È vero. È pur sempre la prima “sgambatura” stagionale. Sì, di fronte c’era una compagine di B1 (attrezzata, però, al pari di S. Vito dei Normanni ed Aversa per puntare diretta all’A2 nel girone meridionale della B1). Ovviamente molti meccanismi di gioco sono ancora di là da venire.
Ma l’espressione serena di diversi dirigenti dell’
Europea 92, al termine del test match col Benevento, è segno di un giusto operato nell’allestimento della compagine isernina in fase di volley mercato.
Il tutto, peraltro, ancora senza l’apporto della potenza della polacca Fratczak e con qualche “asso nella manica” ancora nascosto nelle intenzioni del presidente Cicchetti.
L’atmosfera, però, non è da voli pindarici. Come avverte saggiamente Francesco Montemurro, trainer materano del sodalizio di Via Veneziale «l’intesa aumenta di giorno in giorno, però occorre darci ancora dentro, e molto, col lavoro».
Tuttavia, con nemmeno tre settimane di preparazione nelle gambe e con gli attuali carichi di lavoro in corpo, i riscontri forniti dalle pentre sono confortanti. Insomma, con tutti i se ed i ma del caso, dal bozzolo pare voler emergere, con forza, la tanto attesa crisalide.
LA CRONACA – Un’atmosfera ovattata al Palasport di Via Giovanni XXIII con tanti curiosi sulle tribune (in primis, gli aficionados blufucsia) per assistere alla prima delle isernine e con la presenza, nella struttura, di diversi media locali (segno della crescente attenzione che va riscuotendo il progetto del club) accoglie le europee e le sannite sul campo.
C’è curiosità anche e soprattutto per rivedere all’opera in città tre volti ben noti da queste parti: ossia il martello maceratese Monica Pierantoni, l’altra ala, l’argentina Lucia Nale, ed il libero Morena Favino.
Montemurro si affida allo starting six previsto alla vigilia, Ruscello deve fare a meno di Mangini.
L’avvio tradisce una compagine ospite altalenante. Le europee dispongono a proprio piacimento del team di Ruscello. Al servizio e a muro Isernia costruisce il break. La ricezione beneventana mostra qualche crepa. Isernia è ficcante in fase di cambio palla e contrattacco. Zanolla ed Arimattei ci mettono il braccio, Grando (top scorer della serata) è una furia a rete, Spataro dà il suo e Wiegers offre il suo contributo d’esperienza e di tecnica. Dietro Parisi comanda le operazioni con autorità.
Benevento affonda. Arimattei mette la firma sul parziale. Ruscello ha cattivi pensieri per la testa e decide che è il momento di parlare a fondo con la squadra.
Prova il trainer campano a girare un po’ il gioco delle sue (Di Felice cerca spesso l’incrocio con Nale) e, complice un’Isernia un po’ distratta, l’Accademia va sul 7 (12-19).
Stavolta è Montemurro a decidere che è tempo di fare una chiacchierata con le sue. E la reazione delle europee è di quelle vementi. Le pentre rientrano col servizio che costringe a combinazioni scontate le campane e con un muro tutta sostanza (il dato nel fondamentale, al termine, sarà vertiginoso). Si va sul 22 pari e qui esce fuori la differenza di categoria. Che, nel caso specifico, porta il nome della friulana Samantha Grando (un attacco ed un muro). Ed è 26-24.
Terzo set. L’Europea non vuole distrazioni e, anzi, coglie impreparata la difesa avversaria ogniqualvolta lascia qualche buco di troppo (Zamponi a filo rete può rimpinguare un tabellino personale di otto punti). Le isernine tengono così quel margine di vantaggio che consente di chiudere la contesa tre a zero (25-21).
Trattandosi, però, di un’amichevole e essendoci ancora del tempo prima di fare la doccia, ambedue i tecnici decidono per un quarto set, con spazio alle rotazioni. Nel campo isernino Moncada, Scarpetta, Muzzo e Lauducci si battono come leonesse. A vincere (16-25) è, però, Benevento.
Titoli di coda e baci e abbracci tra tute le giocatrici in campo. Con qualche preoccupazione, in casa isernina, per un leggero risentimento che ha fatto uscire anzitempo Emma Zanolla, tra le giocatrici apparse più in palla.
L’ANALISI DI MONTEMURRO – Al termine, analizzando la prima uscita, Montemurro dirà: «C’è soddisfazione, al di là del risultato, cui, comunque, come detto alla vigilia, non avremmo guardato. La squadra cresce, di giorno in giorno, soprattutto nell’affiatamento tra le singole. Con Benevento abbiamo sciolto un po’ il ghiaccio. Mi pare superfluo sottolineare come ci sia ancora da lavorare. Ma ne eravamo consapevoli. La cosa che mi rincuora maggiormente è che sapevamo di avere di fronte una squadra con motivazioni e voglia di far bene, un ottimo sestetto, e siamo riusciti a essere ben presenti, prima ancora che tecnicamente, mentalmente e con le motivazioni. Un rammarico? Sì, l’imprevisto capitato a Emma. Spero non sia nulla di grave in prospettiva Monterotondo».
MONTEROTONDO ALL’ORIZZONTE – Oggi (22 settembre) la squadra sosterrà una doppia seduta, al mattino in sala pesi e nel primo pomeriggio al Palasport. In prospettiva, il quadrangolare di Monterotondo che vedrà le isernine protagoniste assieme a Virtus Roma, Pallavolo Roma ed Arzano.