Lardini, buon avvio. L’analisi di coach Bellano
Autore: Lardini Filottrano
24 Ottobre 2016

cisterna-lardini_timeoutBisogna tornare indietro di cinque anni per ritrovare una partenza così lanciata della Lardini in campionato. Allora (stagione 2011/12) Filottrano fece il pieno di punti contro Potenza e Molfetta nel girone sudista della B1, stavolta la Lardini ha raccolto il massimo nei primi due turni della Samsung Gear Volley Cup di A2, bissando a Cisterna di Latina il successo da tre punti colto al debutto contro San Giovanni in Marignano. “E’ una buona partenza – ammette coach Massimo Bellano –, ma il percorso da fare per conoscerci bene è ancora lungo. In fondo, era la prima vera trasferta dopo il torneo amichevole disputato a Trento in pre-campionato e non sapevamo quelle che potevano essere le reazioni delle atlete alle sollecitazioni e alle difficoltà della partita. Abbiamo tanti margini di miglioramento ed era quello che volevamo quando abbiamo costruito la squadra”. L’analisi del match con l’Omia da parte dell’allenatore della Lardini è a 360 gradi. “Fino a metà del secondo set abbiamo fatto bene sia in battuta che nella fase muro-difesa e la partita è filata liscia. Poi, come Cisterna ha tenuto un po’ di più il cambio palla ci siamo innervositi, palesando qualche incertezza che invece dobbiamo eliminare. Nella fase iniziale del terzo set abbiamo fatto un po’ di confusione, ma come abbiamo ritrovato ordine in ricezione e in attacco abbiamo ripreso slancio. Se contro la Battistelli era stata Elena (Cappelli, ndr) a darci una mano, stavolta il contributo positivo è arrivato da Sonia (Galazzo, ndr)”. Apporto prezioso come quello di Vanzurova, in dubbio fino a poco prima della gara. “Tereza ha avuto qualche problema alla schiena e ho deciso solo all’ultimo di schierarla”. Il pensiero di coach Bellano è già proiettato al lavoro settimanale (da domani il ritorno in palestra con una doppia seduta) e non mancano argomenti da approfondire. “Mi piace che nel gioco d’attacco stiamo coinvolgendo tutta la squadra, nelle scelte però c’è ancora da fare. Così come nella fase di cambio palla dobbiamo subire qualche ace in meno e organizzarci meglio sulle competenze”.

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