IL BISONTE FIRENZE 3
UNET YAMAMAY BUSTO ARSIZIO 0
IL BISONTE FIRENZE: Sorokaite 19, Brussa, Bechis 1, Bayramova 10, Norgini ne, Enright 15, Bonciani, Melandri 6, Parrocchiale (L), Repice ne, Pietrelli, Calloni 11. All. Bracci.
UNET YAMAMAY BUSTO ARSIZIO: Stufi 7, Signorile 1, Cialfi, Spirito (L2) ne, Fiorin 3, Witkowska (L1), Martinez 14, Vasilantonaki 5, Diouf 5, Moneta, Berti 5, Negretti ne, Pisani ne. All. Mencarelli.
Arbitri: Feriozzi – Turtù.
Parziali: 25-23, 25-16, 25-14.
Note – durata set: 30’, 27’, 25’; muri punto: Il Bisonte 10, Yamamay 7; ace: Il Bisonte 3, Yamamay 1; spettatori totali 1200.
Come un toro quando vede rosso, Il Bisonte evidentemente trova un’enorme carica quando si trova davanti la Unet Yamamay: come all’andata, Firenze travolge 3-0 Busto Arsizio, ma stavolta il successo ha tutto un altro significato, perché permette alla squadra di Marco Bracci di salvarsi matematicamente con addirittura quattro partite di anticipo, e di qualificarsi per la prima volta nella sua storia per i play off scudetto. Con quale posizione saranno le ultime partite a dirlo, ma intanto è bellissimo godersi un traguardo del genere davanti al proprio pubblico, mai così rumoroso al Mandela Forum. Le bisontine hanno centrato l’ottava vittoria stagionale (record nella loro storia in serie A1) giocando una partita praticamente perfetta contro Busto, che però è stato davvero sfortunato nel perdere la sua palleggiatrice titolare Signorile all’inizio del secondo set per infortunio: di fatto l’equilibrio c’è stato solo nel primo parziale, poi Il Bisonte ha dominato, mettendo ancora una volta in mostra una Sorokaite indemoniata (19 punti col 49% in attacco), ma anche una Parrocchiale mostruosa in difesa e in ricezione (100% di positività e 86% di perfezione).
Marco Bracci decide di partire con Bechis in palleggio, Sorokaite opposto, Enright e Bayramova in banda, Melandri e Calloni centrali e Parrocchiale libero. Mencarelli invece deve fare a meno di Pisani e risponde con Signorile in palleggio, Diouf opposto, Martinez e Fiorin schiacciatrici laterali, Stufi e Berti al centro e Witkowska libero.
Le ospiti partono forte (0-3) e utilizzano tutte le loro bocche da fuoco per allungare ulteriormente, fino a quando il muro di Stufi costringe Bracci a chiamare il primo time out sul 3-8: Il Bisonte ne esce con un altro atteggiamento, e grazie a un buon turno in battuta di Sorokaite risale sul 10-11 col muro di Calloni, con Mencarelli che ferma tutto a sua volta. Sorokaite pareggia sul 12-12, la fast di Calloni vale il sorpasso (13-12), poi si gioca punto a punto fino al 18-18: entra in battuta Bonciani per Melandri, Calloni firma con un muro (tre in totale nel set con tre punti e il 100% in attacco) il 19-18, poi sul 20-20 Mencarelli inserisce Vasilantonaki per Fiorin, ma Odina mette a terra il pallone del 23-21 che costringe di nuovo il coach ospite a fermarsi. Busto rientra con il punto di Diouf, Stufi impatta con un muro (23-23), poi Melandri (anche oggi tre muri) procura il primo set point, e Odina lo trasforma subito con un mani-out vincente (25-23).
Nel secondo set sul 2-1 si infortuna Signorile, che viene sostituita da Cialfi: Enright e un muro di Calloni valgono il 7-4, poi Busto Arsizio reagisce e pareggia con un muro di Stufi (11-11), ma Il Bisonte riallunga subito con Sorokaite anche grazie alle super difese di Parrocchiale (14-11). Adesso Firenze è in trance agonistica, quando Martinez attacca in rete per il 18-13 Mencarelli chiama time out: entra Vasilantonaki per Fiorin, poi sul 19-14 si fa male anche Calloni e Bracci deve inserire Brussa al centro vista l’indisponibilità di Repice. Il Bisonte comunque non ne risente, perché sul servizio di Enright continua a macinare punti (23-14), e alla fine è Sorokaite, col suo nono punto nel set, a chiudere 25-16.
Nel terzo la recuperata Calloni riprende il suo posto in campo, mentre Signorile non ce la fa e oltre a Cialfi c’è Vasilantonaki per Fiorin. Si procede punto a punto fino all’8-8, poi Enright e Sorokaite allungano per l’11-8 che porta al time out di Mencarelli: la portoricana è scatenata (otto punti nel set) e piazza due attacchi e due ace per il 16-9, che costringe le ospiti a un altro time out, con conseguente cambio di Diouf con Moneta. Bracci inserisce Bonciani per Bechis (standing ovation) in regia, Mencarelli ripropone Fiorin per Martinez, ma ormai Firenze è in totale controllo e dopo l’ingresso di Pietrelli per Odina (ottima quest’oggi anche in ricezione con l’89% di positività e il 61% di perfezione) chiude 25-14 con il quinto muro della partita di Calloni.
LE PAROLE DI MARCO BRACCI – “Siamo tutti molto felici per aver vinto questa partita e per aver guadagnato altri tre punti: siamo matematicamente salvi e quindi abbiamo raggiunto il primo obiettivo stagionale e il più importante, ma adesso abbiamo di fronte ancora quattro gare e dovremo essere bravi a tenere la spina attaccata e puntare a fare ancora più punti. Se dobbiamo ballare, balliamo fino in fondo al meglio che possiamo: è quello che volevamo e non è certo il momento di tirare i remi in barca. Abbiamo battuto molto bene quindi il gioco ce lo siamo agevolato facendole ricevere con palla staccata e siamo stati molto bravi anche a muro difesa: è stato sicuramente importante vincere il primo set per 25-23, poi nel secondo e terzo set il nostro contrattacco è stato molto positivo e il risultato ne è stato la conseguenza”.