Saranno ben quattro le atlete azzurre impegnate alle prossime Olimpiadi di Rio. Oltre a Cristina Chirichella, ormai punto fermo della nazionale italiana, faranno il proprio esordio nella più affascinante delle rassegne anche le tre olandesi che nella prossima stagione indosseranno la casacca novarese: Laura Dijkema, Judith Pietersen e Celeste Plak. Atlete cui negli scorsi giorni hanno fatto visita in ritiro due membri dello staff tecnico azzurro: l’assistente di Marco Fenoglio, Stefano Micoli, e il tecnico della B1 del club, Matteo Ingratta.
E’ proprio Judith Pietersen, a pochi giorni dalla partenza per Rio, a raccontare le proprie emozioni in vista della sfida olimpica e, soprattutto, della nuova stagione in Italia, la seconda per lei dopo quella vissuta a Scandicci: «Sono esaltata all’idea di giocare a Novara, avremo una squadra competitiva composta da grandi atlete e io sono orgogliosa di farne parte. La Igor? Parliamo di un club abituato a stare al vertice e con obiettivi ambiziosi, cosa che mi piace molto. Guardando alla prossima stagione, poi, credo sia stata allestita una squadra fortissima e non vedo l’ora di godere da protagonista di quella bella atmosfera che ho potuto apprezzare da avversaria».
Nessun dubbio anche quando si parla di obiettivi: «Dovremo lavorare duramente, consce del nostro valore, per poter così raggiungere il massimo risultato possibile. Di sicuro, tra i motivi di gioia e orgoglio c’è anche la possibilità di giocare con due mie connazionali. Mi piace molto Laura come regista, riesce a giocare una palla veloce che mi piace molto, mentre Celeste è a sua volta un’ottima giocatrice con tanta potenza. Sarà importante anche a livello umano, visto che siamo buone amiche e sono felice di poter condividere con loro questa esperienza».
Prima della maglia azzurra, però, c’è da difendere quella “orange” della nazionale: «Siamo pronte, è un sogno che si realizza per tutte noi essere lì e giocare le Olimpiadi. Stiamo lavorando sodo per giocare al meglio e ottenere risultati di livello. Obiettivo? Una medaglia, ovviamente. Dopo le qualificazioni abbiamo cominciato tutte a prendere fiducia e consapevolezza… ora vogliamo essere protagoniste a Rio».