Il presidente della Lega Volley Femminile racconta il passato e il futuro del movimento in un’intervista esclusiva a Sport Economy
Presidente, qual è la strategia adottata per trasformare il volley femminile italiano in un prodotto di maggior appeal internazionale ?
- È stato sicuramente un percorso lungo. Sono stato eletto per la prima volta oltre quindici anni fa (nel lontano 2006, nda) e la pallavolo femminile era uno sport non riconoscibile, che faceva fatica ad uscire fuori dal suo orticello, con squadre che scomparivano da un anno all’altro senza pagare le atlete. Siamo partiti dandoci delle regole ferree da rispettare per l’iscrizione al campionato, per evitare il cosiddetto “doping amministrativo”, e poi abbiamo dato un’identità al nostro movimento, come il campo rosa, investendo nei nostri eventi insieme a partner di assoluta caratura come Master Group Sport. Ora riempiamo palazzetti e a livello internazionale siamo conosciuti come il campionato più bello del mondo, ma non ci siamo mai fermati: abbiamo fatto un rebranding nel 2022 che ha reso più attuale e moderno il nostro marchio (nella foto sotto) e siamo in piena trattativa per la vendita dei nostri diritti media e marketing, che confidiamo possano dare ancora più fondi e risalto al nostro movimento.
Post vittoria olimpica quali sono stati i principali effetti sul prodotto “rosa”? Aumento audience tv o ancora crescita della presenza nei palazzetti?
- È importante dire che il trend era già in crescita da qualche anno: dopo il Covid-19, la Lega Volley Femminile (LVF) è cresciuta sotto tutti i parametri, dall’audience ai numeri nei palazzetti fino ai social, dove rappresentiamo tutt’ora la prima lega italiana indoor, seconda solo alla Serie A e alla Serie B di calcio. Tra la stagione 2022-23 e la 2023-24 il pubblico nei palazzetti è aumentato dell’11%, quello in tv del 22%. Certamente la vittoria dell’oro ha attirato ancora più attenzioni su di noi e il primo effetto si è avuto sugli abbonamenti: rispetto all’anno scorso, l’aumento è stato del 47%. Dell’audience potremo parlare a fine stagione anche se, prima di Parigi, avevamo già ottenuto il doppio passaggio settimanale su Rai Sport, da sempre nostro partner, a cui si è aggiunta DAZN per campionato e coppe europee, trasmesse anche da Sky Sport. I numeri dei palazzetti sono già sotto gli occhi di tutti: a fine settembre abbiamo giocato la Supercoppa a Roma davanti a 10.300 spettatori, record assoluto per un evento di Lega, e giusto qualche giorno fa la partita dell’Unipol Forum tra Milano e Conegliano ha registrato il record per una partita della Serie A Femminile, con 12.626 appassionati.
Quanto è come può ancora crescere il campionato di Volley ?
- Non ci siamo mai dati limiti e non ce li daremo adesso. Dal punto di vista sportivo abbiamo dimostrato di essere il campionato da battere: l’anno scorso, tutte e tre le competizioni europee sono state vinte dai nostri club. Ma ci sono tanti aspetti su cui crescere. Vogliamo partire migliorando il prodotto televisivo, investendo in nuovi campi e aumentando la qualità di trasmissione. Uno dei nostri obiettivi è aumentare anche il livello di competenze delle nostre Società e per questo abbiamo firmato recentemente un protocollo d’intesa con MSA, l’associazione dei manager sportivi. Ma per fare un ulteriore step è fondamentale l’aiuto delle istituzioni: in Italia è sempre più difficile trovare palazzetti in grado di ospitare grandi eventi, strutture moderne e adeguate per un movimento come il nostro. Un altro aiuto può arrivare ai nostri club tramite il Bonus per le Sponsorizzazioni sportive, il credito d’imposta pari al 50% degli investimenti pubblicitari in Leghe e Società, che andrebbe reso strutturale anche per le prossime stagioni.
Quali sono in questo momento i principali sponsor della lega e cosa cercano da questo sport/format?
- In questo momento, grazie al nostro partner Master Group Sport che gestisce i nostri diritti commerciali, lavoriamo con aziende di grande riconoscibilità nazionale e internazionale come Tigotà, Fineco, Frecciarossa e Subito. In generale, gli sponsor riconoscono la nostra differenza rispetto agli altri sport, hanno piacere di associarsi a noi per i valori che trasmettiamo. Non c’è doping, non ci sono scommesse, il pubblico, principalmente formato da famiglie, viene nei nostri palazzetti per divertirsi, per passare del tempo di qualità. Le nostre ragazze a loro volta sono esempi di emancipazione femminile, sono atlete che parallelamente alla loro vita seguono percorsi universitari, sono mamme, fanno lavori anche al di fuori del mondo sportivo. Uno sponsor che si lega a noi sa di legarsi ad un mondo pulito.
Quali sono i principali progetti che intende portare avanti nel 2025?
- Sicuramente sarà fondamentale la conclusione delle trattative per i nostri diritti media e marketing, che potranno darci la serenità per migliorare ancora il nostro prodotto. Un esempio è lo sviluppo del merchandising, un tema a cui teniamo molto perché crediamo possa darci grandi soddisfazioni, così come ce le ha date il Fantavolley, la grande novità della passata stagione che ha avuto numeri impressionanti, con oltre quarantamila iscritti in due anni. In occasione della Supercoppa ha fatto il suo esordio una delle nuove coppe che abbiamo scelto per i nostri eventi, un progetto importante che ha visto la collaborazione della nostra consorziata Perugia e diversi studenti dell’Università del capoluogo umbro. Il restyling non è terminato e nelle prossime settimane sveleremo anche i trofei della Coppa Italia, Serie A1 e Serie A2.
Presidente, infine, sul tema della Corporate Social Responsability (CSR) come vi state muovendo ?
- Essendo un consorzio di Società, parlare di responsabilità sociale per noi vuol dire coinvolgere i nostri club in progetti di ampio respiro. Ogni anno sposiamo diverse iniziative di carattere etico, quest’anno per tutto il mese di ottobre siamo stati partner di “Frecciarosa”, la campagna di Ferrovie dello Stato per la prevenzione del tumore al seno e per la divulgazione dell’importanza di controlli frequenti per tutte le fasce d’età. Abbiamo coinvolto le nostre giocatrici per spot promozionali, fatto attivazioni ad hoc durante le partite di campionato e promosso sui nostri canali il progetto. Sempre in questa stagione, con il nostro partner Subito, doneremo l’intero ricavato dalla vendita di maglie e palloni firmati alla Fondazione Laureus Sport for Good Italia ETS, la non profit che in Italia si occupa di promuovere un cambiamento sociale positivo attraverso lo sport, generando aggregazione e coesione sociale tramite attività sportive gratuite ad alto impatto educativo per ragazzi e ragazze provenienti da contesti socioeconomici vulnerabili.