La Lega Pallavolo Serie A Femminile grande protagonista al Convegno: “Le ragazze del 2010”
Autore: Lega Volley Femminile
3 Dicembre 2009

Si è svolto questa mattina presso la Sala del Refettorio del Palazzo Seminario, in via del Seminario 76 a Roma, il convegno organizzato dalla Lega Pallavolo Serie A Femminile, con il patrocinio del Ministero della Gioventù, intitolato: “Le ragazze del 2010”: quando la pratica sportiva cambia la vita.
Ad aprire gli interventi l’On. Giuseppe Moles, Presidente dell’Associazione Parlamentare “Amici del volley”, che dopo aver ringraziato le campionesse per le emozioni regalate ha spiegato i motivi che hanno portato alla costituzione dell’Associazione: “Iniziativa importante che ha già riscontrato enorme successo e che vuole portare anche in Parlamento un momento di approfondimento e supporto ad un movimento importante e vincente come quello del volley”.
Prende la parola il presidente della FIPAV Carlo Magri che sottolinea: “I grandi risultati del volley femminile aiutano tutto il movimento e possono fungere da promozione per tutto lo sport. Le nostre ragazze d’oro sono volenterose e brave: mi auguro di ritrovarle vincenti anche a livello di tecnici e dirigenti. Essere qui oggi in una sala così importante e prestigiosa dimostra il salto che stiamo facendo”.
Visibilmente soddisfatto l’On. Mauro Fabris, Presidente Lega Pallavolo Serie A Femminile: “Abbiamo voluto questa giornata perché partendo dai ripetuti risultati vincenti nello sport e nel volley rosa in particolare, vogliamo proporre una sorta di modello. Il nostro movimento infatti, un mondo pulito e che coinvolge i giovani, può esprimere valori forti che possono essere presi ad esempio da tutte le realtà sportive e non. Modello vincente dentro il campo che vogliamo sia altrettanto anche fuori. Oltre al momento sportivo vogliamo proporre riflessioni anche a livello istituzionale, affinchè assieme si riescano a superare le difficoltà per continuare a crescere e ottenere risultati brillanti”.
Entusiasta anche l’On. Giorgia Meloni, Ministro della Gioventù: “Molto contenta di essere qui oggi, ho praticato il volley nell’adolescenza ed è uno sport che amo e seguo. Lo sport e la pallavolo possono aiutarci a proporre alle giovani generazioni messaggi positivi e modelli di emulazione positiva. Le storie delle campionesse che ci hanno regalato emozioni vincendo in diverse discipline sono esempi che dobbiamo riuscire a raccontare per far emergere i valori dello sport. Come Ministero stiamo lavorando per offrire ai giovani la possibilità di trovare nello sport e non solo l’alternativa all’alienazione che rischia di minare la quotidianità”.
Sempre moderato e convincente Massimo Barbolini, Ct della Nazionale Italiana di pallavolo femminile: “Nel 2009 c’è stata un’esplosione di risultati al femminile, ma quantità, qualità e impegno erano già alti da tempo. Aspetto fondamentale nello sport di squadra: fare gruppo per cercare di raggiungere un risultato che nasce dalla condivisione di un obiettivo. Questo porta al superamento di tanti limiti e difficoltà che possono nascere dagli individualismi o dalla ricerca di alibi. Il rispetto del proprio lavoro è la molla principale che porta al superamento dei problemi e dei sacrifici che si fanno. Dobbiamo abituarci a non meravigliarci del fatto che le donne vincano più degli uomini”.
Microfoni anche alle protagoniste. Elisa Cella, Capitano Aprilia Volley e argento in maglia azzurra agli Europei 2005 ha precisato: “Dopo aver giocato ad alti livelli e aver raggiunto grandi risultati mi sono dovuta fermare per problemi fisici. Ma con la forza di volontà sono riuscita a superare queste difficoltà e ora sto continuando per raggiungere nuovi sogni e obiettivi”.
A seguire è intervenuta Emanuela Maccarani, Allenatrice Nazionale ginnastica ritmica: “Nella disciplina in cui alleno si fanno grandi sacrifici per rincorrere un sogno che non sempre si raggiunge. Questo aiuta a formare il carattere e la persona, come dimostra l’esempio delle mie ragazze che dopo la delusione di Pechino 2008 hanno avuto il coraggio di rimettersi in gioco ottenendo una rivincita importante con le tre medaglie su tre vinte al Mondiale in settembre 2009, successo ancor più bello”. Giovanna Trillini, Campionessa olimpica di scherma, ha ribadito l’importanza dello sport nella sua vita: “Lo sport è stato fondamentale nella mia vita, sono cresciuta con lo sport che mi ha insegnato tanto come atleta e come donna. Mi ha insegnato a formarmi e a programmare, cosa che aiuta molto anche nella vita quotidiana ad affrontare le difficoltà”.
Per Giulia Quintavalle, Campionessa olimpica di judo invece “Lo sport mi ha insegnato il rispetto, l’educazione e il non mollare mai, affrontando le difficoltà in maniera più serena”, mentre per Rossana Ciuffetti, Direttore sport e Preparazione Olimpica Coni “C’è stata un’evoluzione della presenza femminile nella pratica sportiva, mentre ad oggi i ruoli dirigenziali sono per lo più appannaggio degli uomini, forse perché poche donne si sono ancora messe in gioco. Sono convinta che quando lo faranno riusciranno a primeggiare anche nei ruoli manageriali, in tal senso le istituzioni sportive devono essere d’aiuto per poter creare formazione che possano così implementare la presenza femminile”.
Molto apprezzato anche l’intervento di Elisabetta Caporale, Inviato di RaiSport: “Il volley è stato il primo sport che ho seguito. Il mondo dello sport e in particolare del giornalismo sportivo è storicamente maschile, ma negli ultimi anni si è assistito ad un cambiamento dovuto anche al cambiamento del ruolo della donna nella società. Questo ha fatto sì che sempre più donne si siano inserite e abbiano visto riconosciuto la propria professionalità anche nel mondo sportivo”.
Ha concluso i lavori l’On. Rocco Crimi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport: “Grandi successi al femminile, numero di praticanti donne altissimo. Lo sport deve’essere da esempio per i giovani: le atlete vincenti in campo con i loro straordinari trionfi invogliano i giovani ad imitarle anche fuori dal campo. Possono così proporre un messaggio positivo e propositivo, a tal fine il modello femminile nello sport può essere usato anche per creare sensibilizzazione in ambito sociale”.
Ha moderato Filippo Corsini, vicecaporedattore della Redazione sportiva del Giornale Radio RAI.

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