Montecchio, per l’undicesima giornata di campionato, fa rotta verso Lecco. Con fiducia, convinzione e voglia di riscatto dopo la lodevole prestazione contro la capolista Macerata, che però non ha aggiunto punti al bottino in classifica.
L’Ipag è rimasto così a quota 21, restando incollato alle affollate posizioni di testa. La graduatoria recita infatti: Macerata 25, Cremona 23, Marignano 22. Una lotta equilibrata e in costante evoluzione quella per le piazze più nobili del girone B, che le ragazze di coach Buonavita stanno affrontando senza mai mollare un centimetro, a prescindere da contesto e contendenti.
«Nonostante domenica fossimo un po’ a ranghi ridotti e venissimo da cinque intensi set dall’infrasettimanale con Cremona, abbiamo combattuto in ogni frangente» commenta la palleggiatrice Roberta Carraro, ricordando l’estenuante battaglia contro Macerata. «C’è da ringraziare lo staff tecnico e i preparatori, che ci aiutano sempre a trovare soluzioni alternative anche nelle situazioni più complicate».
Un lavoro, quello di intuire opzioni differenti quando il gioco si fa duro ed indecifrabile, che in realtà non differisce molto da ciò che la stessa Carraro fa in campo. In qualità di regista della squadra, è compito suo trasformare palloni scottanti in cioccolatini da scartare per le attaccanti, sfruttando rapide capacità analitiche di cui non tutti dispongono.
Sin qui, la classe 98 di San Donà di Piave, si è districata molto bene nel ruolo, potendo contare anche sull’esperienza maturata l’anno scorso tra le file dell’Imoco Volley. «La stagione passata, pur non avendola disputata da titolare, ha accresciuto notevolmente il mio bagaglio. Allenarsi con atlete del calibro di De Gennaro e Wolosz, così come giocare nella competizione europee, ti migliora inevitabilmente. Ora però sono felice di essere tornata in A2 e tutto quello che ho imparato è a disposizione di Montecchio».
I risultati sono già proficui. C’è infatti un dato emblematico che testimonia in toto la visionaria destrezza di Carraro: ha concretizzato il 63,2% degli attacchi tentati, la percentuale migliore tra tutte le alzatrici titolari del girone B.
E il fatto che il numero di sortite offensive provate dalla regista veneta (19) non la collochi tra le palleggiatrici che ne hanno azzardate di più, ha un rilevante significato. Rappresenta l’ulteriore conferma della lucidità di Carraro, che si è sempre mostrata attenta nel cogliere i momenti più adatti in cui sorprendere le difese avversarie. A questa abilità, si aggiungono anche 9 ace realizzati (miglior alzatrice al servizio del girone, insieme a Dell’Orto di Costa Volpino).
L’ex Imoco è dunque tra i punti fermi dell’UVMM, che intende ritornare alla vittoria già dalla trasferta di Lecco. Una missione non così scontata. La formazione di coach Milano, all’andata, si era arresa all’Ipag solo al tie-break e ora sta vivendo un buon periodo di forma, con due vittorie consecutive (3-2 su Mondovì e 1-3 su Costa Volpino) e un Aneta Zojzi sugli scudi: la schiacciatrice trentina ha fatto la voce grossa per certificare il bis di successi, mettendo a terra complessivamente 50 palloni.
«Lecco è una squadra che non si può assolutamente sottovalutare» conclude Carraro. «L’andata ne costituisce la prova. In quell’occasione abbiamo purtroppo perso la nostra opposta, Giorgia Mazzon, ma il gruppo squadra è stato bravo a riadattarsi e il nostro gioco sta migliorando di partita in partita. Ci stiamo divertendo tanto insieme, perché mettiamo tutte la nostra esperienza a disposizione per raggiungere gli obiettivi comuni».