Europea 92 Isernia: una gara tutta cuore, tecnica e sostanza
Autore: Lega Volley Femminile
7 Maggio 2007

Che sia Prima Classe Roma o Arzano, oppure la blasonata Busto Arsizio, la corazzata Sassuolo o la sorpresa Nocera Umbra, di fronte alla legge del Palasport di via Giovanni XXIII non c’è nulla da fare.
Ancora una volta, tra le mura amiche, l’Europea 92 si regala una gara tutta cuore, tecnica e sostanza, facendo fuori una Brunelli Volley tra le compagini più in forma del momento dopo il successo sulla Lamaro Appalti Roma di mercoledì scorso.
E, complice il netto ko del Reggio Emilia a Castelfidardo, torna a respirare l’aria del quintultimo posto, distanziando di due punti il sestetto di Brancato, prossimo avversario delle europee. Ora, con davanti una settimana per preparare lo scontro diretto in esterna e la volontà di cancellare, magari nella “madre di tutte le partite”, la scomoda cifra zero accanto alla casella delle vittorie in esterna, potranno cambiare diverse situazioni.
«Già – sentenzia a fine partita un soddisfattissimo Mauro Fresa, trainer ravennate delle pentre – e per riuscirci dovremo giocare come stasera, dimostrando compattezza e determinazione su tutti i fronti».
L’allenatore romagnolo è raggiante e ne ha ben donde. Le sue hanno messo in pratica, nei minimi dettagli, i piani tattici studiati in settimana (battuta ficcante e muro composto su alcune tipologie di palloni attaccati dalla Beccaria) ed i risultati si sono visti. Eccome. Sin dall’inzio.
Il primo servizio è firmato Moira Banchieri (nome ben conosciuto da queste parti per essere stata tra le reginette dell’avventura estiva nel beach volley 4×4 delle isernine). L’osimana prova a forzare in salto (in una serata in cui sarà abbastanza fallosa dalla linea dei nove  metri, ben tre errori), ma le europee rispondono alla grande con una fast di Wagner. Esaltate nel morale, le pentre sfruttano i problemi di formazione dall’altra parte (le scarse doti ricettive di Marc portano le umbre a mantenere in campo le centrali, Labate e Bragaglia, in seconda linea col libero Gambini chiamato a sostituire in ricezione e difesa la rumena naturalizzata nel giro dietro). Moncada è semplicemente perfetta nella distribuzione e vince il confronto con la regista ospite Guerra De Souza costretta a rincorrere una ricezione troppe volte ballerina. Arimattei, Zanolla e Wiegers sono spine nel fianco di non poco conto. Grando in fast è una sentenza (il muro non riesce mai a stopparla), così come dietro Golinelli è una calamita, e la progressione del parziale è un’evidente condanna per le ragazze di Fiorani. Otto a tre Isernia al primo time-out tecnico, poi 15-7 (ace Arimattei), quindi Wiegers da posto uno 17-9 (in seconda linea il tulipano si farà rispettare) con richiesta ospite di time-out. Le molisane vanno di conserva, doppiano le avversarie con Zanolla che si guadagna dodici set point (di là, intanto, ha preso il via la girandola dei cambi con Tosti per Marc e Zeppoloni per Banchieri) e chiudono 25-12.
Le umbre provano a reagire in avvio di seconda frazione, ma Isernia torna subito sotto. E manda in confusione le rossoblu, sfruttando poi l’inerzia in occasione del primo tempo tecnico (8-6). Bragaglia è furente e riprende le sue, vestendosi da capitano (conciliabolo fitto anche con chi, formalmente, lo è: Vania Beccaria) e dando vita ad una serie di esultanze al limite. Zanolla fa sprintare Isernia. Beccaria viene disinnescata dal muro di Moncada e sul 16-9 il parziale pare essere giunto a conclusione. Così non è perché, sul 21-17 con Isernia già proiettata al terzo set, Nocera esce nuovamente fuori. Ventiquattro a ventidue per le pentre, umbre al servizio. Fiorani azzarda la carta Tosti (prima aveva anche tentato di far respirare la De Souza, facendo entrare Vingaretti), trovando il jolly. Le ospiti si guadagnano una, due, tre palle set. Isernia risponde presente. Finché non arriva il momento degli opposti. Beccaria lascia partire un missile terra aria che finisce fuori. Wiegers non sbaglia e fa 30-28.
I dirigenti umbri vorrebbero essere altrove. Ma si rianimano con l’avvio furente del terzo di marca Brunelli. Il fantastico pubblico di Isernia sprona le proprie beniamine a ritrovare la strada. Nocera si smarrisce nuovamente (fallo di formazione per il 7-6), ma si rianima in men che non si dica. La torcida carica nuovamente a testa bassa, Bragaglia non ci sta e lo fa notare ad ampi gesti (senza venire sanzionata nuovamente). Si procede a braccetto sino al secondo tempo tecnico (ultima fiammata di Beccaria per il 15-16). Tosti, rientrata sul finale, non è più lo spauracchio del set precedente. Moncada a muro è da crescendo rossiniano (19-16), così le europee intonano la marcia trionfale assieme ai propri fedelissimi, correndo ad abbracciarsi al centro del campo quando Guerra De Souza commette un’evidente doppia che i direttori di gara non possono non fischiare (in precedenza molti palleggi a filo della verdeoro avrebbero meritato ugual sorte).
Fiorani riconosce sportivamente la sconfitta e fa i complimenti all’Europea 92, squadra a suo avviso non meritevole di una simile classifica. Fresa respira aria fresca, ma pensa già a martedì quando si ritroverà con la squadra in palestra per dare il via alla missione Reggio Emilia.

Visualizza sponsor