ZAMBELLI ORVIETO – ITAS CITTÀ FIERA MARTIGNACCO = 3-0 (25-18, 25-18, 25-23) ORVIETO: Decortes 18, D’Odorico 18, Angelini 8, Stavnetchei 6, Ciarrocchi 3, Prandi 2, Cecchetto (L1), Kantor. N.E. – Venturini, Montani, Bussoli, Mucciola, Quiligotti (L2). All. Matteo Solforati e Luca Martinelli. MARTIGNACCO: Molinaro 11, Sunderlikova 9, Dhimitriadhi 3, Caravello 8, Martinuzzo 4, Gennari 4, De Nardi (L), Tangini 5, Pozzoni 2, Beltrame, Pecalli. N.E. – Fedrigo, Turco. All. Marco Gazzotti e Massimiliano De Vit.
Arbitri: Antonella Verrascina (RM) e Danilo De Sensi (CZ).
ZAMBELLI (b.s. 4, v. 2, muri 5, errori 9).
ITAS (b.s. 8, v. 5, muri 8, errori 12).
Nonostante la domenica di brutto tempo continua ad esserci l’alta pressione sopra al Pala-Papini, si registrano ancora temperature elevate durante le partite della Zambelli Orvieto che esce nuovamente dal campo col sorriso. A vincere sono state le tigri gialloverdi che hanno così confermato lo straordinario momento di condizione per un avvio di serie A2 femminile tanto soddisfacente quanto insperato alla vigilia. Il campionato ha mietuto una nuova vittima, la matricola Itas Città Fiera Martignacco che è scesa in campo determinata ad onorare l’impegno ed ha tenuto alta la bandiera per almeno due set, evidenziando la sua qualità. Alla fine però a fare la differenza sono state le giocate di tecnica sopraffina che le rupestri hanno sfoderato nei momenti cruciali della gara, mostrando nervi saldi e grande cinismo nelle azioni più delicate dell’incontro. Prima del fischio d’inizio le rupestri hanno indossato la spilletta dell’Airc (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) aderendo all’iniziativa #NastroRosaAirc promossa sul territorio per tutto il mese di ottobre e che tende a sensibilizzare il problema del tumore al seno. La responsabile dalla delegazione orvietana Giuliana Bianconi ed il presidente del club Flavio Zambelli hanno posato per una foto invitando il pubblico presente a contribuire con un’offerta di due euro all’acquisto delle spillette create per l’evento. L’inizio del match è stato preceduto dal minuto di silenzio in memoria di Sara Anzanello, campionessa di pallavolo della nazionale azzurra che giovedì scorso è prematuramente scomparsa lasciando esterrefatto l’intero mondo delle schiacciate. Al via non c’è Mila Montani in campo, un problema fisico al ginocchio per lei accusato in settimana e ancora da valutare, la sostituisce al centro Sara Angelini che insieme alla libero Giada Cecchetto è la novità tra le titolari. La variazione dell’assetto necessita di essere metabolizzata ma le contendenti procedono a sostanzialmente a braccetto sino al 10-10, entrambe le squadre provano a strappare e D’Odorico (sei palle a terra in apertura) riesce a conquistare il 17-15. La difesa cresce e permette a Prandi di smistare al meglio per la conquista del vantaggio. Invertiti i campi le padrone di casa acquisiscono un piccolo margine con Decortes (sette volte a segno) attivissima in avvio e lo conservano sino al 13-10. Sul positivo turno di battuta di Ciarrocchi il gap aumenta (19-14). Le friulane inseriscono Pozzoni, Beltrame e Pecalli ma è tutto inutile perché gli errori portano sul due a zero. Nella terza frazione il muro umbro fa buona guardia e consente il primo allungo (12-8). Il gap arriva a cinque lunghezze ma poi c’è un rilassamento, Molinaro e Sunderlikova propiziano l’accorciamento che con le battute velenose permette l’aggancio (19-19). Le martignacchesi sorpassano e si portano sul 22-23, dura poco però perché Orvieto serra i ranghi ed infila la tripletta con l’ultimo punto di D’Odorico che significa vittoria, imbattibilità e primato. Un successo che vale la prima posizione solitaria della classifica, complice il turno di riposo di Soverato, altra squadra imbattuta, almeno sino a giovedì la Zambelli è in fuga e potrà godersi a sua volta la sosta del primo novembre senza con grande serenità. È soddisfatto il d.s. delle orvietane Giuseppe Iannuzzi che dichiara: «Sono contento di aver affrontato la gara con la mentalità giusta e soprattutto con la continuità giusta. Era un’avversaria difficile perché molto ben rodata e quindi un’amalgama maggiore di altre, contro cui abbiamo avuto sempre la gara in pugno, secondo me con bel gioco e buone soluzioni d’attacco. Abbiamo tenuto bene in ricezione contro una squara che ha nella battuta un punto di forza e questa è stata la chiave del match». Analisi lucida per le ospiti da parte della libero Giulia De Nardi: «Non siamo riuscite a fare il nostro gioco, siamo partite col freno a mano un po’ perché sapevamo che affrontavamo un avversario forte. Siamo andate bene in ricezione ma in attacco abbiamo avuto qualche difficoltà ma il merito è anche di Orvieto. Nel cambio di categoria abbiamo capito che sono i dettagli a fare la differenza tra vittoria e sconfitta, dobbiamo crescere da questo punto di vista ma speriamo di fare meglio in futuro».