«In segno di rispetto e gratitudine verso Ilaria Speranza ho deciso di ritirare la maglia numero 9 della Golem Palmi». Parole e musica del presidente della compagine calabrese Massimo Salvago che omaggia così il decennio che ha accompagnato entrambi, l’uno accanto all’altra, in questa splendida avventura sportiva che dai campi di Serie C ha condotto sino alla Serie A.
«Per me è stata una decisione naturale e fin quando sarò presidente sarà una scelta che resterà in vigore. Ilaria merita questo e altro – il sentito pensiero di Salvago – ed io non posso fare altro che ringraziarla per quanto fatto in tutti questi magnifici anni». Evidenziando ancora: «Indossare la fascia di capitano per lei è stata una strada naturale».
Il ricordo di Salvago va ai primi anni, quelli della Serie C, quando ad immaginare anche solo la Serie A si rischiava di essere tacciati di essere dei visionari: «Ricordo quando in alcune palestre non si aveva a disposizione nemmeno lo spazio per fare una rincorsa per poter effettuare la battuta. Poi ci siamo ritrovati a Monza, alla prima giornata di campionato di serie A2 lo scorso anno, un impianto grandissimo. Ilaria si avvicina e mi domanda “ma che ci facciamo qua?”. Il segnale che il nostro sogno si era realizzato». Un legame profondo quello tra Massimo Salvago e l’atleta reggina che lo stesso presidente della Golem Software Palmi definisce “genetico”. «Se devo trovare un modo per descrivere il rapporto tra me e Ilaria, allora devo pensare al profondo legame che si insatura tra padre e figlia. Questo può spiegare il legame che si è creato tra noi. Sin dall’inizio è stato così». Lanciando un messaggio ad Ilaria che dopo dieci splendidi anni ha concluso, per il momento, la sua avventura con la Golem Palmi: «Questo, naturalmente, è soltanto un arrivederci perché un ruolo in società, da giocatrice o altro, per lei è sempre pronto». Chiosando con un giudizio sulle qualità di Ilaria Speranza: «Per tenacia, forza e utilità si è dimostrata essere la più forte atleta calabrese degli ultimi 15 anni»