Gelati Gelma Seap Aragona: Paolo Giribaldi torna al timone
Autore: Lega Volley Femminile
17 Dicembre 2004

Paolo Giribaldi ritorna al timone della Gelati Gelma Seap Aragona, dopo la sospensione decisa domenica scorsa dalla società al temine della sconfitta casalinga contro l'Original Marines Arzano. La decisione di affidare nuovamente la Gelati Gelma Seap Aragona al tecnico Paolo Giribaldi scaturisce all'indomani di un incontro chiarificatore, avvenuto in sede, tra i dirigenti e le atlete. Le giocatrici, dopo aver analizzato il momento negativo della squadra, hanno chiesto alla dirigenza di confermare sulla panchina Paolo Giribaldi ed inoltre di sottrarre dal loro ingaggio contrattuale il 30% se non dovessero centrare i play off a fine stagione. Una sorta di scommessa con se stesse, una dimostrazione di serietà e di correttezza nei confronti della società. Uno stimolo in più per uscire definitivamente dalla crisi di risultati che nell'ultimo periodo ha caratterizzato il campionato dell'Aragona. La società, con in testa il presidente Alfonso Morreale ed il Direttore Generale, Nino Di Giacomo, alla luce della presa di posizione delle atlete, non ha esitato un solo istante a richiamare Paolo Giribaldi, che ha immediatamente accettato di ritornare a dirigere la squadra. “In tantissimi anni di dirigente di pallavolo, sia in campo maschile che in quello femminile, non mi era mai successo di assistere ad un comportamento così splendido ed esemplare di un gruppo di giocatrici – ha dichiarato il D.G. Nino Di Giacomo. Le atlete hanno dimostrato di essere un gruppo compatto, grande attaccamento al loro allenatore e tanta  voglia di aumentare la loro responsabilità nei confronti della società. Sono soddisfatto per il felice epilogo della vicenda. La temporanea sospensione di Paolo Giribaldi è stata per me crudele, ma per certi versi doverosa, essenziale, per dare uno scossone alla squadra. La scossa c'è stata perché le ragazze hanno reagito da vere professioniste, prendendo per mano la situazione e arrivando a delle conclusioni logiche e corrette – ha concluso Di Giacomo”.

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