Europea 92 Isernia: quella con Roma è una gara fondamentale
Autore: Lega Volley Femminile
28 Aprile 2007

«Una partita fondamentale», non usa affatto mezzi termini Mauro Fresa, tecnico ravennate dell’Europea 92 Isernia, nel descrivere il match che attenderà, domani sera (domenica 29 aprile) presso il Palasport di via Giovanni XXIII con inizio alle ore 18, le proprie giocatrici.
Avversario delle pentre sarà una Prima Classe Bbc Roma, giunta quasi all’ultima spiaggia in chiave salvezza. Compagine rognosa, quella presieduta dal giornalista sportivo RAI Mario Mattioli, il team capitolino storicamente è stato sempre una bestia nera per il sodalizio di via Giovanni XXIII, tant’è che, all’andata, al  Palafonte le europee subirono e nettamente il gioco delle giallorosse, lottando forte solo nel primo set perso ai vantaggi (28-26) per poi cedere a 19 sia secondo che terzo parziale in una contesa durata poco meno di ottanta minuti.
Da allora, forte è la voglia di rivalsa testimoniata proprio dalle parole dello stesso Fresa. «Io credo – argomenta il trainer romagnolo – che l’ago della bilancia penda stavolta dalla nostra parte, sia perché noi in casa ci esaltiamo e riusciamo a creare problemi a chiunque (Sassuolo ed Arzano ne sanno qualcosa, ndr), sia perché il loro cammino esterno non è dei più felici».
Le isernine peraltro giocheranno già conoscendo il risultato del Reggio Emilia (attuale antagonista principe in chiave salvezza), impegnato stasera nel derby esterno col Piacenza. Ma per il loro allenatore questo, da un punto di vista psicologico, non vuol dir nulla: «Il campionato è ancora lungo – ribatte – e c’è ancora la possibilità di tutta una serie di risultati. L’importante sarà fare attenzione a quanto combiniamo noi. Poi, da parte mia, guardo sempre ad una partita alla volta e credo che solo tra una ventina di giorni sarà possibile tirare le somme ed affrontare un discorso complessivo».
Attualmente, infatti, sono due le preoccupazioni che stanno a cuore a Fresa. Recuperare, fisicamente e psicologicamente, il team dalle fatiche infrasettimanali di Conegliano Veneto e adottare le giuste contromisure per limitare al massimo la fonte d’ispirazione dell’organico a disposizione di Sarcinella (il siciliano subentrato in corso di stagione a Gianfranco Milano, ndr): la giuliana Elena Drozina.
Sul primo versante, l’ex Bergamo, Firenze e Corridonia ammette che «siamo un po’ stanchi, è vero. Ma credo che sino alla partita risciremo a ricaricarci appieno. Anche perché la gara in Veneto, anche da un punto di vista morale, ha lasciato strascichi marginali, mettendo, viceversa, in luce ulteriori convinzioni».
Dall’altro lato, invece, l’imperativo è sempre quello. «Servire bene e ficcante per non consentire loro di giocare con tutte le opzioni, fare attenzione a muro e lavorare sulla correlazione con la difesa. E, soprattutto, essere più aggressivi sul contrattacco, visto che col cambio palla abbiamo raggiunto ormai uno standard
ottimale».
Del resto, Fresa non vuole minimamente che le sue sottovalutino l’impegno. Anzi. «Roma ha un buon organico: – aggiunge – fatico a spiegarmi la loro attuale posizione in graduatoria. Elementi come la Drozina, palleggiatrice formidabile come testimoniano gli ultimi tornei, due dei quali culminati con la promozione in A1, la schiacciatrice Donà, elemento versatile con spiccate doti di ricezione (peraltro ben conosciuta all’allenatore delle europee per averla avuta alle sue dipendenze in passato, ndr), o l’opposta americana Olsovsky, partita in sordina, ma ora tornata su livelli di rendimento assoluti, rappresentano un indizio di non poco conto».
Motivo in più, insomma, per prestare notevole attenzione. Sin dal primo servizio, la cui autorizzazione verrà concessa dal messinese Massimo Marchello coadiuvato a terra da un altro isolano: il catanese Nunzio Caltabiano.


Visualizza sponsor