Il miglior opposto della B1 rinnova la sua storia in biancorosso
Per la classe 1992 questo è il quinto anno tra le fila della formazione castellana ed ha potuto assistere alla scalata dalla B2 fino alla serie A2, dove aveva già disputato qualche partita con la Minetti Vicenza.
Sei di certo la veterana del gruppo, con più anni in questa società.
Sì è vero, questa squadra e soprattutto questa società mi hanno adottata. È incredibile pensare da dove siamo partiti e vedere ora dove siamo arrivati. Ricordo che già il primo impatto cinque anni fa fu molto positivo, la società con al comando il presidente Ziggiotto mi ha fin da subito fatto sentire una di loro ed ogni anno ha allestito organici ambiziosi, sfiorando più volte la promozione in B1. Si può tranquillamente dire che il campionato di B2 sia sempre stato un po’ stregato per il Montecchio. Ed è stato meraviglioso quando lo scorso anno alla prima partecipazione abbiamo subito centrato la promozione in A2. Una ciliegina sulla torta che questa società si meritava per la serietà con cui si impegna nella pallavolo.
La scorsa stagione è stata la migliore in carriera, nonostante il cambio di ruolo.
Coach Marcello Bertolini, mi convinse, senza non poche resistenze, a cambiarmi di ruolo spostandomi da banda ad opposto ed ecco la mia miglior stagione, sia per numeri che per continuità. Lo ringrazio ora e lo ringrazierò ancora in futuro.
Ora la serie A2, cosa ti aspetti dal prossimo campionato?
Prima di tutto credo sia motivo di grande orgoglio sia per la città di Montecchio che per noi atlete la possibilità di giocare il campionato di A2. Di certo mi metterò nuovamente a disposizione del mister e delle mie nuove compagne perché devo e voglio ancora migliorare. Inoltre sarà un importante banco di prova per me, dovrò capire se sarò in grado di impormi in una categoria che presenta molte differenze rispetto al campionato di B.
Vista la tua precedente esperienza, quali pensi saranno le principali differenze?
Sicuramente troveremo giocatrici con molti più centimetri, più tecnica e qualche straniera. Il gioco soprattutto sarà molto più veloce, quindi ci sarà molto da lavorare ma ciò non ci spaventa, come lo scorso anno faremo un passo alla volta e non ci porremo limiti. Una cosa che invece penso sarà fondamentale, potrebbe essere la forza del gruppo e quindi con le nuove compagne sarà importante entrare fin da subito in sintonia.