IHF Volley Frosinone: battute ancora da Conegliano
Autore: Lega Volley Femminile
10 Novembre 2013

Il campionato lascia il posto alla Coppa Italia, e gli ottavi di finale vedono di nuovo contrapposte l’IHF Frosinone e l’Imoco Conegliano, nel remake dell’esordio di campionato, ma a campo invertito. Identico però l’esito, con le venete vittoriose per tre set a uno ai danni delle pantere frusinati.

Davanti a un pubblico numeroso e caloroso, le squadre sono scese sul parquet rosa del Palazzetto dello Sport, e la sorpresa, in parte annunciata, è nella composizione dei sestetti in campo: Mario Martinez, infatti, schiera Simona Gioli nel ruolo di opposto, anziché centrale; alle bande si piazzano Giusy Astarita e Veronica Angeloni (l’americana Kidder è fuori per la distorsione alla caviglia rimediata nella trasferta di Bergamo), mentre centrali giocano Laura Frigo e Virginia Spataro, con Jole Ruzzini a completare l’organico.

Dall’altra parte, le fortissime pantere venete scendono in campo nella migliore formazione, e i risultati si vedono subito: l’Imoco si porta velocemente sul 4-2 approfittando di qualche incertezza delle bianconere, che ancora devono oliare i nuovi schemi e “sentire” le rotazioni. Le venete continuano a macinare gioco, issandosi sul 9-3, e dopo una fase di gioco segnata da errori, il time out tecnico vede le squadre sul punteggio di 12-7 per l’Imoco. Poi, come spesso accade, la squadra di coach Martinez inizia a prendere confidenza, e il gioco si fa spumeggiante: Ruzzini e Angeloni ricevono con grande precisione, Astarita e Gioli riescono finalmente a perforare l’attenta difesa giallo azzurra e il parziale, sebbene sempre controllato dalle ospiti, si riapre e le bianconere riescono a rosicchiare punti, arrivando al -4 (14-18). Scambi lunghi, bellissime difese e punto spettacolari segnano la fase di gioco e, nonostante una Simona Gioli finalmente in cattedra, la squadra veneta chiude il primo set 25-18, in ventisei minuti.

Nel secondo set coach Gaspari schiera le seconde linee, per quanto secondo possano considerarsi campionesse di tale calibro, e questo con l’IHF non se lo può permettere neanche una delle squadre più forti e in forma d’Europa. Le pantere bianconere iniziano a macinare gioco, trovando attacchi sontuosi e difendendo con millimetrica precisione. Si vede, inoltre, il muro – da segnalarne uno di Virginia Spataro su Jenny Barazza – e così l’IHF trova l’allungo che le permette di condurre 12-7 al time out tecnico. Si procede punto a punto, con un paio di errori di fila della Nikolova (un evento rarissimo), e Gaspari è costretto a chiamare la sospensione per parlare con le sue giocatrici, e capire come frenare una IHF eccellente in ogni fondamentale.

Fuori la Barcellini e dentro la Tirozzi, per le ospiti, ma sono le ciociare a condurre 16-9, e poi 19-11. Le venete provano a rientrare in partita, e dopo un muro subito da Capitan Gioli Martinez chiama il time-out sul 19-12 per le sue atlete. Sul 20-13 entra Gabriella Vico al posto di Laura Frigo; Jenny Barazza, dall’altra parte della rete, detta la legge della fuoriclasse, ma il divario è ancora netto, grazie a un primo tempo perfetto di Spataro: 22-15. Una schiacciata out di Nikolova consegna il primo set-point all’IHF, annullato da un bel primo tocco di Carli Lloyd. Ma è questione di un attimo: Giusy Astarita mette giù il pallone del set: 25-18. Un gran bel parziale per le ragazze di coach Martinez, mentre, com’era avvenuto nel match iniziale di campionato, le pantere gialloazzurre non hanno saputo mantenere il ritmo del primo set.

Nel terzo, Martinez conferma il sestetto iniziale, mentre tra le venete tornano in campo Barcellini e Kauffeldt. Rispetto al precedente, il parziale va via punto a punto, con scambi lunghi, salvataggi spettacolari e le difese a far miglior figura degli attacchi. Le gialloazzurre strappano un break, portandosi sul 9-5, con Martinez pronto a chiamare la sospensione. Con Tirozzi, Barazza e Nikolova la prima linea ospite fa paura, eppure è l’incontenibile Veronica Angeloni a mettere una bella schiacciata a terra; Barcellini risponde con un’altra schiacciata e una conclusione out di Gioli porta le squadre al time-out tecnico sul punteggio di 12-6 per le ospiti. Da posto 4 l’Imoco continua a trovare una certa facilità di penetrazione, mentre non bastano un paio di salvataggi spettacolari – uno, prodigioso, di Veronica Angeloni – a evitare l’allungo ospite: 14-7.

Da posto 2, invece, Capitan Gioli prosegue la sua serata da opposto martellando con continuità, lasciando però qualcosa a muro (e al servizio). In un set tutto sommato equilibrato, la differenza di punteggio la fa la capacità di contrattaccare, e in questo le ospiti si dimostrano più efficaci, incrementando il vantaggio fino al 19-9. Gioli lascia il posto a Sonja Percan, mentre Bonciani rileva Giulia Agostinetto. Ma le due mosse non sembrano alterare la sostanza di un set sul quale, alla distanza, le venete mettono le mani aumentando la percentuale di attacchi vincenti con le mancine Tirozzi e Nikolova a mettere a terra palloni pesanti: 25-12, un parziale troppo pesante per le bianconere, ma tant’è.

Il quarto parziale non registra novità a livello di sestetti. Calloni e Fiorin sempre in panca per le ospiti, e ancora un inizio in grande equilibrio. Carli Lloyd spezza la parità con un gran muro – giocatrice formidabile, l’americana – ma le bianconere rispondono con puntualità e grinta, tanta grinta. Tirozzi da posto 4 continua a trovare sempre lo spiraglio giusto, così come Veronica Angeloni, autrice di una prestazione eccellente, per il 6-6. Le mancine venete allungano sul 2, ma un errore in servizio e uno in contrattacco di Tirozzi portano le squadre sul pari 8. Due indecisioni a rete, con Jenny Barazza al servizio inducono Martinez a chiamare il time out sebbene la sospensione tecnica sia vicina (11-8 per le ospiti), e arrivi sull’ennesima schiacciata da posto 4, stavolta messa a terra da Barcellini.

Barazza continua a demolire la ricezione bianconera con flottanti imprendibili, e quando sbaglia il punteggio è di 14-9. Ancora un time out chiamato da Martinez sul punto successivo: c’è da recuperare un distacco che va assumendo proporzioni preoccupanti, e contro una squadra così forte sei punti possono essere troppi. Figurarsi se i punti diventano nove, ma è davvero difficile opporre resistenza alle venete quando attaccano da posto 4 con Tirozzi e da posto 2 con Nikolova. Ci provano comunque le bianconere, stampando un paio di muri e provando a restare aggrappate al risultato. Sul 20-12 coach Gaspari prova una squadra col doppio palleggiatore, inserendo Bechis al posto dell’americana. Un primo tempo sontuoso Lloyd-Barazza fissa il punteggio sul 21-13, e le venete iniziano a vedere la dirittura d’arrivo, e la vittoria arriva con un muro di Barazza.

Si chiude dunque con una sconfitta – largamente preventivabile, contro una squadra di livello stellare – l’andata degli ottavi di Coppa Italia. Ma le ragazze di Martinez hanno dimostrato voglia, grinta e carattere. Manca ancora qualcosa per vedere la vera IHF, ma partita dopo partita si intravedono i progressi. Le venete, dal canto loro, sono in serie positiva e sarà difficile per chiunque fermarle.

IHF VOLLEY 1 – IMOCO CONEGLIANO 3 (19-25, 25-18, 12-25, 14-25)
IHF VOLLEY: Frigo 5, Percan 1, Kidder ne, Bonciani, Vico, Astarita 10, Agostinetto 3, Spataro 2, Angeloni 7, Biccheri, Gioli 18, Ruzzini (L).
IMOCO CONEGLIANO: Lloyd 6, Klinemann ne, Fiorin 6, Daminato, Kauffeldt 8, Donà 1, De Gennaro (L), Calloni ne, Nikolova 18, Bechis, Barcellini 11, Tirozzi 6, Barazza 12

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