Al termine della brutta sconfitta nel derby con l’Asystel Novara è toccato ad Elena Busso e al tecnico Fenoglio presentarsi davanti ai microfoni della stampa.
“E’ difficile commentare partita cosi – afferma la centrale cuneese – niente è andato bene, non siamo riuscite a dare continuità ai nostri momenti positivi, che comunque sono stati pochi. Una partita tutta in salita con tantissimi errori”.
“Rispetto al solito abbiamo murato peggio ma in ogni fondamentale non abbiamo reso secondo le nostre potenzialità. Non solo a muro siamo andate male, anche tutti gli altri fondamentali non hanno brillato. Abbiamo fatto fatica un po’ in tutto, a rimanere attaccate a Novara e a portare a casa punti. Non so cosa dire, partita da dimenticare. Ora dobbiamo ripartire da zero perché arrivano le partite che per noi sono di vitale importanza per la classifica. Bisogna archiviare la gara di ieri e riprendere subito sin da venerdì a Busto Arsizio”.
Molto contrariato Marco Fenoglio.
“Qua ci sono due problemi grossi. Innanzitutto in settimana non riusciamo ad allenarci come vorrei perché la rosa è troppo ristretta e nel campo B non posso schierare una formazione all’altezza per mancanza di giocatrici. Ho sempre sostenuto che una squadra la domenica rispecchia il lavoro svolto in settimana e noi in questo momento non stiamo svolgendo degli allenamenti all’altezza. Come se non bastasse si è infortunata la nostra attaccante più in forma ed è un’assenza che pesa veramente tanto”.
A proposito della Willoughby, quali sono i tempi di recupero?
“La Willoughby ha avuto un problema molto serio alla spalla e i tempi di recupero sono lunghi: dieci giorni di immobilità completi, che ha già fatto, altri dieci di avvicinamento con una terapia di rinforzo della spalla e poi i tempi per ritrovare la forma dopo venti giorni di stop”.
Un’analisi tecnica della gara?
“Ventidue errori nostri, l’attacco che ha finito sotto il 40%. Con numeri cosi è difficile ottenere dei risultati. Il problema è che tra infortuni e una rosa ristretta ho pochi cambi a disposizione e la formazione è pressochè obbligata. Sia contro Pesaro che con Bergamo abbiamo buttato via punti incredibili perché ci manca la convinzione. Le grandi squadre cominciano a giocare sul 20-20, noi ci disuniamo”.
Come vedi il futuro della squadra?
“Il prossimo impegno è difficile come quello di ieri, come Pesaro e Bergamo. Busto è una squadra molto ordinata che gioca in casa davanti a 4000 persone. Non possiamo pensare andare da loro e di giocare con questo ritmo, senza imporre il nostro gioco e facendo una gara mediocre. Se si gioca con questo spirito e con questo modo di stare in campo si fatica a vincere un set”.