Il Bisonte lotta, ma il derby è di Scandicci
Autore: Il Bisonte Firenze
16 Marzo 2019

IL BISONTE FIRENZE 0

SAVINO DEL BENE SCANDICCI 3

 

IL BISONTE FIRENZE: Sorokaite 10, Alberti 2, Lippmann 7, Bonciani ne, Maleševic, Degradi 1, Daalderop 12, Parrocchiale (L1), Candi 2, Dijkema 1, Popović 6, Venturi (L2) ne. All. Caprara.

SAVINO DEL BENE SCANDICCI: Mastrodicasa (L2) ne, Bisconti, Malinov 3, Adenizia 2, Mitchem ne, Merlo (L1), Papa ne, Haak 16, Mazzaro 1, Zago ne, Caracuta ne, Stevanović 10, Bosetti 6, Vasileva 15. All. Parisi.

Arbitri: Zanussi – La Micela.

Parziali: 16-25, 22-25, 15-25.

Note – durata set: 23’, 26’, 21’; muri punto: Il Bisonte 3, Scandicci 5; ace: Il Bisonte 2, Scandicci 5; spettatori totali: 2000.

Si ferma la striscia positiva casalinga de Il Bisonte Firenze, a cui non basta il supporto dei 2000 del Mandela Forum per contrastare una Savino Del Bene oggettivamente tornata a livelli forse ancora irraggiungibili per la squadra di Caprara: lo 0-3 è probabilmente un po’ troppo pesante, soprattutto per quanto visto nel secondo set, ma un derby perso non cancella quanto di buono fatto finora dalle bisontine, che comunque conservano il settimo posto anche grazie al contemporaneo ko di Cuneo e che saranno sicuramente pronte a sorprendere ancora nei play off.

Giovanni Caprara parte con Dijkema in regia, Lippmann opposto, Daalderop e Sorokaite in banda, Alberti e Popović al centro e Parrocchiale libero, mentre Parisi risponde con Malinov in palleggio, Haak opposto, Bosetti e Vasileva schiacciatrici laterali, Adenizia e Stevanović al centro e Merlo libero.

Il primo allungo è di Scandicci, anche grazie a un paio di errori de Il Bisonte e a un ace fortunato di Stevanovic (3-7), poi Bosetti e Haak aumentano ancora il gap (5-11): qui Firenze entra finalmente in partita, trovando attacchi preziosi da Sorokaite, Lippman e Daalderop (11-15), ma al minimo errore la Savino punisce, e sul 12-18 Caprara decide di utilizzare il suo primo time out. Sul 14-19 entra Candi in battuta per Popovic, ma Haak inizia ad essere devastante (14-21) e Caprara deve fermare di nuovo il gioco, anche se ormai il divario è troppo ampio e Stevanovic (sei punti nel set) può chiudere con la fast del 16-25.

L’inizio del secondo set è decisamente più equilibrato (9-9), poi Caprara inserisce Candi per Alberti e Lippmann trova l’ace del primo break (12-10): sul 13-12 entra Malesevic per Daalderop per il giro in seconda linea, Stevanovic trova l’ace del 13-13, ma Il Bisonte adesso è carico e Daalderop, appena rientrata, firma il nuovo + 2 (17-15) che spinge Parisi a chiamare il time out. Daalderop ne mette un altro, Popovic piazza il murone su Adenizia (19-15) e la brasiliana lascia il posto a Mazzaro, che va in battuta e mette in difficoltà la ricezione delle bisontine: in un amen è 19-18, Caprara chiama time out ma Haak impatta (19-19), poi Mazzaro sbaglia la battuta (20-19) ma l’inerzia è passata nelle mani di Scandicci che sfrutta due errori per salire 20-22. Caprara utilizza il suo secondo time out, Haak sbaglia il servizio ed entra Degradi per Lippmann, ma Bosetti trova il pallonetto del 21-24 e Haak, con il suo ottavo punto nel set, chiude al secondo set point (22-25).

Nel terzo rimane in campo Candi, ma la Savino adesso è ingiocabile e con un paio di murate sale subito 1-6: Caprara chiama time out e poi inserisce Degradi per Lippmann, e Il Bisonte come una formichina comincia a rimontare (7-10), anche se Scandicci con le difese di Merlo e gli attacchi di Haak e Vasileva (MVP del match con 15 punti, 3 muri e il 52% in attacco) riesce a ricreare subito il gap (10-15). Adesso Firenze fa di nuovo fatica (11-18), Sorokaite è l’ultima a mollare (15-21) e alla fine è un ace di Bosetti a chiudere 15-25.

LE PAROLE DI GIOVANNI CAPRARA – “Innanzitutto bisogna rendere merito all’avversario che ha disputato una partita molto importante, giocando bene in ogni fondamentale. Ci hanno messo in enorme difficoltà in attacco, ma soprattutto perché la nostra battuta continua ad essere insufficiente per il livello a cui giochiamo. Mancandoci il fondamentale della battuta diventa difficile competere con degli avversari di un certo livello. Hanno sempre attaccato sopra il nostro muro con Haak che non chiudeva mai il colpo trovando sempre le mani del muro. Merito, dunque, loro, ma mancandoci la battuta devi fare gli straordinari in difesa e contro questo tipo di giocatrici diventa quasi impossibile. Pensando al futuro, la settimana che verrà sarà fondamentale e dobbiamo decidere come procedere con il preparatore atletico. Riposando all’ultima giornata probabilmente dovremo optare per un lavoro di carico pesante che ci farà arrivare appannate alla prossima partita con Filottrano, ma che ci permetterà di presentarci al meglio ai playoff.”.

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