Savino Del Bene Scandicci
22/11/2024
Sulla strada per Roma
Conclusa una settimana da sogno con tre successi in altrettanti match tra campionato e Champions League, la Savino Del Bene Volley, finalmente priv...
LeggiLa stagione della Delta Informatica Trentino ha avuto la sua conclusione ufficiale nella serata di ieri nella cornice del Lago di Caldonazzo. Società, staff e atlete si sono riuniti per festeggiare la fine dell’annata sportiva che ha visto le gialloblù chiudere il campionato al sesto posto prima di intraprendere la straordinaria cavalcata nei playoff promozione, terminata solamente in finale al cospetto del Saugella Monza dopo le affermazioni su Filottrano e Soverato. La serata di ieri, oltre a chiudere ufficialmente la stagione, ha registrato un altro addio: il capitano della Delta Informatica Giada Marchioron, infatti, ha annunciato il suo ritiro dal mondo della pallavolo. Dopo cinque stagioni termina così la bellissima avventura a Trento dell’opposto veneto classe 1987. Stagioni in cui Marchioron è stata il simbolo della società, l’unica atleta presente in entrambe le promozioni dalla serie B1 alla A2, la grande artefice del successo nella final four della Coppa Italia di B1 e la trascinatrice della squadra nei primi due anni nella seconda serie nazionale. Un vero e proprio simbolo della Delta Informatica Trentino, frenata nelle ultime due stagioni dagli infortuni al ginocchio che le hanno impedito di dare il suo contributo nei playoff.
«Con rammarico annuncio che ho deciso di smettere con la pallavolo – spiega Giada – ho bisogno di un po’ di tempo da dedicare a me stessa, per tornare a casa, in Veneto, e sistemarmi lì. Poi naturalmente non si può mai escludere nulla, se dovesse tornarmi la voglia di giocare potrei magari riprendere ad allenarmi da qualche parte nelle categorie inferiori. Sono ancora emozionata perché è una decisione importante, il pensiero c’era già da diverso tempo ma solo nelle ultime settimane ho preso davvero coscienza di voler smettere: è stato un anno molto impegnativo dal punto di vista fisico ma soprattutto mentale, che non mi ha mai permesso di staccare e mi ha stancato molto sotto diversi aspetti. Io sono una persona che o fa le cose in maniera seria o preferisce non farle, e non sarebbe stato corretto garantire alla Delta Informatica un impegno al 100% che adesso non mi sento in grado di mantenere».
Il capitano gialloblù chiude con una serie di ringraziamenti: «Innanzitutto voglio ringraziare Roberto Postal e Franco Tonetti, due persone straordinarie che sono sempre state al mio fianco anche nei momenti difficili e che hanno sempre avuto fiducia in me. Poi ringrazio la “vecchia guardia” che mi aveva accolto 6 anni fa alla Trentino Rosa, i nuovi arrivati in società, lo staff, le compagne di squadra, gli addetti al taraflex e tutti coloro che lavorano “nell’ombra” ma danno sempre un enorme contributo. In queste cinque stagioni ho vissuto tanti momenti bellissimi, perché gli obiettivi prefissati sono sempre stati raggiunti: il ricordo più bello è stata la promozione di due stagioni fa dalla B1, con la vittoria decisiva a Settimo Torinese contro la Lilliput ai playoff, culmine di un’annata che ci aveva regalato anche la Coppa Italia, trofeo che non avevo mai conquistato nonostante tante finali».
La Delta Informatica Trentino, insomma, ha perso il suo capitano di mille battaglie ma ha guadagnato una grande tifosa. «Assolutamente – conferma Giada – ho già detto alla società che l’anno prossimo, quando possibile, sarò in prima linea con i tifosi a sostenere la squadra, che rimarrà per sempre nel mio cuore e alla quale auguro il meglio per il futuro».
«Ringrazio Giada a nome dell’intera società – conclude Franco Tonetti, direttore sportivo della Delta Informatica – Il suo nome fa e farà sempre parte della storia di Trentino Rosa, per il contributo che ha saputo offrire in campo ma soprattutto per lo splendido rapporto umano che ha saputo costruire con la nostra realtà in questi anni. Se siamo arrivati a raggiungere determinati traguardi, impensabili fino a qualche stagione fa, dobbiamo dire grazie anche a lei, perché è stata parte integrante e determinante nella crescita e nella maturazione della società».