Reduce dal successo nella World Cup, Simona Gioli commenta a caldo la vittoria ottenuta in Giappone. Premiata come MVP e come miglior muro del torneo, la centrale azzurra si gode il grande momento di gloria: ‘E’ stata una competizione veramente favolosa, perche’ abbiamo scritto la storia della pallavolo, visto che manteniamo l’imbattibilita’ dall’Europeo. E’ stato veramente un momento da ricordare, sotto tutti i punti di vista, perche’ vincere la Coppa del Mondo e’ ovviamente un tassello importantissimo nella carriera di uno sportivo. Successo favoloso soprattutto per la squadra, comprendendo lo staff e tutti i suoi componenti. Si e’ visto veramente il significato di essere una squadra con questa vittoria’.
Che contributo ha dato il coach Massimo Barbolini per la conquista di questi prestigiosi successi? ‘Ha fatto la sua parte come del resto noi atlete, e’ un grande tecnico e l’aveva gia’ fatto vedere nel campionato italiano, ma ha mostrato grande capacita’ anche in campo internazionale dopo queste due competizioni vinte. Non avevamo dubbi che fosse un grande coach e che avrebbe portato miglioramenti. E’ stato un puzzle di diversi fattori, che uniti insieme ha portato alle vittorie, e sicuramente merito va anche al nostro allenatore’.
Negli ultimi tempi ti sei guadagnata anche il soprannome di ‘Strega’ per la tua capacita’ di indovinare i risultati: ‘Anche questa e’ stata una coincidenza, anche se a un certo punto mi stavo preoccupando, ma lo dico col sorriso. Prima degli europei mi sentivo che avremmo vinto perche’ avvertivo la forza della squadra e anche prima della World Cup avevo queste sensazioni. Pensavo che avremmo vinto, anche perche’ non volevo stare tanto lontano da casa, visto che l’Europeo non garantisce la qualificazione olimpica. Avevo questa convinzione, che mi faceva azzeccare anche i risultati. Non ne ho sbagliato uno, fortunatamente, ma non bisognava essere streghe, perche’ abbiamo giocato cosi’ bene che i risultati erano abbastanza scontati’.
Hai sensazioni positive anche nei riguardi dei Giochi Olimpici o ancora non ci stai pensando? ‘Per ora il traguardo olimpico e’ ancora lontano. Dopo queste due vittorie, perche’ anche l’Europeo ci ha dato il via per affrontare bene la World Cup, abbiamo visto che le basi ci sono, la squadra c’e’ e l’abbiam fatto vedere. Certo che da qua ai Giochi Olimpici cambiera’ tanto, anche le altre squadre giocheranno in maniera diversa e troveremo avversarie piu’ in forma di quanto non lo siano ora. Sappiamo di essere una squadra forte e possiamo puntare al podio. Ora pero’ torniamo al club, abbiamo questo a cui pensare e dobbiamo sfruttare questo momento da goderci, poi penseremo a Pechino’.
Domenica riparte il campionato. E’ difficile tenere alti i ritmi, soprattutto considerando i tanti impegni che hai, anche familiari? ‘A parte l’inizio, quando ho dovuto riprendere il ritmo con la squadra dopo il parto, sono costantemente aiutata dal mio compagno e da una zia del mio compagno che mi fa praticamente da tata. Faccio come tutte le donne, che dopo una gravidanza riprendono a lavorare. Noi abbiamo piu’ stress fisico, forse, ma questo ti rende ancora piu’ forte. I carichi di lavoro sono pesanti, ma si sentono di meno, e anche la stanchezza fisica pesa di meno. Oltre alla passione di giocare a pallavolo questo e’ un lavoro vero e proprio’.
Non temi che ci saranno dei cali mentali dopo tutte queste partite? ‘Penso che ci saranno dei cali piu’ fisici che mentali, perche’ se fai qualcosa che ti piace per quello trovi sempre degli stimoli. A livello fisico si fara’ sentire per forza, perche’ non duriamo un anno intero. Lavoreremo in modo che questo calo duri il meno possibile, ma sicuramente ci sara’, lo sanno sia i tecnici che i preparatori. Ci sono anche gli anni in cui non si giocano cosi’ tante partite’.
Si e’ trattato per te di un 2007 da incorniciare. Quale e’ stato il momento piu’ bello? ‘Dopo l’Europeo pensavo che quello fosse la ciliegiona sulla torta, ma poi e’ arrivata la World Cup. Vorrei che i Giochi Olimpici fossero tra un mese perche’ se fossero adesso vinceremmo anche quelle. Tutte le vittorie sono state grandi, sia in nazionale che in campionato, e ognuna ti da’ quell’energia e quella gioia immensa. Devo ancora metabolizzare la Coppa del Mondo, perche’ anche i premi personali ti danno una grande gioia. E’ un anno da incorniciare, favoloso: dalla vittoria della Coppa Italia, siamo andati a vincere la World Cup. Sara’ difficile ripetere un anno cosi’; se si ripetesse non avrei davvero parole. Penso che anche il 2008 possa portare dei grandi successi, magari diversi…’.