Foppapedretti Bergamo: asta solidale, 1.500 euro per il quadro di Leo Lo Bianco
Autore: Lega Volley Femminile
16 Dicembre 2015

Sorrisi e solidarietà. Una grande famiglia riunita sotto il segno dei colori rossoblù. E sotto il segno della beneficenza.

Il calore del Natale ha avvolto ieri sera la tradizionale festa che il Volley Bergamo e il Presidente Luciano Bonetti organizzano ogni anno con una dedica speciale all’associazione protagonista della campagna solidale stagionale.

Nella cornice del Wintergarden Hotel di Grassobbio, il pianeta Foppapedretti si è stretto in un caldo abbraccio per salutare i tanti amici che da sempre danno forza al club. Felici di poter condividere un momento speciale e di viverlo insieme. E di dare spazio, ancora una volta, alla solidarietà.

Quest’anno è stata ABIO Bergamo onlus ad assistere all’allegra asta benefica: 13 quadri ispirati al calendario “002016 licenza di essere #ancoragrandi” banditi da una scatenata Miriam Sylla nelle insolite vesti di banditrice d’asta insieme al Responsabile delle Relazioni Esterne del Volley Bergamo, Andrea Veneziani. Alla fine, la cifra raccolta ha superato gli 8.000 euro e la regina della serata è stata Leo Lo Bianco: con 1.500 euro, il quadro che la vede replicare la parte di Carole Bouquet nel film “For your eyes only”, è stato quello che ha scatenato l’asta nel finale, vinta dalla Vice Presidente del Volley Bergamo, Enrica Foppa Pedretti, che si è aggiudicata uno dei quadri più preziosi. Un primato che fino all’ultimo aveva detenuto l’immagine dei “Bond Enemies”, con Stefano Lavarini, Simone Angelini, Gianni Bonacina, Daniele Turino, Giuseppe Ferrenti e Andrea Veneziani. Per loro il secondo gradino del podio con 1.000 euro.

Nella photogallery tutte le immagini della serata.

CHI E’ ABIO BERGAMO ONLUS. Si occupa dei bambini e dei ragazzi ricoverati in ospedale, accogliendoli con l’obiettivo di rendere meno traumatica l’esperienza del ricovero attraverso il gioco, l’ascolto, la presenza discreta e il sostegno alle famiglie.
I volontari di ABIO si rivolgono al bambino e all’adolescente ricoverato ed ai suoi genitori per promuovere il benessere nei reparti pediatrici, cercando di ridurre il rischio di trauma legato all’improvviso contatto dei bambini con le strutture sanitarie.
Il momento del ricovero, per un bambino o un adolescente, è sempre un momento delicato: l’ambiente sconosciuto, la perdita di tutti i riferimenti quotidiani come gli amici, la scuola, i propri giochi e la propria stanza, la preoccupazione per la propria salute, influiscono sul suo equilibrio.
Attraverso l’accoglienza, l’ascolto e il gioco, i volontari perseguono il più bello dei risultati: far sorridere un bambino. ABIO Bergamo promuove così l’umanizzazione dell’ospedale e regala ai piccoli pazienti momenti di serenità in un ambito per loro difficile.

Come nasce ABIO BERGAMO? Quando si creò un buon numero di volontari, guidati dall’insegnante Margherita Patelli. Era il 13 dicembre 1996, il giorno di Santa Lucia, che ai bambini bergamaschi porta ogni anno regali e sorprese.
Il resto è storia di oggi: nel 2006 è nata Fondazione ABIO Italia che coordina 67 sezioni ABIO locali e autonome, sparse su tutto il territorio nazionale, presenti in oltre 200 reparti in cui prestano il loro servizio più di 5000 volontari.

ABIO Bergamo, partita da quel nucleo di volontarie iniziale, ora conta un centinaio di volontari attivi ed è una presenza leale e laboriosa nel grande Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

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