Le leghe sostengono l’appello inviato all’Ambasciata della Repubblica islamica dell’Iran dall’On. Mauro Berruto per assumere il patrocinio politico di Fahimeh Karimi, l’allenatrice di pallavolo condannata a morte
La Lega Volley Femminile e la Lega Volley Maschile sostengono unite l’appello inviato dall’On. Mauro Berruto all’Ambasciata della Repubblica islamica dell’Iran per il patrocinio politico di Fahimeh Karimi, l’allenatrice di pallavolo condannata a morte a seguito delle forti proteste in atto nel Paese. Le due Leghe di Serie A chiedono che tutto il mondo del volley e dello sport italiano faccia sentire la propria voce, schierandosi a sostegno dell’ex c.t. della Nazionale per la giustizia di migliaia di donne, uomini e giovani ingiustamente incarcerati e condannati.
Il presidente della Lega Volley Femminile Mauro Fabris: “Dopo aver appoggiato la petizione lanciata da “La Stampa”, che ha raccolto oltre 300.000 firme, già consegnate all’ambasciatore iraniano, e aver diffuso il messaggio di non violenza registrato dalle atlete della Serie A in tutti i palazzetti, la Lega Volley Femminile ribadisce l’urgenza di un’azione per salvare la vita di Fahimeh Karimi e di tutte le vittime del regime iraniano. Per questo sosteniamo con forza l’appello dell’Onorevole Mauro Berruto, con la speranza che tutto il mondo dello sport italiano possa seguire l’esempio del mondo del volley per ribadire l’assoluta contrarietà ad ogni tipo violenza. Come Lega, continueremo a supportare iniziative in favore del popolo iraniano anche durante la Final Four di Coppa Italia del 28 e 29 gennaio all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno e per tutto il resto della stagione, per mantenere accesi i riflettori sulla gravità delle azioni del regime iraniano e denunciare gli orrori che continuano a perpetrarsi nel Paese”.
“Ci teniamo ad esprimere grande solidarietà all’iniziativa dell’On. Mauro Berruto – ha dichiarato il presidente della Lega Pallavolo Serie A Massimo Righi – Fahimeh Karimi rischia di essere condannata a morte senza evidenza di processo per aver preso parte ad una manifestazione: certi episodi appaiono tanto inaccettabili e assurdi da non sembrare nemmeno possibili, ed è pertanto nostro dovere morale manifestare vicinanza alle vittime di questo tipo di repressione e fornire loro qualsiasi tipo di soccorso. Cito anche l’episodio dell’ex libero della nazionale iraniana, Farhad Zarif, per cui è stato recentemente emesso un mandato d’arresto, per aver espresso dissenso nei confronti del regime all’interno di un post sui social network. La nostra speranza è che la pallavolo, come ogni sport, possa essere leva nella lotta quotidiana a favore dei diritti umani, e possa poi tramutarsi in aiuto concreto grazie ad opere di coraggio come quella che stiamo condividendo in quest’occasione”.