Foppapedretti Bergamo: la Foppapedretti nelle opere del Caravaggio
Autore: Lega Volley Femminile
27 Febbraio 2015

Che cosa hanno in comune la Foppapedretti Bergamo e Michelangelo Merisi detto il Caravaggio?

Ve lo spieghiamo…
Pare che il pittore milanese di origine bergamasca noto per le sue composizioni allegoriche e religiose e vissuto tra la fine del millecinquecento e i primi del milleseicento, abbia fatto un salto nei giorni nostri per dare nuova vita e nuova linfa ad alcune delle sue opere più famose. Non ci credete? Date un’occhiata al calendario 2015 realizzato da Disc Soluzioni Informatiche, partner del Volley Bergamo, e vi accorgerete di quale fonte d’ispirazione siano state per lui le dodici luminose stelle della Foppapedretti!

Proprio così: una ventata di fantasia ha spinto Disc a creare alcune immagini frutto dell’alchimia che unisce sport, arte e informatica e a comporre un calendario davvero unico.

Davanti all’obiettivo del fotografo Paolo Micheletti è così rinata dal “Cena di Emmaus” grazie a una splendida protagonista: Jelena Blagojevic. La versione del 1606 non poteva certo contare sulla presenza carismatica di uno dei capitani rossoblù… Lo stesso vale per “I bari”, che dal 1594 a oggi hanno visto aggiungersi Eva Mori tra i protagonisti. Sara Loda veste invece i panni di Giuditta nell’opera “Giuditta e Oloferne” (1599) e si diverte in un’ironica sbarbata… Mentre Alesha Deesing dirige “I musici” (1595).

La “Vocazione di San Matteo” (1599) nella versione del 2015 unisce invece sacro e… profano… Con una Milena Radecka che bacchetta la sua platea intenta a “sfogliarla” su riviste del recente passato…

“L’incredulità di San Tommaso” (1601) è ispirata da Federica Tasca, mentre la “Negazione di San Pietro” (1610) diventa d’attualità grazie alla presenza della campionessa del mondo Paola Paggi.

Il “Narciso” (1598) dei giorni nostri si rispecchia in capitan Enrica Merlo e la “Buona ventura” (1597) spunta sul sorriso di Miriam Sylla.

Per “Marta e Maria Maddalena” nel 1598 il Caravaggio non ha certo potuto godere della presenza di Paola Paggi, ecco perché è tornato ai giorni nostri per darci la sua nuova versione e non da meno è stato rivedendo “Salomé con la testa del Battista” (1610) dando a Benedetta Mambelli il crudele compito…

Il 2015 del Caravaggio termina con Celeste Plak protagonista del “Riposo durante la fuga in Egitto” (1596). Ma la galleria d’arte del calendario Disc si chiude con un autentico capolavoro: lo “Scudo con testa di Medusa” (1597), che vede la medusa Sylla attorniata da tutte le sue compagne. Un’immagine davvero spettacolare!

Ai più attenti osservatori non sarà sfuggita l’assenza di Laura Melandri. Dov’era, direte voi? Nessun mistero… Aveva l’influenza… La centrale romagnola non ha così potuto rispondere alla convocazione del pittore di origine orobica. Che a sua volta non ha potuto attendere per far rivivere i suoi capolavori…

Ma ora basta parole… Ammirateli nella photogallery di volleybergamo.it

Visualizza sponsor