Nicola Moliterni, scout-man della Lines Ecocapitanata Altamura lavora nell’ombra per il bene della squadra e, forse, non tutti conoscono i segreti delle sue giornate alle prese con numeri e registrazioni di partite. Ecco cosa ci ha raccontato dopo la vittoria nel derby…
Ventitre anni, materano di nascita, un passato da giocatore in serie C, un presente da scout-man in serie A1 con la Lines Ecocapitanata Altamura, un futuro…chissà, forse sognando un posto da titolare di una panchina…
Nicola Moliterni è l’uomo dei numeri della Lines Ecocapitanata Altamura dal settembre dello scorso anno. Un bel salto di qualità per uno della sua età. Con lui continua il nostro viaggio all’interno dello staff della società altamurana nella stagione che si avvia a conclusione.
Da quanti anni svolgi questo “strano” ruolo tecnico? Da cinque anni. Ho iniziato in A2 con il Matera cinque anni fa quando dopo la vittoria del titolo di B2 passai secondo allenatore…
Nella tua vita anche un passato da giocatore… Ho giocato fino ai 18 anni in tutti i campionati giovanili ed in serie C poi le proposte da tecnico mi fecero cambiare direzione ed ora sono qui ad Altamura che per me ha significato qualcosa di molto importante sicuramente…
Quale è la differenza tra fare l’allenatore e lo scout-man…perché hai cambiato? Non c’è molta differenza tra i due ruoli, almeno per quanto riguarda il secondo tecnico di una squadra, perché vivi ogni giorno a margine delle atlete sia che ti siedi in panchina che se sei su una scrivania a digitare dati e a sviscerare filmati di partite…
Cosa ti piace di più? Sono due ruoli complementari…quando sei in panchina interagisci direttamente con la squadra ma fare lo scout-man non è meno importante… Se potessi scegliere mi piacerebbe fare l’allenatore ma per me non è un problema…
Quanto credi sia importante il tuo ruolo nella pallavolo moderna?Credo molto perché siamo in grado di fornire in tempo reale indicazioni utili alla panchina, dati che possono essere fondamentali nel corso di una partita. E poi anche il lavoro infrasettimanale non è da sottovalutare perché bisogna preparare materialmente la partita successiva.
In cosa consiste il tuo lavoro nei giorni che precedono un match? Nel visionare i filmati delle partite precedenti del tuo prossimo avversario e lavorarci sopra per fornire materiale ai tuoi allenatori.
Quella con la Lines Ecocapitanata è l’esperienza più importante della tua carriera? Sicuramente sì! Non ero mai stato con una squadra della massima serie!
Cosa ti rimarrà di questa stagione? Avrò imparato tanto e cercherò di fare tesoro di questa esperienza. Per questo ringrazio fin da ora la società e le ragazze…
Il ricordo più bello? La vittoria a Chieri…indimenticabile…
Quello più brutto? La sconfitta nel derby di andata davanti a tutta quella gente…
I momenti più difficili ? Quelli nei quali le cose non vanno bene e la squadra non gira…
Il sogno nel cassetto? Vorrei fare l’allenatore ma in questo sport si vive alla giornata e non sai quello che può accadere…