METALLEGHE SANITARS MONTICHIARI: Carocci (L1), Dalia 2, Brinker 16, Tomsia 20, Alberti 1, Mingardi 1, Saccomani ne, Olivotto 9, Milani ne, Zampedri, Vindevoghel 7, Gioli 18, Serena (L2) ne. All. Barbieri.
IL BISONTE FIRENZE: Mastrodicasa 8, Petrucci 3, Liliom 1, Turlea 15, Negrini 11, Poggi ne, Pascucci 6, Parrocchiale (L1), Savelli (L2) ne, Pietrelli 4, Calloni 15, Bertone 1, Vingaretti. All. Vannini.
Arbitri: Venturi – Piluso.
Parziali: 25-21, 25-18, 24-26, 25-23.
Note – durata set: 24’, 27’, 29’, 30’; muri punto: Montichiari 14, Il Bisonte 7; ace: Montichiari 3, Il Bisonte 2.
Il Bisonte Firenze non riesce a farsi un regalo nel giorno del quarantesimo anniversario della sua fondazione come Azzurra Volley San Casciano, e il 3-1 subito dalla Metalleghe Sanitars Montichiari probabilmente chiude del tutto le speranze di qualificazione ai play off, perché otto punti sono praticamente impossibili da recuperare in quattro giornate. La squadra vista nel terzo e nel quarto set però è piaciuta per determinazione e voglia di lottare, e forse con un pizzico di fortuna in più avrebbe potuto addirittura portare la partita al quinto, mettendo in mostra anche lunghi sprazzi di grande pallavolo. Peccato invece per i primi due parziali, quando le bisontine hanno subito la superiorità fisica delle avversarie senza quasi reagire: partire con un handicap di due set è stato letale, soprattutto contro una squadra come Montichiari che ha campionesse come Gioli, Tomsia e Brinker, che possono colpire in ogni momento e che effettivamente hanno fatto la differenza.
Francesca Vannini sceglie Petrucci in palleggio, Turlea opposto, Negrini e Pascucci in banda, Bertone e Calloni centrali e Parrocchiale libero, Barbieri risponde con Dalia in palleggio, Tomsia opposto, Brinker e Vindevoghel schiacciatrici laterali, Gioli e Olivotto al centro e Carocci libero.
Montichiari parte forte con Brinker e sale 4-1, Il Bisonte prova a rimontare, ma il muro delle locali crea grossi problemi all’attacco, e le troppe battute sbagliate fanno il resto, con Dalia che di seconda mette a terra il 4 (11-7) e Vindevoghel che allunga (17-12). Il finale poi è un monologo della Metalleghe, che arriva presto al 24-16, subisce un sussulto d’orgoglio delle bisontine (24-21) e poi chiude con Tomsia (25-21).
Nel secondo set c’è Mastrodicasa al posto di Bertone, e il capitano esordisce con una fast vincente, poi due muri di Turlea e Calloni creano il primo vantaggio (4-6), ma quando si scatena Tomsia, che schiaccia da altezze improbabili, Montichiari scappa di nuovo (13-8). Entra Liliom per Pascucci ma l’attacco delle locali è devastante (16-9), Vannini prova anche il cambio in regia con Vingaretti per Petrucci, ma non c’è nulla da fare e la Metalleghe chiude con Gioli (25-18).
Nel terzo Vannini prova Pietrelli per Pascucci, mentre sul 4-3 Barbieri inserisce Alberti per Olivotto: in questo parziale finalmente c’è più equilibrio, Il Bisonte riceve meglio e gioca più ordinato e la distribuzione ne risente in positivo, con Pietrelli che firma il vantaggio al time out tecnico (11-12). Una fast di Mastrodicasa vale il massimo vantaggio del match (11-14), Barbieri inserisce Mingardi per Vindevoghel, ma adesso funziona anche il muro e Calloni mette giù quello del 12-16. Un turno in battuta di Mingardi però è devastante e vale un parziale di 5-0 per il 18-18: Vannini riprova Vingaretti per Petrucci, Pietrelli mette giù un mani out importantissimo per il 20-22, seguita da Turlea che chiude un punto lunghissimo (20-23), ma Montichiari non muore mai e con un paio di muri torna sul 23-23. Qui Olivotto regala il match point (24-23), e la partita sembra finita, ma Turlea annulla (24-24), poi una fast di Mastrodicasa vale il set point (24-25), e l’errore in ricostruzione di Montichiari riapre la gara (24-26).
Le locali nel quarto provano a partire forte (3-0), ma Il Bisonte si riporta subito sul 3-3 con le battute di Mastrodicasa e il mani out di Negrini, e da qui inizia un equilibrio assoluto, con grandi scambi e sempre punto a punto. Almeno fino a quando arriva al servizio Brinker, che dal 12-12 prova l’allungo (15-12): una palla contestata vale addirittura il 4 (19-15), mantenuto fino al 22-18. Qui Il Bisonte tira fuori ancora una volta l’orgoglio, accorciando 22-20 con l’ace di Negrini e poi 23-22: Brinker è brava a procurare due match point (24-22), Turlea annulla il primo (24-23), ma sul secondo vede ricadere sulla sua schiena un muro che forse sarebbe terminato fuori, e la Metalleghe può festeggiare (25-23).