Basta scherzetti, dopo la notte di Halloween al PalaFenera ci sono soltanto dolcetti per il Fenera Chieri ’76 che ritrova la vittoria e i 3 punti superando 3-0 la Sigel Marsala. Un’affermazione meritatissima ma più sudata di quanto potrebbe far pensare il risultato, con secondo e terzo set conquistati in rimonta dopo aver a lungo inseguito, contro avversarie che si confermano in crescita e niente affatto una squadra materasso.
Miglior realizzatrice dell’incontro è un’incontenibile Mafredini con 19 punti, 10 dei quali messi a segno nel secondo set. Importante contributo in attacco arriva anche da Mezzi, entrata all’inizio del secondo set e non più uscita dal sestetto. Molto positivi inoltre il muro e il servizio biancoblù. Fra le ospiti la top scorer è Merteki con 12 punti.
Il Fenera Chieri ’76 giocherà in casa anche la prossima partita di campionato, domenica 5 novembre (ore 17), contro Brescia.
Fenera Chieri ‘76-Sigel Marsala 3-0 (25-14; 28-26; 25-19)
FENERA CHIERI ’76: De Lellis, Manfredini 19, Lualdi 7, Akrari 10, Angelina 12, Perinelli; Bresciani (L); Dall’Osto, Sandrone, Mezzi 11. N.e. Colombano, Moretto, Salvi. All. Secchi; 2° Sinibaldi.
SIGEL MARSALA: Agostinetto 1, Ventura 3, Furlan 13, Facchinetti 7, Merteki 12, Rossini 10; Biccheri 1, Gabbiadini 1. N.e. Mucciola, Murri. All. Campisi; 2° Tagnesi.
ARBITRI: Rossi di Imperia e Cavicchi di La Spezia.
NOTE: presenti 379 spettatori. Durata set: 20’; 33’, 27’. Errori in battuta: 6-6. Ace: 5-3. Ricezione positiva: 54%-57%. Ricezione perfetta: 33%-31%. Positività in attacco: 37%-31%. Errori in attacco: 37%-31%. Muri vincenti: 16-8.
La cronaca
Primo set – Primo punto del match di Marsala con un muro di Furlan. I successivi quattro punti sono del Fenera Chieri ’76 che sale a 4-1 costringendo l’allenatore ospite a chiamate il primo time-out. Nel prosieguo le biancoblù allungano con forza, sia per l’incisiva azione in battuta e a muro, sia grazie ai tanti errori ospiti al servizio e in attacco. Il vantaggio chierese cresce progressivamente toccando il +6 sul 12-6, il +8 sul 15-7, il +10 sul 18-8 e il +13 sul 23-10. Sul 24-12 le siciliane annullano due palle set, al terzo tentativo la squadra di coach Secchi chiude 25-14. La top scorer del set è Akrari con 6 punti, di cui 4 a muro. Da segnalare sul 21-10 l’ingresso al servizio della giovane Dall’Osto con relativo debutto in A2.
Secondo set – Al rientro in campo la Sigel Marsala mostra la concentrazione e la continuità mancate nel primo set, mentre il Fenera Chieri ’76 fatica a ritrovare il ritmo. Sul 2-6 Mezzi rileva Perinelli. Segue un lungo tira e molla che vede le chieresi riportarsi a contatto e di nuovo le siciliane allungare di qualche punto. La lunga rincorsa biancoblù si completa sul 20-20 (muro di Akrari), cui seguono il 21-20 di Manfredini e il 22-20 di Lualdi (ace). Sul 24-22 Marsala annulla la prima palla set con Furlan che mura Manfredini. Il 24-24 è un punto contestato, un attacco “svirgolato” da Ventura che gli arbitri danno in campo. Ai vantaggi il Fenera annulla due palle set alle ospiti, finché un muro di Mezzi e una pipe di Manfredini chiudono la frazione 28-26. Protagonista assoluta Manfredini, sia per qualità dei colpi in attacco sia per quantità: 10 punti col 53% di efficacia.
Terzo set – Coach Secchi conferma Mezzi nel sestetto. La prima parte del set è un costante inseguire da parte del Fenera Chieri ’76 che non riesce a contrastare l’eccellente gioco della Sigel Marsala trovandosi sotto di 6 punti sull’8-14 e ancora sull’11-17. Qui il set cambia completamente direzione. Furlan serve in rete mandando in battuta Akrari: è l’inizio di un incredibile break di 13-0 per Chieri che sale a 24-17, per meriti proprio ma anche grazie ai ripetuti errori delle ospiti che escono mentalmente di partita. Biccheri e Gabbiadini annullano due palle match, quindi Mezzi fa scendere i titoli di coda sull’incontro.
Il commento
Luca Secchi: «Abbiamo affrontato il primo set tatticamente e tecnicamente molto bene, anche con un po’ di rabbia repressa per le due sconfitte da cui arrivavamo, soprattutto quella con Mondovì. L’impatto è stato forte e siamo stati bravi a non avere cali di tensione. Negli altri set si è visto che un’identità vera e propria dobbiamo ancora costruirla, che dobbiamo smussare qualche black-out e qualche disattenzione di troppo. Stiamo lavorando non solo sulla tecnica e sulla tattica in palestra, ma anche sugli aspetti mentali per migliorare la gestione della partita».