Esordio tra le mura amiche per la Nuvolí AltaFratte Padova che a Trebaseleghe ospita la formazione siciliana della Città di Messina e chi si aspettava da parte delle venete un inizio bloccato dalla tensione viene subito smentito dalla partenza di Masiero e compagne che con tre accelerazioni all’inizio, a metà e verso la fine del parziale fanno loro la prima frazione 25-17. Coach Bonafede prova a cambiare le carte in tavola con la panchina ma l’inerzia non cambia con una Nuvolí AltaFratte Padova perfetta nelle difese e rigiocate.
La seconda frazione non parte con una Nuvolí AltaFratte Padova in grado di imporsi sin dalle prime battute ma anzi la formazione padovana sembra soffrire maggiormente nel primo tocco e Città di Messina segna il primo vantaggio sino al 7-10. Da quel momento però la squadra di casa è in grado di operare quell’accelerazione necessaria per scavalcare la squadra ospite e riportarsi avanti dal 12-11 sino ad un finale in crescendo che spinge la Nuvolí AltaFratte Padova sul 2-0 col parziale di 25-21, ottima la prova a muro di Trampus (5).
Terzo set con Nuvolí AltaFratte Padova che cala, forse comprensibilmente, la carica agonistica, Città di Messina è squadra ovviamente attrezzata e ne approfitta senza indugi sino a volare sul 3-9 quando coach Rondinelli inserisce prima Nardelli per Trampus e poi opera il cambio della diagonale inserendo Magnabosco e Wabersich. Come però accaduto nella prima frazione al suo collega Bonafede, la pesca dalla panchina non cambia l’inerzia del set e Città di Messina accorcia le distanze col finale di 14-25 e l’ottima prova in attacco di Rossetto così come di Martinelli e Payne.
Equilibrio sin dall’inizio nella quarta frazione, lo rompe Cicolini con l’attacco del 7-4 che manda le messinesi al timeout. A questo punto però alle venete manca la freddezza necessaria per assestare l’ultimo colpo alle ospiti anzi, gli errori dai 9 metri si fanno troppo frequenti e spezzano il ritmo padovano, Città di Messina si riporta a galla a quota 11 sfruttando una Payne ormai “calda” per poi allungare sul 16-19 con il conseguente timeout di Rondinelli. I 30 secondi riportano in campo una Nuvolí AltaFratte Padova caparbia in difesa ed in poche azioni la parità è ristabilita a quota 19. Sale in cattedra Kelsie Payne brava a sfruttare una coriacea difesa siciliana, il 19-22 è l’anticamera del tie-break che Città di Messina raggiunge sul 20-25.
Nel tie-break Messina prova a scappare ma Nuvolí AltaFratte Padova difende tutto con Masiero e la seconda linea di casa, il secondo allungo siciliano però manda le ospiti al cambio campo sul 5-8. Padova non molla e parità 11-11 in un palazzetto ormai caldissimo.Gli ultimi palloni scottano e solitamente ha la meglio chi mantiene maggiormente il sangue freddo, lo fa 13-15 Città di Messina che sfrutta un errore al servizio della squadra di casa.
Vincenzo Rondinelli:
“Dopo un paio di set ad alto livello abbiamo avuto un calo fisiologico che ritengo di solamente di natura mentale, non fisica o tecnica. Un 2-3 che mi sta stretto, abbiamo pagato delle ingenuità nel contrattacco che non ci hanno permesso di chiudere la gara. Un esordio che definirei positivo, nel senso che abbiamo mantenuto la combattività della scorsa stagione, c’erano tanta pressione ed entusiasmo che siamo stati bravi a sfruttare ad inizio match”
Fabio Bonafede:
“Abbiamo avuto un pre campionato molto travagliato con pochissime occasioni di misurarci con sparring partner di livello per cui immaginavo che ad inizio stagione avremmo sofferto. Non mi aspettavo però di soffrire così tanto come stasera, AltaFratte ha disputato un’ottima gara e se giocherà sempre così potrà fare un bel campionato. Oggi credo che la differenza l’abbia fatta non tanto un calo fisico di Padova quanto la nostra maggiore esperienza che alla fine è uscita”
Aurora Rossetto (padovana in maglia messinese):
“Pensavo di tornare al nord e trovare fresco ed invece si soffre qui come al sud! A Messina stiamo lavorando duro con molto impegno da parte nostra ma con un gruppo con tante novità, quindi il nostro vero valore lo scopriremo cammin facendo. Stasera eravamo troppo tese forse per l’esordio o forse perché abbiamo avuto sinora pochi match da testarci, dal terzo set siamo state più fluide, cercato di sbagliare meno pur spingendo in attacco ed in difesa, l’Altafratte si è dimostrata una squadra molto affiatata che ha sfruttato l’esordio per trarne una spinta in più”