La gara di ieri sera, sabato 7 marzo, tra la Millenium e l’Imoco, campione d’Italia e campione del Mondo in carica, è stata l’unica partita giocata della decima di ritorno. La Lega ha sospeso momentaneamente tutti i campionati.
A seguito delle nuovi disposizioni riguardo l’allarme coronavirus a mezzo del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che ha dichiarato zona Rossa la Lombardia ed altri 14 province italiane (Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Vercelli, Novara, Verbano Cusio Ossola e Alessandria) dall’8 marzo fino al 3 aprile, la Lega Pallavolo Serie A Femminile comunica la sospensione dei Campionati di Serie A1 e Serie A2 Femminile, sin dalla giornata di domenica 8 marzo. Tutte le partite in programma – valide per la 10^ giornata di ritorno della Regular Season di Serie A1 e per la 5^ giornata delle Pool Promozione e Salvezza di Serie A2 – sono rinviate a data da destinarsi. In breve l’unica gara giocata è stata la gara tra Imoco Conegliano e Valsabbina Brescia sabato sera, vinta 3-0 dalle gialloblù, con diretta Rai Sport.
“Agiamo con senso di responsabilità nei confronti delle atlete e degli staff delle nostre squadre – afferma Mauro Fabris, presidente di Lega -. Dispiace solamente che autorità politiche e sportive che hanno più responsabilità di noi abbiano generato una situazione non chiara che ha causato solo caos e paure. Scrivere, come fa il Governo, che si può disputare gli eventi sportivi a porte chiuse ma contemporaneamente limitare la mobilità dentro e fuori le cosiddette ‘zone rosse’, è qualcosa di assolutamente incomprensibile. Se poi il Ministro dello Sport va in tv a dire che chi si ostina a giocare “non rappresenta più i valori morali”, tutto ciò risulta veramente troppo”.
“Durante la partita si é creato un tam tam sulla bozza del Decreto; tanto che i nostri telefoni squillavano in continuazione – commenta il dirigente Emanuele Catania – e una volta conclusasi, nella confusione delle news che arrivavano, abbiamo addirittura temuto di aver difficoltà a rientrare in Lombardia. Fortunatamente per noi così non è stato. Giocare a porte chiuse è stato surreale ma evidentemente non è stata ritenuta una misura sufficiente per tutelare la salute delle nostre atlete e staff, vista la sospensione decisa dal Presidente di Lega, che accogliamo in attesa di capire gli sviluppi legislativi e sportivi di questa situazione”.
Jessica Rivero durante la gara tra Imoco e Banca Valsabbina Brescia (foto © Gregolin)