Ilaria Fanelli: determinazione e muro della Nuvolí
Autore: Nuvolì Altafratte Padova
Scritto da: Roberto Tobaldo
28 Ottobre 2023

Milanese, classe 1995, ruolo: centrale. Le sue apparizioni più recenti all’interno del quadrato di gioco la vedono per due anni in Svizzera a Lugano per poi approdare in Veneto alla Alia Aduna Padova nella stagione 2018/2019. Il primo contatto con AltaFratte avviene nella stagione successiva per spostarsi poi a Cisterna di Latina, nell’estate del 2021 ritorna a Santa Giustina in Colle sino alla stagione attuale diventando con Francesca “volpe” Volpin e Anna Menegaldo una delle tre torri di posto3 di coach Vincenzo Rondinelli, una delle tredici atlete che domenica cercheranno punti in casa Bartoccini-Fortinfissi Perugia.

In un campionato sinora avaro di soddisfazioni (ma le avversarie erano toste) sei quarta nel fondamentale del muro, un aspetto positivo immagino…

“Già sapevamo che quest’anno non sarebbe stato facile, incrociare poi fin dall’inizio squadre costruite per l’alta classifica ha sicuramente reso tutto ancora più difficile. Da ogni sconfitta però abbiamo sempre cercato di portarci a casa spunti sui quali lavorare sia a livello tecnico che mentale. Per quanto riguarda la mia posizione nella classifica dei muri, diciamo che non sono mai stata una fanatica di statistiche! Posso dire però che sono molto  contenta se il lavoro che si fa costantemente in palestra può arrivare ad aiutare la squadra durante le partite” 

Spesso sei chiamata ad affrontare centrali più esperte della categoria, in questo caso come ti prepari? Le studi? Occorre poi entrare in campo già “in temperatura” sin dal primo servizio..

“Affrontare giocatrici e soprattutto centrali di livello è molto stimolante, lo studio sulle avversarie che i nostri tecnici svolgono durante la settimana è davvero tanto e serve per portarci il giorno della gara ad essere il più preparate possibile, il minimo che possiamo fare noi atlete è quello di dedicarci del tempo per assimilarlo. L’atteggiamento col quale ogni giocatore affronta la partita è molto personale, ma la determinazione con la quale si scende in campo è una cosa che dev’essere ben chiara già dal pre-gara” 

Una difficoltà dei posti3 è quella di restare mentalmente in partita anche se può capitare, con ricezioni non fantastiche, di fare un passaggio in prima linea senza mai attaccare, una difficoltà non da poco..

“Sicuramente il ruolo del centrale a livello mentale non è facile, può capitare di fare apparizioni in prima linea “a vuoto” per quanto riguarda l’attacco ma d’altro canto un fondamentale che ci tiene costantemente impegnati è il muro, sappiamo che anche solo riuscire a rallentare un attacco avversario può permettere alla squadra un contrattacco. Negli anni ho capito che concentrarmi sul muro e cercare di ripropormi sempre, se pur attaccando meno di altri ruoli, è essenziale per aiutare le mie compagne in ogni azione. La pallavolo rimane sempre e comunque un gioco di squadra” 

Qual è stata la difficoltà maggiore incontrata sinora? E come valuti questo inizio di stagione?

“Abbiamo capito  che in questa categoria non possiamo assolutamente permetterci alcune disattenzioni che l’anno scorso in qualche modo riuscivamo a sistemare durante la gara e questo limitare ogni tipo d’errore è assimilabile sì ma col tempo, lavorandoci ogni giorno. Le cose semplici vanno fatte bene dal primo giorno di allenamento sino all’ultimo pallone della partita. È fondamentale che diventi il nostro mantra. Per quanto riguarda l’inizio stagione posso dire che credo tanto in questa squadra e in questo progetto. Giorno dopo giorno stiamo aggiungendo e perfezionando tante cose che ci porteranno ad avere sempre più un gioco nostro. Il pubblico, la società e lo staff che ci circonda sono sempre presenti e a noi non resta che continuare a lavorare, impegnarci costantemente per toglierci le nostre soddisfazioni”

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