Lega Volley Femminile
28/11/2024
Fabris a Sport Economy: “È stato un percorso lungo, ma...
Il presidente della Lega Volley Femminile racconta il passato e il futuro del movimento in un’intervista esclusiva a Sport Economy President...
LeggiLa sede prestigiosa della FIFA, a Zurigo, per la seconda riunione dell’Associazione dei Club Europei, costituita su iniziativa della Lega Pallavolo Serie A Femminile lo scorso 14 maggio a Milano. Giovedì 12 luglio, i più importanti soggetti della pallavolo femminile continentale di vertice – tra cui la Lega Pallavolo Serie A Femminile – si incontreranno in Svizzera per concretizzare le proposte già maturate nel corso del primo meeting e delineate nella ‘Carta di Milano’.
Tra i punti all’ordine del giorno, la definizione dello Statuto dell’Associazione, nonché la nomina del Consiglio di Amministrazione. “L’Associazione dei Club Europei è un tassello fondamentale per la tutela e la promozione dei Club femminili della pallavolo di vertice, soprattutto nel confronto con le istituzioni nazionali e sovranazionali, come CEV e FIVB – afferma Mauro Fabris, presidente di Lega -. Siamo molto soddisfatti di aver voluto in prima persona giungere alla sua costituzione. In meno di due mesi, abbiamo raggiunto già obiettivi importanti, come ad esempio il rinnovamento della formula della Champions League, che premia non solo i risultati sportivi dei Club ma anche i loro investimenti economici, la loro organizzazione e il livello dei Campionati a cui partecipano, ottenendo inoltre di parificare le due competizioni, maschile e femminile“.
Tra gli attori che interverranno a Zurigo, il Volero – padrone di casa -, i club turchi di vertice, quali VakifBank, Eczacibasi, Fenerbahce e Galatasaray, la Dinamo Mosca, rappresentanti del Campionato polacco: “Sono convinto che l’Associazione debba mantenere un’identità al femminile, i risultati tangibili dimostrano che abbiamo intrapreso la strada giusta – continua Fabris -. Il movimento ‘rosa’ è solido e numericamente straordinario, non solo in Italia, e ha necessità che non per forza collimano con quelle del movimento maschile. Andremo in Svizzera per ribadire anche questo concetto, senza erigere muri ma rimarcando le nostre peculiarità“.