SAVINO DEL BENE SCANDICCI – IL BISONTE FIRENZE 3-1
SAVINO DEL BENE SCANDICCI: Perinelli, Stufi 16, Garzaro 8, Lipicer Samec 14, Usic 15, Lussana (L1), Ruzzini (L2) ne, Muresan 15, Scacchetti ne, Vanzurova 3, Menghi ne, Vincourova 14. All. Bellano.
IL BISONTE FIRENZE: Mastrodicasa 9, Petrucci 6, Liliom ne, Turlea 20, Negrini 11, Poggi ne, Pascucci 8, Parrocchiale (L1), Savelli (L2) ne, Pietrelli 6, Calloni 18, Bertone ne, Vingaretti ne. All. Vannini.
Arbitri: Pasquali – Rolla.
Parziali: 17-25, 29-27, 25-21, 25-23.
Note – durata set: 24’, 32’, 27’, 31’; muri punto: Scandicci 15, Il Bisonte 9; ace: Scandicci 1, Il Bisonte 1.
In un derby splendido dal punto di vista delle coreografie, del calore del palazzetto e anche delle giocate e dello spettacolo visto in campo, purtroppo è solo il risultato a intristire Il Bisonte Firenze: come all’andata, la Savino del Bene riesce ad avere la meglio, anche se stavolta la resistenza delle azzurrine è stata ben diversa. Partite alla grande nel primo set, dal secondo si sono dovute inchinare al ritorno delle avversarie, anche grazie all’ingresso in campo di una Usic che si è rivelata mortifera nei momenti decisivi. La squadra di Francesca Vannini comunque non ha mai mollato, pagando forse soltanto un po’ di imprecisione nei finali di set, soprattutto nel secondo e nel quarto, quando qualche occasione per cambiare il senso della partita c’è stata: in quei frangenti però va ammesso che Scandicci si è dimostrato più forte, meritando alla fine la vittoria che vale il sorpasso. A una giornata dalla fine le scandiccesi sono di nuovo davanti di un punto, e dovendo affrontare Urbino sembra difficile provare a controsorpassarle, ma a un Bisonte così non si può dire nulla, soltanto ringraziarlo per le emozioni che sta regalando e ha regalato in questo primo anno di A1. Come detto, bello anche l’ambiente: prima della partita è andata in scena l’esibizione degli sbandieratori del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico Fiorentino, i Bandierai degli Uffizi, e durante la gara i Pellicani Feroci, arrivati in un centinaio a Scandicci, si sono fatti sentire nonostante la bolgia creata dai supporters avversari. Encomiabile anche Raffa Calloni, che nonostante l’infortunio al mignolo ha voluto esserci in una partita così importante, risultando anche fra le migliori con 18 punti e 5 muri.
Francesca Vannini sceglie Petrucci in palleggio, Turlea opposto, Negrini e Pietrelli in banda, Mastrodicasa e Calloni centrali e Parrocchiale libero, Bellano risponde con Vincourova in palleggio, Muresan opposto, Lipicer Samec e Vanzurova schiacciatrici laterali, Garzaro e Stufi al centro e Lussana libero.
Neanche il tempo di entrare in campo, che Calloni piazza subito un muro e un pallonetto, a dimostrazione che il mignolo, ben fasciato con l’anulare, sta bene, e che la scelta di Vannini di schierarla è oculata. La partita comunque è equilibratissima, ed è la stessa Raffa a firmare il primo allungo (7-10), subito rintuzzato da Stufi e Vanzurova (10-10). Il Bisonte però prova a fuggire di nuovo con Petrucci (13-15), ed è il preludio del forcing decisivo, perché l’errore di Garzaro vale il 14-17 e in seguito il muro di Calloni e i due attacchi di Turlea scrivono il 15-21. Bellano inserisce Perinelli per Vanzurova, ma la battuta di Firenze continua a mettere in difficoltà la ricezione della Savino Del Bene, e alla fine è proprio un ace di una straordinaria Calloni (otto punti nel parziale) a chiudere il primo set (17-25).
Nel secondo set c’è Usic al posto di Vanzurova, e Scandicci parte decisamente meglio proprio con i punti della croata (4-1), che costringono Vannini a chiamare time out. Entra Pascucci per Pietrelli, e mette subito a terra un pallone, ma le locali salgono di tono a muro e rimangono avanti (9-5). E’ un set ad assoluto elastico: Turlea e Negrini chiamano la riscossa (9-8), Lipicer scaccia indietro (12-9), Pascucci e un errore di Usic valgono la nuova parità 13-13, Scandicci riscappa (17-14), ma due punti di Turlea riportano Il Bisonte sul 18-18. Da qui si gioca punto a punto praticamente fino alla fine: sul 23-23 Pascucci sbaglia la battuta, entra Pietrelli per sostituirla in seconda linea e Firenze annulla quattro set point con Negrini e tre volte Calloni (27-27), ma poi si scatena Usic, che trova i due punti dell’1-1.
Nel terzo Vannini lascia in campo Pascucci, e Il Bisonte parte bene (2-4), ma poi Usic va in battuta e scava subito un solco (8-4). Il muro di Negrini e due attacchi di Turlea riaprono subito i giochi (10-10), anche se poi la Savino piazza l’allungo che non verrà più rimarginato: Garzaro fissa il 13-10, entra Pietrelli per Pascucci ma Stufi attacca per il 16-12. Sul 20-16 c’è l’ultimo sussulto ospite (20-18), ma adesso Scandicci gioca davvero bene e Lipicer mette giù il pallone del 25-21.
Il Bisonte però non si arrende e Pietrelli e Turlea provano a condurlo in fuga (6-9) con il tocco in seconda di Petrucci che vale l’8-12 al time out tecnico. La Savino però si riorganizza, e Usic, Stufi e Lipicer la riportano sul 15-15: entra Pascucci per Pietrelli, un paio di muri di Turlea e Mastrodicasa significano il nuovo allungo (15-18), ma poi sono ancora le locali a rientrare sul 19-19. Scandicci difende qualunque cosa, e servono i miracoli per buttare giù i palloni, come quello di Pascucci che vale il 22-23: Stufi però impatta, e poi sono ancora due muri (quindici in totale quelli delle locali) a regalare il 25-23 e la vittoria.