IL BISONTE FIRENZE 3
SUDTIROL BOLZANO 2
IL BISONTE FIRENZE: Perinelli 2, Bechis 1, Mazzini ne, Turlea 25, Negrini 11, Parrocchiale (L), Vanzurova 17, Pietrelli, Calloni 15, Krsmanovic 13, Martinuzzo ne. All. Vannini.
SUDTIROL BOLZANO: Paris (L), Garzaro 10, Rivera 16, Martinez 22, Manzano 7, Lazic ne, Brcic 4, Veglia, Waldthaler ne, Mambru 18. All. Bonafede.
Arbitri: Luciani – Santi.
Parziali: 15-25, 25-22, 25-20, 23-25, 15-12.
Note – durata set: 20’, 28’, 28’, 29’, 16’; muri punto: Il Bisonte 7, Bolzano 10; ace: Il Bisonte 3, Bolzano 2; spettatori totali: 900.
Finalmente Il Bisonte torna a riassaporare quel gusto della vittoria che probabilmente in molti non ricordavano neanche più, e batte Bolzano in uno scontro diretto il cui valore a questo punto della stagione era incommensurabile. Dopo una lotta di più di due ore, Firenze ha superato al tie break una Sudtirol a tinte dominicane molto più forte della sua posizione in classifica, e chiuda subito la bocca chi si lamenta per il solo punto recuperato sulle avversarie: l’importante, dopo un girone intero, era tornare a vincere, avvicinarsi alle dirette rivali per la salvezza e dare un altro segnale di crescita, e la squadra di Francesca Vannini lo ha fatto, anche senza l’apporto dell’ultima arrivata Usic, che non ha potuto giocare per la mancanza del transfert. Se si esclude il primo set, probabilmente non giocato per l’eccessiva pressione data dall’importanza della partita, le bisontine hanno svolto ottimamente il loro compito, difendendo e toccando tante volte a muro sulle bombardiere Martinez, Mambru e Rivera (l’ultima arrivata), ed attaccando finalmente con percentuali importanti, anche al centro. Ne è venuta fuori una partita combattuta, bella e tirata, con Il Bisonte che ha sfiorato la possibilità di vincerla anche al quarto ma che non si è disunito non lasciando scampo alle avversarie nel tie break
Francesca Vannini non può schierare il nuovo acquisto Usic, ancora sprovvisto del transfert, e sceglie Bechis in palleggio, Turlea opposto, Vanzurova e Negrini in banda, Calloni e Krsmanovic centrali e Parrocchiale libero, Bonafede risponde con Brcic in palleggio, Mambru opposto, Martinez e Rivera schiacciatrici laterali, Garzaro e Manzano al centro e Paris libero.
L’inizio non è positivo, Il Bisonte entra in campo con troppa paura e Mambru al contrario trascina Bolzano con attacchi e servizi vincenti fino al 3-7. Gli errori purtroppo continuano, si va al time out tecnico sul 6-12, e quando Firenze tenta un minimo riavvicinamento (11-16), è di nuovo Mambru, illeggibile per le bisontine (sette punti nel set), a riallungare con un attacco e un ace, che spianano la strada fino al 15-25 di Garzaro.
Decisamente più determinata la partenza nel secondo set, con il primo muro del match di Calloni che regala il 6-3 a Il Bisonte, e il secondo che allunga a 8-4. Bonafede chiama time out, e la Sudtirol si riavvicina pericolosamente (9-8), costringendo al tempo anche Vannini: ne viene fuori una partita punto a punto, con Firenze sempre avanti fino a quando Garzaro trova il punto del 17-17 e Martinez il muro del 17-18. Altro tempo per Il Bisonte e al rientro Turlea e Negrini controsorpassano, con Turlea che piazza il muro del 20-18, poi entra Pietrelli per Vanzurova in seconda linea: Calloni in un contrasto a muro firma il 23-20, Negrini il 24-20 dopo una grande difesa, e la stessa numero sette mette a terra il 25-22 dopo due set point annullati.
Nel terzo set sono di nuovo le ospiti a sfruttare la vena domenicana di Rivera e Martinez (4-7), poi arriva la super reazione guidata da Negrini, che sorpassa (8-7): inizia un’altra fase punto a punto, sul 14-13 Bonafede cambia al centro con Veglia per Manzano ma Il Bisonte con concentrazione e con una buona fase di muro-difesa sale 17-14. Adesso arrivano punti anche dal centro con Calloni (20-17), poi è proprio un ace del capitano a far uscire la squadra da un piccolo black out (22-19): Krsmanovic con un muro allunga ancora (23-19), e ancora la centrale serba chiude con un tocco sotto rete (25-20).
Adesso Firenze è in palla, Negrini difende qualunque cosa e Krsmanovic finalizza (4-1): guai però a pensare che sia finita, perché Bolzano è vivo e sorpassa con Rivera (6-7). Vannini chiama time out, ma l’inerzia rimane alle ospiti che allungano con Mambru (7-11): entra Perinelli per Negrini, la Sudtirol continua a picchiare (13-18), poi un muro di Calloni riapre la gara (15-18). Ancora il capitano con un ace per il 17-19, poi Vanzurova con l’attacco del 19-20 che costringe Bonafede al time out: al rientro è ancora Vanzurova a pareggiare (20-20), poi però Martinez e un muro di Garzaro ricreano il +2 (20-22). Entra anche Pietrelli per Vanzurova in seconda linea, Il Bisonte lotta e sul 22-23 ha la palla del pareggio, ma la spreca e poi Mambru chiude 23-25.
Nel tie break rientra Negrini per Perinelli, e ancora una volta le bisontine partono forte (3-0): ancora una volta però Bolzano cresce a muro e pareggia (6-6), poi Firenze punisce a muro con Krsmanovic e riparte (8-6). Calloni con un primo tempo allunga (10-7), Turlea firma l’11-7, ma ancora le sudtirolesi non sono dome e Brcic mette il muro dell’11-9 che costringe Vannini al time out. Calloni attacca fuori, poi Turlea trova il mani out del 12-10 e il capitano il primo tempo del 13-11: l’invasione di Bolzano regala tre match point al bisonte, il primo lo spreca Negrini battendo a rete (14-12), ma Martinez fa lo stesso e regala la vittoria a Il Bisonte (15-12).
LE PAROLE DI RAFFAELLA CALLONI – “Sono veramente contenta perché avevamo bisogno di questo risultato: dovevamo ripartire, e sono orgogliosa delle mie compagne e di come sono state in campo nonostante gli acciacchi. Certo, sarebbe stato bello vincere da tre punti, ma va bene così perchè siamo riusciti a fare risultato contro un Bolzano che con questi rinforzi romperà le scatole a tanti. D’ora in poi dobbiamo lottare come abbiamo fatto stasera, prendendo le partite con leggerezza e cercando di fare punti con tutti, anche perché sbaglieranno anche gli altri ogni tanto.. Noi comunque alla salvezza ci crediamo, e oggi è stato il primo passo importante per arrivarci”.