Megabox Vallefoglia
27/12/2024
MEGABOX, TRE PUNTI D’ORO CON PERUGIA
La Megabox Ondulati del Savio Vallefoglia torna alla vittoria piena dopo ben otto giornate: l’ultima fu il 10 novembre a Roma, sono seguite una vit...
LeggiÉPIÚ POMÍ CASALMAGGIORE 3
IL BISONTE FIRENZE 0
ÉPIÚ POMÍ CASALMAGGIORE: Popović 8, Stufi 7, Camera, Vukasović ne, Spirito (L1), Armillotta (L2) ne, Fiesoli, Maggipinto ne, Bosetti 16, Ščuka, Carcaces 11, Veglia ne, Antonijević 4, Cuttino 15. All. Gaspari.
IL BISONTE FIRENZE: Santana 7, Alberti 5, Foecke 8, Degradi, Daalderop 3, De Nardi (L1), Turco 2, Fahr 11, Dijkema 1, Nwakalor 10, Venturi (L2), Maglio 2. All. Caprara.
Arbitri: Cappello – Puecher.
Parziali: 33-31, 25-19, 25-21.
Note – durata set: 37’, 22’, 24’; muri punto: Pomì 8, Il Bisonte 8; ace: Pomì 4, Il Bisonte 3.
Chissà cosa sarebbe successo se Il Bisonte fosse riuscito a vincere quel primo set, in cui è stato più volte in vantaggio e in cui ha ceduto solo 33-31, senza sfruttare tre set point a favore. Magari la partita sarebbe potuta cambiare, magari no: non lo sapremo mai, ma quel che è certo è che perso il parziale, il match ha preso una direzione ben definita, con le bisontine che dal 7-11 nel secondo set si sono spente pian piano e la Pomì che è salita in cattedra, portando a casa meritatamente il 3-0 e i conseguenti tre punti.
Giovanni Caprara parte con Dijkema in regia, Nwakalor opposto, Santana e Foecke in banda, Alberti e Fahr al centro e Venturi libero, mentre Gaspari risponde con Antonijević in palleggio, Cuttino opposto, Carcaces e Bosetti schiacciatrici laterali, Stufi e Popović al centro e Spirito libero.
Il Bisonte parte meglio (0-3), poi Caterina Bosetti comincia il suo show e la Pomì sorpassa (8-7): un turno in battuta di Fahr (con ace finale) serve per andare al massimo vantaggio (9-13), ma Casalmaggiore torna di nuovo parità sul 14-14. L’equilibrio in campo è enorme, Firenze si costruisce un altro + 2 (20-22), ma è ancora Bosetti a impattare (22-22) e poi a trovare il sorpasso con un muro (23-22): si entra in un finale vietato ai deboli di cuore, con Il Bisonte che annulla un set point con Foecke (24-24), Popović e Cuttino che a loro volta ne cancellano due per le bisontine (26-26) e poi le ospiti che ne annullano altri due (28-28). L’ace di Nwakalor vale il terzo set point esterno (28-29), Carcaces lo cancella (29-29), poi alla fine è Bosetti (con l’undicesimo punto personale) a regalare il set alla Pomì alla sesta palla set (33-31).
Il Bisonte non accusa il colpo e parte di nuovo bene (5-8), poi sull’errore di Popović (7-11) Gaspari è costretto a chiamare time out e fa bene perché in un amen la sua squadra impatta anche grazie a qualche errore ospite, con Caprara che decide di parlarci su (11-11): entra Degradi per Foecke, si lotta ancora ma poi Bosetti e un ace di Carcaces valgono l’allungo (18-15) e Caprara è costretto nuovamente a fermare il gioco. Stavolta Casalmaggiore non si fa riprendere, rientra Foecke per Degradi ma le bisontine sbagliano troppo e alla fine è Carcaces a chiudere 25-19.
Nel terzo set l’inerzia rimane a favore della Pomì, che sale 8-3 nonostante gli ingressi di Daalderop per Santana e di Turco per Dijkema: Caprara chiama time out, poi inserisce anche Maglio per Alberti, ma Il Bisonte non si avvicina mai a meno di cinque punti di distacco, se non nell’orgoglioso finale di set, e alla fine è un errore in battuta di Fahr a valere il 25-21.
LE PAROLE DI ALICE TURCO – “Nel primo set siamo state brave, perché avevamo trovato il nostro ritmo e i nostri colpi ed eravamo lì a lottare, poi loro sono riuscite a cambiare alcune cose e noi non siamo riusciti a cambiarne altre, dai colpi d’attacco al tipo di gioco, e alla fine l’hanno avuta vinta loro. Siamo giovanissime, è normale accusare un passo falso nel nostro processo di crescita, mentre dal punto di vista personale sono strafiera di essere riuscita a entrare in campo e aiutare la squadra: da inizio anno mi sento cresciuta molto nella mentalità, e anche la squadra è cresciuta tanto, dobbiamo solo allenarci tantissimo, stare lì con la testa e non mollare mai”.
foto Giuseppe Storti