La Francia, per certi versi, avrebbe dovuto preoccuparci più o meno quanto la Svizzera. Eppure siamo riuscite a regalare un set! Quando vedo alcuni errori grossolani mi viene voglia di togliermi le cuffie e scendere a bordo campo. Perché, per alcuni istanti, prevale l’istinto.
Questa mattina, però, ho avuto l’opportunità di fare una lunga passeggiata in riva al lago e ho avuto modo di pensare, fra le tante cose, a questa Italia, a queste ragazze e a me alla loro età. E ho capito che bisogna avere pazienza perché anch’io, come loro, ho impiegato anni per capire che una difesa spettacolare senza muro contava quanto un appoggio perfetto, che un attacco nei 3 metri aveva lo stesso valore di un pallonetto ben fatto e che una ricezione precisa avrebbe consentito alla palleggiatrice di sviluppare il gioco con tutte e non solo con me che giocavo in posto 4.
È vero, di errori se ne commettono ancora tanti… però solo in competizioni importanti come queste si ha veramente l’occasione di capire quanto pesano. Dovevamo vincere contro la Francia e lo abbiamo fatto, dovremo vincere contro il Belgio e forse lo faremo, incrociando le dita, e probabilmente sbaglieremo ancora. Questa squadra necessita di conferme che, mi sento di dire, non so se arriveranno in questo campionato europeo. Per il momento stiamo vincendo… le sconfitte le analizzeremo al momento opportuno.
L’importante è uscire dal campo sempre a testa alta senza mai nascondersi… NEVER HIDE.
Consuelo Mangifesta