Lines Ecocapitanata Altamura: microfoni a Francesca Giogoli
Autore: Lega Volley Femminile
6 Febbraio 2008

Non è stata utilizzata spesso da coach D’Onghia ma domenica scorsa è entrata a partita iniziata e non è uscita più. Francesca Giogoli questa sera sarà a pochi chilometri da casa sua e sugli spalti ci sarà la sua famiglia e non solo…
La abbiamo ascoltata a poche dal match contro il Sassuolo.

Un anno di A1 a Jesi, poi l’Altamura. Quali le differenze tra queste due esperienze?
A Jesi gli obiettivi erano diversi tra Champions e Campionato…giocavo con atlete tra le quali alcune campionesse con le quali ho passato una stagione molto intensa…
Ad Altamura sono venuta per provare a giocare un campionato con l’obiettivo di giocare un campionato di A1 inseguendo la salvezza…

Arrivando ad Altamura hai sperato in un campionato da protagonista o avevi messo in preventivo di dover sudare una maglia da titolare?
Titolari non ce ne sono mai secondo me nel senso che dovremmo giocarcela tutte…non pensavo di avere garantita la certezza di un posto da titolare. Quello del palleggiatore è un ruolo importante e l’allenatore prende la sua decisione e non può cambiare continuamente….sono scelte tecniche che vanno accettate.

Domenica scorsa una buona partita contro il Busto…
Già contro il Chieri avevo giocato bene, almeno credo…
Contro Busto ho dimostrato di poter dire la mia e posso dare il mio contributo.

Come giudichi questa esperienza qui in una squadra del Sud?
Non ci sono particolari differenze da Nord a Sud, il fatto di stare lontano dagli affetti compromette un po’ l’umore ma sono aspetti che si superano…

L’ambiente, i tifosi, la società…cosa ti piace e cosa invece no?
I tifosi sono sempre molto caldi e partecipi, in ogni occasione, ma non mi sono mai trovata in situazioni spiacevoli. Loro vorrebbero sempre vincere ma non ho mai riscontrato grosse pressioni anche perché noi non ci faremmo condizionare dall’ambiente esterno…

La tua giornata tipo in una città piccola come Altamura?
Quella di un’atleta: Sveglia al mattino, colazione e primo allenamento. Pranzo, riposo e di nuovo in palestra prima di tornare a casa.
In un città più grande avremmo maggiori distrazioni…

Il campionato della Lines Ecocapitanata?
Più che positivo…stiamo inseguendo il nostro obiettivo…
Abbiamo vinto contro squadre più forti di noi ma abbiamo anche perso qualche punto contro altre squadre.
Credo comunque che per noi il peggio sia alle spalle…

Come immagini la seconda parte di questo torneo?
Non abbiamo nulla da perdere e tutto dipenderà da noi e dal nostro gioco…
Se non giochi bene non vinci ed in questo campionato tutto può succedere…dipenderà da noi…

Salvezza ormai a portata di mano?
Fin che non sarà matematica non possiamo dirlo…
Per scaramanzia penso che sia ormai quasi fatta anche perché è chiaro che non possiamo essere considerata una squadra destinata alla retrocessione…

C’è spazio per sognare obiettivi più ambiziosi?
Perché no? Se giocheremo al meglio verranno da sé…

Il momento più bello di questa prima parte di stagione?
Non uno in particolare ma tutti quelli che mi vedono in campo…in particolare quando riesci a lasciare un segno in partita…

Quello più triste…
Forse all’inizio del campionato quando abbiamo sbagliato qualcosa come contro Busto e Sassuolo e poi quei momenti personali legati alla lontananza dei cari…

Una partita che avreste potuto vincere…
Quelle contro Busto…

Quella che avete giocato meglio…
Le due contro il Chieri…

Il sogno nel cassetto…
Finire bene il campionato e giocare il più possibile…

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