Fabiola Facchinetti, nuova centrale azzurra, un metro e ottantadue d’altezza, ci parla di sé. Incrociando tra le parole il fascino del passato con l’attesa del futuro. Ci “tuffiamo” così tra i suoi ricordi, cercando di condividerli fin dalle origini – Arrivo da Ronco Briantino – un piccolo comune in provincia di Monza e Brianza di appena 3.500 abitanti, aggiungiamo noi – dove ho iniziato a giocare quando avevo dieci anni, quando già molte delle mie compagne lo facevano da un po’ di tempo. Poi, in seguito alla partecipazione a una fase provinciale, la Pro Patria di Milano mi selezionò per entrare a far parte del suo settore giovanile. Da sempre ricco di talenti e a quell’epoca prestigioso e vincente – Comincia a crescere così Fabiola e ci tiene a sottolinearlo – I sette anni alla Pro Patria hanno creato in me una base tecnica molto solida. Tra le migliori possibili – ma poi aggiunge – Anche se ogni esperienza ha contribuito, per la sua parte, alla mia crescita dal punto di vista caratteriale oltre che atletico– Il passaggio ai fasti della A2 è breve: la nuova centrale azzurra, nel 2008, si trasferisce a San Vito dei Normanni, in Puglia. Da dove, con la maglia della Cedat 85 inizia fare sul serio – Ho apprezzato ogni maglia con la quale mi sono cimentata nel corso della mia carriera – Fabiola è nata nel 1989 – Ma devo ammettere che gli anni di Monza resteranno speciali a livello di vittorie. Almeno fino a oggi – Arrivata a Monza dopo il vittorioso campionato disputato con la casacca del Trentino Volley, con cui ottenne la promozione in A2, l’atleta brianzola passa nel 2011 alla Saugella, già U.S. ProVictoria. E ci resta per ben quattro stagioni. Dopo aver sfiorato la promozione in A2 nel campionato 2011/12, superate solo da Ornavasso, le ragazze monzesi vincono alla grande il campionato nella stagione successiva. E approdano così alla seconda categoria nazionale. Dove Fabiola disputa due stagioni superlative. La Saugella per ben due volte infatti perde il treno della promozione in A1 ai play-off. Quindi il ritorno al sud, a Caserta per la precisione e ancora in A2. Infine la scorsa stagione a Legnano, alla SAB Volley – L’ultimo campionato è stata una sorpresa per tutti: la squadra era molto giovane e l’obiettivo dichiarato era quello di una tranquilla salvezza. Con Andrea Pistola abbiamo lavorato benissimo e in palestra abbiamo alimentato un sogno, giorno dopo giorno sino alla finale – ripensa allo spareggio dell’ultima stagione disputato contro la Volley Pesaro – Purtroppo mi è rimasto l’amaro in bocca, ma sento di esser cresciuta parecchio – La SAB Legnano, per la cronaca, sarà poi ripescata in A1. Le chiediamo di raccontarci l’esperienza vissuta lo scorso mese di giugno a Entebbe, in Uganda, dove ha partecipato a un campus di volley organizzato dalla Lega e dall’Associazione Medica Gicam – Da premettere – ci fa eco Fabiola – che sono una grande appassionata di viaggi e che adoro scrivere diari sull’argomento in un mio piccolo blog personale creato dopo i miei giorni in Africa. Ragion per cui non ho esitato un istante ad accettare l’invito. E’ stata un’esperienza fortissima, che mi ha arricchito parecchio: i sorrisi delle persone resteranno per me indimenticabili e l’equipe medica partita con noi per lavorare nell’ospedale dei bambini è stata eccezionale – Parole che le fanno onore e che ci fanno capire che genere di persona sia e di quale sensibilità sia dotata – Sono iscritta alla facoltà di mediazione culturale e linguistica di Milano e conto di non perdere contatto con la stessa, per mantenere vive tutte le mie aspirazioni – A proposito di aspirazioni le chiediamo cosa si aspetti dalla prossima, ormai imminente, stagione agonistica – Ho delle sensazioni molto positive. Lo affermo con convinzione. Consapevole che a Marsala mi troverò bene. Tutti mi hanno parlato in maniera entusiastica dell’ambiente – quindi si sbilancia – So che la squadra è stata costruita per lavorare ad alti livelli. So anche che avremo dalla nostra parte il pubblico, fattore in più spesso determinante. Avremo dalla nostra il calore e il tifo di un’intera città. Non vedo l’ora di iniziare – Non è la sola ad arrivare dalla SAB Legnano – Ritroverò la mia compagna di reparto della scorsa stagione Eleonora Furlan, una con la quale mi sono sempre trovata a mio agio anche nel lavoro specifico del nostro ruolo – Un’atleta insomma, la nuova centrale azzurra, già carica e decisa a proseguire la propria ascesa in una squadra che conta tantissimo su di lei. Il benvenuto è d’obbligo, l’ in bocca al lupo è bene augurante. Buon lavoro Fabiola.