termine del confronto, lo si scorge nella faccia soddisfatta con cui i dirigenti percorrono il campo a referto chiuso, lo si intuisce negli applausi tributati dai sostenitori pentri, lo si legge, a chiare lettere, nell’espressione del trainer delle molisane,
Francesco Montemurro.L’ex tecnico del Santeramo non nasconde il proprio buonumore, anche se da buon perfezionista, subito esordisce con un «peccato, ormai alla qualificazione ci avevo fatto più di un pensiero. Stavamo sorprendendo il Civitanova con una buona organizzazione di gioco. Poi, non siamo riusciti a tenere appieno lo stesso ritmo dei primi due set, loro sono rientrate, noi abbiamo fatto nostro il tie-break, ma saranno le adriatiche a giocare i quarti. Tuttavia, quanto fatto vedere stasera mi rende molto fiducioso in vista del campionato».
LA CRONACA – Con Pistola che, inizialmente, fa a meno di Brussa (per l’argentina ex Corridonia qualche problema fisico), preferendole Zeppoloni, anche se, poi, in corso di contesa, quando la situazione si farà calda, la mancina umbra verrà richiamata in panca in luogo dell’attaccante sudamericana e Montemurro che ripropone lo stesso starting six di sette giorni fa a Civitanova, Europea 92 e Fornarina iniziano la gara a spron battuto.
Le pentre si fanno sentire a muro (ben 17, di cui la metà a firma di capitan
Palazzini) ed intorno ad un’ordinata Zamponi organizzano al meglio il loro gioco d’attacco.
Vanni è una furia a rete (62% di positività su 13 colpi in attacco), Sansonna e Mäser rintuzzano alla banda, Zanolla è un metronomo e Catalano si erge a guardiano della seconda linea.
L’8-5 ed il 16-8, riscontri dei tempi tecnici del primo set, sono il fedele specchio di una gara pienamente in mano alle isernine, che chiudono sul 25-21.
Falsariga simile è quella del secondo parziale, concluso sempre a 21 in favore delle locali. Il pubblico prende a sognare, Pistola sente il mondoflex scottare sotto i piedi.
Brussa parte dall’inizio, Fratoni e Okrachkova prendono a buttar giù i palloni pesanti e, anche se con un po’ di affanno iniziale, grazie ad un prosieguo in crescendo le ospiti conquistano il terzo parziale (25-18).
Le ragazze del presidente Cicchetti si siedono sulle ginocchia: le adriatiche ne approfittano (25-17).
Il tie-break, poi, fa storia a sé, con la pronta reazione della truppa di casa che mette la freccia (8-3 al cambio di campo) e sorpassa definitivamente le proprie avversarie (15-11), dopo centosei minuti di gioco esaltante.
VERSO ALTAMURA – Ora, per le pentre, un ulteriore settimana di affinamento degli schemi e della preparazione in vista dell’esordio di campionato (la Findomestic Volley Cup di A2), ad Altamura, su uno dei campi delle favorite finali per il successo.