Hermaea Olbia
14/11/2024
Hermaea Olbia di scena in Salento
Dopo il rinvio della gara di domenica scorsa contro la Trasporti Bressan Offanengo, l’Hermaea Olbia si rimette in marcia in vista della trasferta c...
LeggiLa Roma Volley Club entra a pieno regime nell’intenso programma di allenamento volto a preparare fisicità e dinamismo fondamentali per raggiungere gli obiettivi stagionali.
Quest’oggi, Bechis e compagne hanno mandato in archivio la prima settimana di lavoro, alternando esercizi mirati in sala pesi a sessioni in piscina oltre che con la palla presso il Palazzetto di Frascati. Buonumore, sudore e voglia di mettersi all’opera hanno accompagnato la squadra di Roma in questa fase iniziale dettata dai ritmi serrati di coach Cuccarini e del preparatore atletico Luca Rossini, che nelle prossime settimane sarà impegnato con la nazionale femminile bulgara in preparazione del mondiale.
Ottime le prime impressioni da parte dello staff, che sin da subito ha avvertito lo spirito di un gruppo che lavora bene insieme. Un segnale importante in previsione di una stagione impegnativa e dei primi test match previsti per fine mese.
Luca Rossini, preparatore atletico della Roma Volley Club:
“Questa è la prima settimana completa in cui siamo entrati a regime e seguirà un periodo in cui andremo avanti con tre sedute pesi e due sessioni invece in piscina. Lavori differenti che andranno a gettare le basi per la stagione alle porte. Principalmente, facciamo in modo che si vada a preparare il corpo, per abituarlo a reggere quelli che sono gli intensi ritmi di un campionato come la serie A2. In questa direzione, facciamo in modo che il corpo si adatti nel rispondere a stimoli sempre più importanti, dando volume con un alto carico di lavoro. L’obiettivo di questa fase è inoltre ridurre e intervenire sugli squilibri pregressi di ciascuna giocatrice e rinforzare tutto l’organismo. Dopo questa fase iniziale il lavoro cambierà: diminuiremo i carichi e aumenterà il lavoro tattico con la palla curato da coach Cuccarini. È importante che ci sia una buona comunicazione all’interno dello staff tecnico, oltre che ovviamente con lo staff sanitario.”