IHF Volley Frosinone: il punto di coach Martinez sul match contro Urbino
Autore: Lega Volley Femminile
18 Gennaio 2014

Nella mattinata di un uggioso venerdì, al Palazzetto dello Sport di Frosinone l’IHF Volley si è ritrovata per continuare la preparazione in vista della delicata trasferta di Urbino, dove le ragazze di coach Martinez affronteranno domani la Robur Tiboni. Impegno difficile: le atlete marchigiane hanno undici punti in classifica, frutto di quattro vittorie e cinque sconfitte, hanno agganciato l’ottavo posto, che se il campionato finisse oggi garantirebbe loro l’accesso ai play-off, e sono reduci dalla vittoria in trasferta a Ornavasso, grazie alla quale hanno scavalcato in graduatoria proprio le api, none a dieci punti.

Com’è ormai tradizione, alla vigilia dell’incontro abbiamo chiesto a coach Mario Martinez di farci il punto tecnico della partita e, trattandosi anche dell’ultimo turno del girone di andata della Master Group Sport Volley Cup, un primo bilancio della stagione bianconera fino a questo momento.

«Urbino è una squadra che sta giocando bene, ed è reduce da un paio di vittorie importanti. Ha un mix di ragazze giovani, che giocano per la prima volta in questa serie, e altre che invece hanno grande esperienza, oltre che qualità. Hanno cominciato con un po’ di difficoltà, come tante squadre, compresa la nostra, ma adesso vedo che hanno trovato un buon equilibrio. Logicamente, a casa loro sarà una partita difficile, soprattutto per una squadra come la nostra che fuori casa, finora, non si è espressa nella stessa maniera in cui, quasi sempre, si è espressa tra le mura amiche».

Come mai fuori casa la squadra soffre?

«Direi che a eccezione di Piacenza, Conegliano, e forse una o due altre formazioni, è un problema di tutte le squadre. Si subisce il fatto di andare fuori casa, di affrontare la trasferta, giocare in un palazzetto che non si conosce, in un ambiente diverso: tutti noi siamo più coraggiosi a casa nostra! Noi non è che abbiamo avuto problemi fuori casa, li abbiamo avuti anche in casa, perché ancora ci manca di innalzare il livello del gioco, e ci manca anche un po’ di equilibrio. A momenti giochiamo veramente bene, ma non siamo ancora capaci di tenere quel livello per tutta una partita».

Si aspettava una vittoria della Robur Tiboni a Ornavasso?

«Per come era iniziato il campionato, probabilmente no, ma dopo le ultime partite si è visto un leggero calo di Ornavasso e un paio di buone vittorie della Robur Tiboni, che hanno contribuito a dare molta fiducia alle ragazze marchigiane».

Come si vince a Urbino?

«Bisogna innanzitutto giocare bene, non ci sono altri sistemi. Per giocare bene devi mettere un po’ di carattere. Senza carattere non è che non puoi vincere: non puoi giocare, né a pallavolo né a qualsiasi altro sport, soprattutto a un livello massimo come questa Master Group Sport Volley Cup, dove tutti hanno buoni giocatori e tutti si preparano al massimo per vincere ogni partita. Quindi, è necessario esprimere un altissimo livello tecnico individuale, mettendolo al servizio della squadra. Non vedo squadre che riescono a vincere solo per la prestazione individuale di una giocatrice: aiuta, certo, ma non si vince da soli. Per vincere a casa loro bisogna avere un tasso tecnico molto elevato, dunque, e soprattutto una grinta che noi in casa abbiamo dimostrato in un paio di occasioni, mentre fuori casa non siamo mai riusciti a esprimere».

Qualunque sia l’esito dell’incontro, l’IHF Volley terminerà il girone di andata penultima. Qual è il suo giudizio al giro di boa?

«Devo ammettere che il girone di andata è stato molto difficile, probabilmente molto più difficile di quanto mi aspettassi. Ma nelle ultime partite posso dire che la squadra sta crescendo, ed è una crescita misurata, un passo alla volta. Stiamo pagando, come avevo già detto, i postumi della serie di sconfitte a inizio stagione. La bella vittoria contro Busto e, pur non giocando una pallavolo stellare, l’affermazione nella Coppa Città di Roma a inizio anno ci hanno dato più fiducia e tranquillità per continuare ad allenarci e lavorare, e stanno aumentando l’amalgama del gruppo. Onestamente, mi aspettavo di finire il girone di andata in una posizione di classifica sicuramente migliore, non certo di dovermi guardare dall’ultima in classifica: pensavo di stare un po’ più in alto. D’altronde, fino a oggi quello che siamo riusciti a fare io, lo staff e le giocatrici è questo; capisco che non piaccia a nessuno, a noi per primi, ai tifosi, al presidente Iacobucci. Abbiamo fatto partite importanti, ma certo non è sufficiente. Certamente, tutti dovremo fare meglio per disputare un girone di ritorno migliore, che dia più soddisfazioni. La prima cosa da fare è allontanarci dalla zona pericolosa della classifica, e poi pensare poco più in grande, dal momento che con un paio di vittorie in fila si riesce a stare in lizza per un posto nei playoff».

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