La schiacciatrice di origine veneta, dopo una prima parte di campionato disputato con Trentino Volley insieme alla nuova compagna Rossella Olivotto, ha chiuso la stagione alla Union Volley Pinerolo, centrando i Play-Off Scudetto: “Sono ambiziosa e ho scelto Messina per questo”. Salgono a otto le atlete in organico
MESSINA – Altro innesto di qualità per Akademia Sant’Anna. Dopo aver chiuso il reparto centrale e la diagonale palleggiatore-opposto, il club messinese rinforza posto 4 con Chiara Mason, ultima stagione in A1 suddivisa tra Trentino Volley e Union Volley Pinerolo. Per lei, 28 presenze, 79 set giocati con 149 punti realizzati (129 in attacco con una percentuale del 31,2, 14 muri e 6 ace).
Si tratta della sesta novità di mercato – ottava giocatrice in organico – che va a integrare il ruolo delle schiacciatrici, unitamente alla conferma dell’altra patavina, Aurora Rossetto.
Originaria di Camposampiero (PD), classe 2000, 184 cm, Chiara si è formata nei settori giovanili di Bassano e San Donà. Qui ha vissuto le prime esperienze nei campionati di B1 e B2 e la convocazione nelle Nazionali giovanili indoor e di beach volley. In quest’ultima disciplina, nel 2015, prende parte al Trofeo delle Regioni che, due anni più tardi, vincerà in coppia con Vittoria Vianello.
Sempre nel beach, viene convocata in Nazionale Azzurra. Con Claudia Scampoli si prenderà un quarto posto agli Europei under 18 in Russia, ma soprattutto l’Oro alle qualificazioni per le Olimpiadi Giovanili di Antalya in Turchia.
Pur continuando a coltivare la passione per la sabbia, decide di dedicare le proprie attenzioni alla pallavolo indoor. Ad appena diciotto anni arriva l’esordio in serie A2 con la maglia del Trentino Rosa Volley con 27 presenze – 49 set giocati – e 39 punti (30 in attacco con una percentuale del 30,6, 0 muri, 9 ace), ma anche la soddisfazione di qualificarsi per le Semifinali Play-Off e i quarti di Coppa Italia di categoria. Nelle due stagioni successive si trasferisce in Calabria alla Volley Soverato. Le statistiche di Chiara crescono notevolmente; in 22 partite e 90 set giocati, “Maso” realizza ben 305 punti (277 in attacco con il 33 %, 21 muri e 7 ace). E’ l’anno del Covid e al momento dell’interruzione del campionato, la squadra è seconda in Regular Season, terza in Pool Promozione. Alla ripresa nella stagione successiva, la giovane schiacciatrice patavina viene confermata. Saranno 29 le sue presenze – 105 set giocati – e cresce il suo bottino di punti: 364 (327 in attacco con una percentuale del 33,6, 30 muri e 7 ace. Ancora ottimo piazzamento di squadra con i Quarti di Finale raggiunti sia in Campionato che in Coppa. Nel 2021/2022 torna a Trento ma stavolta in A1. La squadra allenata da coach Bertini è reduce dall’ottima annata in cui ha conquistato gli Ottavi nei Play-Off Scudetto e i Quarti in Coppa Italia, ma alla fine dovrà rassegnarsi alla retrocessione in A2. Per Chiara, oltre all’esordio in massima serie, 26 gettoni di presenza – 85 set giocati – e 87 punti (70 in attacco con una percentuale del 35,2, 6 muri e 11 ace). Confermata l’anno dopo in A2 con coach Saja, per Chiara è la stagione della consacrazione. Con la oramai ex di Messina, Jessica Joly, vince i Play-Off promozione e totalizza numeri da capogiro: 34 presenze – 118 set giocati – 399 punti (351 in attacco con una percentuale del 35,5, 24 muri e 24 ace). In A1, la società trentina chiama Sinibaldi in panchina che la vuole per la nuova esperienza del club in A1, ma “Maso”, a metà stagione, accetta la chiamata del club piemontese e cambia colori di maglia.
“Maso” è una ragazza solare ma anche caratterialmente reattiva quanto basta: “Quando ero più piccola ero permalosa. Con il crescere ho smussato alcuni aspetti spigolosi ma se dovesse ancora venir fuori questo lato, ci penseranno gli altri a farmelo notare; credo davvero di essere migliorata. Invece, per togliermi il sorriso ci vuole parecchio impegno. Mi reputo una ragazza propositiva”.
L’approccio al mondo della pallavolo grazie alla passione di sua sorella; poi, lei ha smesso e invece Chiara è diventata una professionista: “In realtà, di sorelle ne ho due; una più grande, Sara, e una più piccola di me, Gloria. Ho cercato di seguire le orme della maggiore che da piccola cercavo sempre di copiare. Lei giocava e ho iniziato anche io; lei ha preferito prendere altre strade, continuando con lo studio per intraprendere la carriera come infermiera, io ho deciso di andare avanti e oggi a Sara dico grazie perché, per suo tramite, ho conosciuto la pallavolo. Gloria, invece, gioca ancora in una squadra vicino casa. Chissà il futuro cosa potrà riservarle”.
Il percorso pallavolistico giovanile di Chiara si sviluppa principalmente tra Bassano e San Donà: “Due grandi società che mi hanno fatto crescere sotto tanti aspetti. Si è trattata, in realtà, di una progressione a tutto tondo; quando si è piccoli queste esperienze ti servono sia come essere umano che come atleta. Mi porto dietro le persone che ho incontrato ma anche i legami che ho stretto con le varie compagne di squadra e la gente del posto. Conservo tutt’ora delle amicizie, nonostante la distanza e il tempo che passa”.
Le esperienze fatte nei settori giovanili sono le più belle, quelle che si ricordano maggiormente: “Direi esperienze tutte belle. Le ho sempre vissute bene e le porto nel cuore. Da più piccoli si è più spensierati e si pensa di meno. Condividevo la mia giornata con le compagne di squadra, nonché di classe e coinquiline. Si crea un rapporto che va oltre la palestra. Esperienze belle ma non dico le più belle perché credo di poterne viverne di altrettante anche alla mia età. Spero di poter trascorrere un’ottima annata a Messina e di ricordarla come bellissima”.
C’è sempre un prima e un dopo in ogni singola scelta fatta nella vita; alcune posso lasciare un retrogusto amaro o di gioia costante: “Tutte le scelte del passato hanno portato sempre qualcosa di bello e non mi pento di averle fatte. Proprio grazie alle decisioni prese sono cresciuta sotto tanti aspetti. In campo, invece, è capitato di ripensare, dopo la partita, ad alcune azioni in cui avrei potuto fare diversamente. Così pensi che la prossima partita metterai in pratica accorgimenti adeguati; altro momento di crescita. Poi, tutte le esperienze ti fanno un pò anche sorridere, dandoti la possibilità di scherzarci sempre su con le amiche e compagne, magari durante una cena. Ad esempio, vai a pensare a quei palloni recuperati in scivolata e in modo bizzarro”.
Due stagioni a Soverato, due e mezzo a Trento, metà a Pinerolo; realtà diverse tra loro ma magari anche con aspetti comuni: “Forza del gruppo, voglia di mettersi in gioco e di lavorare in palestra. Sono sicura che troverò tutto questo anche l’anno prossimo a Messina; conosco già qualche compagna di squadra. In definitiva, direi che la voglia di fare è un pò ciò che unisce le esperienze che ho vissuto in questi anni”.
La pallavolo ha inevitabilmente toccato la vita di Chiara che è cambiata, diventando quella che oggi accoglierà la piazza di Messina: “Sono stati tutti anni in cui ho lavorato tanto e mi sento di dire che, come dicevo, sono cresciuta e, di pari passo, lo ha fatto anche la mia ambizione. Ho voglia di fare e farlo bene; mi porto sempre con me questa ambizione e voglia di crescere ancora”.
A Trento “Maso” ha vinto la A2 in Finale Play-Off con una stagione strepitosa. A Messina si punta ad obiettivi simili e probabilmente l’ha scelta anche per questo: “Oltre alla pallavolo, cibo e mare le mie passioni. Messina le comprende tutte; se ci mettiamo le belle persone, il cerchio si chiude. Mi attendo gente calorosa che ci sosterrà sia dentro che fuori dal campo. Direi un palazzetto infuocato e credo che il calore del pubblico possa diventare il nostro giocatore in più in campo. Ho giocato in Calabria e ho legato con persone del posto che ancora sento quasi quotidianamente. Poi, l’obiettivo è innegabile. Proprio perché sono ambiziosa ho scelto Messina. Da subito mi ha fatto piacere che ambizione e obiettivi combaciassero con quelli della società. Sarà un campionato complicato e con un livello di difficoltà ancora maggiore del passato. Forza del gruppo e lavoro in palestra ripagano sempre. Credo che fare una promozione al Sud sia un’esperienza tutta da vivere. L’ho vissuta al Nord con Trento – la porterò nel cuore -, vorrei farla al Sud”.
“Puntiamo sulla forza del gruppo – conclude Chiara Mason. Conosco Rossella Olivotto ma anche qualche altra compagna e credo che la sintonia ci sarà già dall’inizio. Dipenderà da noi ragazze creare un legame forte al di là della palestra. Per la prima volta giocherò con Aurora Rossetto, anche lei di Padova, e questo mi fa molto piacere. Ci aspetterà una stagione di fuoco; non vedo davvero l’ora di iniziare”.